Tecnologie educative

Il Regno Unito è all’avanguardia in Europa per quanto riguarda la diffusione delle tecnologie per l’istruzione, tanto che in quasi tutte le scuole è presente una lavagna interattiva.
Secondo quanto riportato da una ricerca condotta da Panasonic le lavagne vendute nel 2009 in Gran Bretagna sono state ben 55.000.
Passi in avanti si stanno facendo anche in altri Paesi, come la Francia, dove però la percentuale di scuole equipaggiate con strumenti di questo tipo è solo del 20%.
In Spagna sono stati previsti 200 milioni di euro per la digitalizzazione di tutte le aule spagnole entro il 2012, e anche la Germania si muove nella stessa direzione.
Per quanto riguarda l’Italia, secondo il rapporto Ocse “Uno sguardo sull’educazione 2009”, il nostro paese risulta sotto la media europea della spesa per l’istruzione, ma ha varato un importante piano d’intervento, “La scuola digitale”, per la diffusione dell’innovazione nella scuola, coordinato dal Miur e dall’Agenzia per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica (ex Indire).
Il piano si articola in due fasi.
La prima prevede l’introduzione delle “Lavagne interattive multimediali (LIM)”, la seconda, denominata cl@ssi 2.0, ha come obiettivo l’utilizzo delle ICT nelle scuole primarie e secondarie di I grado.
A partire dall’anno scolastico 2009-2010) sono state installate 16.000 LIM in altrettante classi della scuola secondaria di I grado e 50.000 insegnanti sono stati coinvolti in percorsi di formazione che interessano oltre 350.000 studenti.
Anche il Ministro per l’Innovazione e la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, ha recentemente presentato My Innova, un social network che si appoggia alla piattaforma Innova Scuola, progettato per la condivisione di esperienze e risorse didattiche tra studenti e docenti.

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