Il mondo vi appartiene

 

Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo,

Palazzo Grassi, 2 giugno – 31 dicembre 2011

 



Il 19 e 20 maggio, durante la Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo, ha avuto luogo presso il quartier generale dell’Unesco di Parigi, un congresso sul futuro dell’arte pubblica, una particolare declinazione dell’arte contemporanea emersa in modo evidente a metà degli anni Novanta, sull’onda lunga di quell’esigenza maturata da parte degli artisti, tra gli anni Sessanta e Settanta, di uscire dai “luoghi deputati” e di aprire la propria opera ad un pubblico sempre più numeroso e partecipe.

L’arte pubblica può rivestire nella società contemporanea e in quella futura, un’ influenza  sulla vita quotidiana della maggior parte della popolazione urbanizzata, al pari dell’architettura e delle infrastrutture di servizio? Sembra emergere una visione dell’arte pubblica calibrata sulla sua maggiore o minore disponibilità a farsi veicolo di significati, tanto storico-commemorativi quanto attuali, connessi alla specificità del luogo e di conseguenza all’identità della cittadinanza.

Angela Vettese, nel fortunato Capire l’ arte contemporanea, rileva come l’arte pubblica sia diventata il volano di un interesse reciproco tra le discipline architettonico- urbanistiche e le “arti visive”, non solo da un punto di vista teorico, ma soprattutto realizzativo.

Di questo assunto, si sono fatti partecipi i curatori della splendida Mostra di palazzo Grassi a Venezia che assieme all’equipe stampa( specie di Paola Manfredi), ha presentato( finalmente!!!) un insieme di autori, specie non europei, con qualcosa su cui pensare, oltre che vedere.

 


La Mostra: IL MONDO VI APPARTIENE

“Il Mondo vi appartiene mette in prospettiva le opere di artisti che appartengono a diverse generazioni e di differenti origini, mettendone a confronto le pratiche, le discipline, i percorsi personali ed esplorando i rapporti con la storia, il reale e la sua rappresentazione; « la mostra si sviluppa intorno ai grandi temi della storia presente, dalla disintegrazione dei simboli sino alla tentazione del ripiegamento su se stessi, passando per il fascino della violenza o della spiritualità in un mondo travagliato e globalizzato » (Caroline Bourgeois).
Gli artisti presenti:

Gli artisti correlati Adrian Ghenie, Ahmed Alsoudani, Alighiero Boetti, Boris Mikhailov, Charles Ray, Cyprien Gaillard, David Claerbout, David Hammons, El Anatsui, Farhad Moshiri, Francesco Vezzoli, Frederic Bruly Bouabré, Friedrich Kunath, Giuseppe Penone, Huang Yong Ping, Jeff Koons, Joana Vasconcelos, Jonathan Wateridge, Lee Ufan, Loris Gréaud, Louise Lawler, Marlene Dumas, Matthew Day Jackson, Maurizio Cattelan, Nicholas Hlobo, Philippe Perrot, Rudolf Stingel, Sergey Bratkov, Sigmar Polke, Sislej Xhafa, Sun Yuan & Peng Yu, Takashi Murakami, Thomas Houseago, Thomas Schütte, Urs Fischer, Yang Jiechang, Yto Barrada, Zeng Fanzhi, Zhang Huan

 


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2 giugno – 31 dicembre 2011

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