Nell’anno scolastico 2005/2006 gli alunni con disabilità, in ogni ordine di scuola, sono in totale 178.220 e rappresentano il 2 per cento del totale degli alunni iscritti.
La percentuale più alta di alunni si ha nel Lazio (2,4 per cento), mentre la più bassa nella Basilicata (1,4 per cento); e non si riscontra una sostanziale differenza tra le distribuzioni regionali relative alla scuola statale e non statale.
Nel tempo si è avuta una progressiva crescita del numero di alunni disabili nella scuola italiana: se nell’anno scolastico 1989/1990 erano pari all’1,2%, nel 2005/2006 sono il 2%.
Con quale tipo di istruzione? Più del 60 per cento degli studenti con disabilità presenti nella scuola secondaria è iscritto nell’istruzione professionale e le motivazioni, spiega l’Istat, possono essere da una parte la possibilità di ottenere un titolo di studio intermedio dopo tre anni di corso, dall’altra la convinzione delle famiglie che ritengono più adatte queste scuole, in quanto ritenute meno impegnative.
Resta sempre lacunosa l’analisi delle tipologie di disabilità, specie quando si tratta di disabilità sensoriali: il Rapporto evidenzia che sotto la voce “psicofisico” si ritrovano quasi il 90 per cento degli studenti con disabilità, inglobando in questo modo all’interno di un’unica tipologia un’ampia varietà di deficit sia di tipo fisico che mentale: ciò si deve al fatto che la classificazione è solo per ragioni amministrative e non pone la dovuta attenzione alle esigenze dell’alunno.
L’ambiente fisico è ancora una barriera all’integrazione.
Le scuole con strutture per il superamento delle barriere architettoniche sono poche.
Dai dati del Ministero della pubblica istruzione del 2003/2004 su 40.383 strutture scolastiche censite solo il 30,7 per cento delle scuole statali è dotato di servizi igienici a norma, il 29,7 per cento di porte a norma e il 20,3 per cento di ascensori o scale per il superamento delle barriere architettoniche.
Ci sono molte differenze tra le regioni, ma anche in quelle più virtuose il 60 per cento delle scuole non ha ancora terminato l’abbattimento delle barriere architettoniche delle proprie strutture scolastiche.
In Italia i docenti impegnati in attività di sostegno nell’anno scolastico 2005-2006 sono 80.013.
Gli insegnanti di sostegno nel corso degli anni sono aumentati in relazione alla crescita del numero degli alunni con disabilità e al numero delle deroghe richieste e concesse.
Il Rapporto dà poi conto delle percentuali di personale impiegato nelle diverse regioni e della tipologia di contratto (a tempo indeterminato e non).
Il dato sulle ripetenze rilevato dal Rapporto merita una più attenta riflessione.
Il 26,3 per cento degli iscritti ha ripetuto almeno un anno durante il corso degli studi e tra di essi la maggior parte presenta condizioni di disabilità grave.
“La ripetenza, pur non rappresentando per alcune tipologie di disabilità severa, un fallimento, può evidenziare in alcuni casi una funzione suppletiva della scuola nei confronti di servizi sociali territoriali molto spesso assenti”, dice l’istituto.
Trend crescente per il numero di studenti con disabilità iscritti all’Università statale: dall’anno accademico 2000-01 al 2004-05 passano da 4.813 iscritti (3 per mille del totale degli studenti iscritti) a 9.134 iscritti (5,4 per mille del totale degli studenti iscritti); in particolare nel triennio considerato si ha un incremento relativo pari al 90 per cento.
Gli studenti con disabilità motorie costituiscono la percentuale maggiore (30,8 per cento) degli iscritti con disabilità, mentre le percentuali minori si riscontrano nei casi di studenti con dislessia (0,7 per cento) e con difficoltà mentali (3,2 per cento).
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