1. Vogliamo vedere Gesù
“Vogliamo vedere Gesù.” (Gio 12, 21). Era di fronte a loro, l’uomo, Gesù.
‘Non era che un uomo, canta Maria Maddalena nel film Jesus Christ Superstar;
e l’armonia sorprendente di quel canto ha attraversato, qualche anno addietro, le Contrade del mondo.
Non era che un uomo… Ma l’affermazione torna carica di evocazione e di mistero.
Non era che un uomo quando, entrato di sabato nella sinagoga, vi trova un uomo dalla mano inaridita: ‘e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato e poi accusarlo…
– mettiti nel mezzo.
– è lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?
– Ma essi tacevano.
– E guardandoli tutt’intorno, con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori,
disse a quell’uomo:
– stendi la mano!
– la stese e la sua mano fu risanata. (Cfr. Marco, 3, 1 e ss.)
Non era che un uomo quando la morte dell’amico lo sorprende.
– Se fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto, suona carica di amarezza la voce
della Sorella…
– Tuo fratello risusciterà!
– So che risusciterà nell’ultimo giorno.
– Io sono la risurrezione e la vita. …
E, detto questo, gridò a gran voce: Lazzaro, vieni fuori!
E il morto uscì con i piedi e le mani avvolti in bene e il volto coperto da un sudario.
Gesù disse loro: Scioglietelo e lasciatelo andare.
Non era che un uomo quando gli portano una donna colta in flagrante adulterio e insinuano: Mosé, nella legge, ci ha ordinato di lapidare donne come questa.
Tu che ne dici?
Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra.
E sulla loro insistenza:
– Chi di voi è senza peccato, scagli la prima pietra contro di lei.
E chinatosi di nuovo, scriveva per terra.
Ma quelli, udito ciò, se ne andarono, uno per uno, cominciando dai più anziani, fino agli ultimi.
– Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?
– Nessuno, Signore.
– Neanch’io ti condanno; va’ e non peccare più.
Non era che un uomo quando umiliato e vilipeso, sfigurato dal dolore, rivendica alta e sovrana la sua dignità.
– una delle guardie diede uno schiaffo a Gesù, dicendo: così rispondi al sommo sacerdote?
Gli rispose Gesù: “ Se ho parlato male, dimostrami dov’è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?” (Gio. 18, 22-23)
– e al potente di turno che presume di avere ogni potere su di lui, ricorda:
“Tu non avresti alcun potere su di me se non Ti fosse stato dato dall’alto. Per questo chi mi ha consegnato nelle tue mani ha una colpa più grande.” (Gio.19, 11)
Non era che un uomo?
Il centurione romano lo accompagna, scorta d’onore, fino alla croce. Lo vede morire di una morte atroce, come può morire un uomo.
E tuttavia vedendolo spirare in quel modo, come nessun uomo muore, disse: “Veramente quest’uomo era figlio di Dio!” (Mc 15, 39).
Allora i Greci avevano ragione: volevano vedere Gesù. I suoi i gesti e le sue parole rivelavano, ma contemporaneamente nascondevano chi era veramente Gesù.
Dietro il volto palese e fascinoso si sottraeva la vera figura del Maestro:
restava nascosto il segreto di Gesù
RPR 10 marzo ’11