Morire di speranza

 

Veglia di preghiera oggi a Roma per i boat people d’Europa di Redazione in Independent Catholic News del 16 giugno 2011 (traduzione di Maria Teresa Pontara Pederiva)


Si svolgerà a Roma questa sera alle ore 18.00 una veglia di preghiera, per tutti i profughi che hanno perso la vita cercando di arrivare in Europa. Dal 1990 si è a conoscenza di almeno 17.597 persone che hanno perso la vita nel corso del pericoloso viaggio dal Nord Africa alla volta di Italia, Spagna
e Malta. L’attuale crisi in Libia ha portato molte più persone a intraprendere la rischiosa traversata in mare su imbarcazioni fatiscenti e sovraccariche. Nei primi cinque mesi del 2011, 1.820 persone sono morte annegate nel Mediterraneo, di cui 1.633 con l’intenzione di rimanere in Italia. Il bilancio
reale delle vittime è probabilmente molto più alto.
Molti dei rifugiati sono originari dell’Africa sub-sahariana, e avrebbero compiuto il loro lungo viaggio via terra verso nord Africa, a piedi o in autobus, alla ricerca di un lavoro. Mentre la crisi si è andata intensificando, essi si sono trovati in una situazione ancora più vulnerabile, in situazioni di
pericolo e molti disperati sono stati costretti a fuggire con qualsiasi mezzo a disposizione.
Così per celebrare la Giornata Mondiale del Rifugiato 2011, in calendario il prossimo 20 giugno, la Comunità di Sant’Egidio, l’Associazione Centro Astalli, la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, la Fondazione Migrantes, la Caritas italiana e le ACLI, stanno organizzando una veglia di preghiera per tutti coloro che hanno perso la vita cercando di raggiungere l’Europa.
Con il titolo “Morire di speranza”, la Veglia di preghiera sarà guidata da mons. Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, e si svolgerà nella Basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma, oggi 16 giugno alle ore 18.00.

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