La scuola cambia: dai libri al computer

Netbook al posto dei libri di testo.
Succede all’istituto Pacioli, che diploma ragionieri, geometri e corrispondenti in lingue estere.
In tutto 1.600 studenti, che – da qui ai prossimi cinque anni – avranno tutti un loro computer e lasceranno lo zaino a casa.
La prima tranche di consegna, che ha riguardato le 15 classi prime, è avvenuta ieri mattina e di fatto segna un record per l’istituto scolastico cremasco: è il primo in Italia.
La dotazione sarà completa entro la fine di novembre.
Gli studenti che hanno iniziato a prendere confidenza con i loro netbook sono 430: da adesso in poi seguiranno le lezioni con il computer anzichè con il libro di testo.
Nella memoria di ogni portatile sono infatti stati caricati i contenuti didattici, messi a disposizione gratuitamente dalla scuola.
Libri di testo a casa, computer nello zaino.
L’obiettivo che si era prefissato il preside Giuseppe Strada giusto un anno fa, abbozzando il progetto dopo aver verificato di persona l’uso della nuova didattica che veniva fatta in scuole soprattutto all’estero.
Un anno di lavoro per individuare il fornitore e i fondi necessari.
Il risultato si è concretizzato ieri.
Per gli studenti, oltre alla novità che – assicurano – fungerà da stimolo, anche un risparmio.
Innanzitutto meno disagio: il volume dei libri di testo non è nemmeno da paragonare a quello di un net book e poi il minore esborso economico.
Certo, l’apparecchio viene pagato dagli studenti, ma a rate e a un prezzo scontato.
Computer che poi rimarrà in dotazione ai ragazzi.
E poi, come accennato, l’aspetto didattico, per nulla secondario.
I docenti sono certi che il metodo sarà più coinvolgente.
Le lezioni troveranno spiegazione attraverso un videoproiettore e una lavagna interattiva, ognuna per le 15 classi prime.
Quanto illustrato sarà poi memorizzato nel net book.
A casa, invece dei soliti e classici compiti, lo studente potrà scaricare il tutto e studiarselo.
La novità è stata accolta favorevolmente dagli allievi che già ieri mattina hanno iniziato a prendere confidenza con il nuovo metodo di insegnamento.
Novità che non è passata inosservata.
Altri istituti scolastici hanno preso informazioni sul progetto denominato «1×1» e che, fin dall’inizio, era stata considerata una sfida.
Vinta a quanto pare.
R.
Lom.

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