CEI: Consiglio Episcopale Permanente

Sono essenzialmente tre i punti chiave che hanno animato
il Consiglio Episcopale Permanente della CEI,
riunito a Roma dal 28 al 30 marzo 2011.



Anzitutto, i problemi legati all’intervento militare in Libia, all’emergenza dei profughi e dei rifugiati, al dovere della prima accoglienza.
In secondo luogo, la preoccupazione per il dilagare di un paradigma antropologico che rende labile l’identità personale e il senso di una storia condivisa, illudendo di costruire un modello di uomo che pretende di bastare a se stesso.
Infine, l’orizzonte pastorale di una Chiesa che vive l’evangelizzazione come il terreno della sua presenza nel mondo, non stancandosi di educare con animo missionario e di seminare la Parola nelle molteplici occasioni della vita ordinaria, con speranza e pazienza rispetto ai tempi di Dio.
Alla luce di questi temi si è articolato un confronto sereno e pacato, che ha valorizzato e approfondito i molteplici spunti offerti dalla prolusione del Cardinale Presidente, Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova.
Consapevoli del loro compito di guide della comunità ecclesiale, i Vescovi membri del Consiglio Permanente non hanno rinunciato a pronunciare una parola umile e ferma sul momento presente, ben sapendo quanto le questioni in gioco siano complesse, complicate e confuse, con l’intenzione esplicita di attivare pensieri e accendere speranze più forti delle preoccupazioni che pure assalgono quanti hanno a cuore il bene delle persone e la serenità della convivenza sociale.
Nelle tre giornate di lavoro, il Consiglio Permanente ha approvato l’ordine del giorno della prossima Assemblea Generale, che si terrà a Roma dal 23 al 27 maggio 2011. Entrando nel vivo del decennio dedicato all’educazione, essa fisserà l’attenzione sui soggetti e sui metodi con cui la missione ecclesiale conduce all’incontro con Cristo, sorgente, itinerario e traguardo di ogni prassi pastorale. Durante l’Assemblea Generale sarà anche esaminata la seconda parte dei materiali della terza edizione italiana del Messale Romano. È stata annunciata la preghiera mariana che, in quella occasione, riaffiderà il Paese alla Vergine Madre, nell’anno in cui esso fa memoria del centocinquantesimo anniversario dell’unità.
È stata analizzata e approvata la proposta di ripartizione delle somme che nell’anno corrente perverranno alla Chiesa cattolica dall’otto per mille, come pure la misura del contributo per il funzionamento dei Tribunali ecclesiastici regionali. In questo stesso ambito, si è approvato un nuovo modello di inquadramento professionale per i giudici, i difensori del vincolo e i patroni stabili laici a tempo pieno. Ampio spazio è stato dedicato all’esame dei piani di lavoro delle Commissioni Episcopali, così da orientarne la programmazione del prossimo quinquennio.

Comunicato_finale.doc

 

 

 

La Prolusione del Card. Bagnasco (Roma, 28-31 marzo)


“Una legge sulle dichiarazioni anticipate di fine vita è necessaria e urgente”, afferma il Card. Bagnasco, Presidente della CEI, aprendo lunedì 28 marzo i lavori del Consiglio Episcopale Permanente (Roma, 28-31 marzo): servono “regole che siano di garanzia per persone fatalmente indifese”.
In Libia Bagnasco chiede che “si fermino le armi”, nella convinzione che “la strada della diplomazia sia giusta e possibile”, “premessa e condizione per una “via africana” verso il futuro”.
E, parlando dell’Italia, aggiunge: “Ha un estremo bisogno di ricomporsi”.


Prolusione Card. Bagnasco

 

 

 


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