“Verità, annuncio e autenticità di vita nell’era digitale

L’era digitale al centro della Giornata delle comunicazioni sociali “Verità, annuncio e autenticità di vita nell’era digitale”.
Questo il tema scelto dal Papa per la 45ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali.
A comunicarlo è una nota diffusa oggi dalla sala stampa della Santa Sede.
“Il tema – viene spiegato – si caratterizza per porre al centro di tutti i processi della comunicazione, la persona umana.
Anche in un tempo così largamente dominato – e, spesso, condizionato – dalle nuove tecnologie, resta fondamentale il valore della testimonianza: accostarsi alla verità e assumersi l’impegno dell’annuncio richiede, per chi opera nel mondo dell’informazione e particolarmente per i giornalisti cattolici, la “garanzia” di un’autenticità di vita che non può venir meno neppure nell’era digitale”.
Nella nota viene ricordato che “non sono gli strumenti a poter modificare il livello di credibilità dei singoli operatori: né possono mutare i valori di riferimento rispetto a una comunicazione che continua a varcare le soglie di sempre nuovi traguardi tecnologici.
La verità resta l’immutabile faro d’approdo anche per i new-media e, anzi, l’era digitale, allargando i confini dell’informazione e della conoscenza, può rendere idealmente più vicino ciò che rappresenta il più importante degli obiettivi per chiunque operi nel mondo dei media”.
Il messaggio del Papa sarà pubblicato il 24 gennaio, ricorrenza di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti.
 Il tema della Giornata delle comunicazioni sociali 2011 Annunciare la verità richiede autenticità di vita “Verità, annuncio e autenticità di vita nell’era digitale” è il tema scelto dal Papa per la quarantacinquesima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali che si celebrerà nel 2011.
Reso noto oggi, 29 settembre, festa degli arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, il tema precede il messaggio per la Giornata, che sarà pubblicato, come ogni anno, il prossimo 24 gennaio, ricorrenza di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti.
La scelta di quest’anno è caratterizzata dall’intenzione di porre al centro di tutti i processi della comunicazione la persona umana.
Anche in un tempo così largamente dominato – e spesso condizionato – dalle nuove tecnologie, resta fondamentale il valore della testimonianza personale:  accostarsi alla verità e assumersi l’impegno dell’annuncio richiede, per chi opera nel mondo dell’informazione e particolarmente per i giornalisti cattolici, la garanzia di un’autenticità di vita che non può venir meno neppure nell’era digitale.
Non sono gli strumenti a poter modificare e accrescere il livello di credibilità dei singoli operatori, né possono mutare i valori di riferimento rispetto a una comunicazione che continua a varcare le soglie di sempre nuovi traguardi tecnologici.
La verità resta l’immutabile faro d’approdo anche per i nuovi media.
E, anzi, l’era digitale, allargando i confini dell’informazione e della conoscenza, può rendere idealmente più vicino ciò che rappresenta il più importante degli obiettivi per chiunque operi nel mondo dei media.
(©L’Osservatore Romano – 30 settembre 2010)

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