Cardinale Kasper, Presidente del Pontificio consiglio per l´unità dei cristiani, ma anche membro di altri importanti dicasteri (Dottrina della Fede, Supremo Tribunale per la Signatura apostolica, Testi legislativi, Cultura), il cardinale Walter Kasper (77 anni) è il tedesco più potente in Vaticano dopo papa Ratzinger ed il suo fido segretario personale, monsignor George Gaenswaen.
Cardinale Kasper, tre vescovi costretti a dimettersi negli ultimi 2 giorni per lo scandalo della pedofilia.
Questo significa che il pugno di ferro della Santa Sede incomincia a farsi sentire? «No, niente pugni.
E´ semplicemente l´applicazione di quella tolleranza zero più volte annunciata con fermezza dal Santo Padre ed ora applicata senza esitazione.
E´ la Chiesa cattolica che fa pulizia al suo interno, che si purifica, che chiede perdono.
E´ la risposta concreta ad un dramma tanto grave come la pedofilia che ha colpito tante vittime innocenti per colpa di sacerdoti che hanno tradito la loro promessa di servire Dio aiutando i più deboli».
Di fronte alle notizie sulle dimissioni a catena di vescovi travolti dai casi di pedofilia, non sembra sorpreso: «E´ la prova – dice – che la Chiesa è decisa a combattere un male tanto orribile non solo a parole, ma con fatti ed atti concreti».
Ieri un vescovo irlandese ed uno tedesco.
Il giorno precedente un altro presule americano.
E sempre per lo stesso motivo.
Nei prossimi giorni ci saranno altre dimissioni forzate? «Non posso commentare i singoli casi perché sono vicende che non conosco in prima persona.
E, tantomeno, preannunziare cosa succederà in un futuro più o meno prossimo.
E´ bene lasciare lavorare gli organi preposti della Santa Sede e le Chiese locali.
Il futuro si vedrà.
Ma una cosa è certa, la Chiesa non lascerà nulla di intentato per estirpare al suo interno una metastasi tanto orribile e vergognosa come è la pedofilia tra il clero.
E´, in sostanza, l´applicazione di quella tolleranza zero più volte annunciata ed invocata».
Tolleranza zero voluta da papa Ratzinger, malgrado qualche tentativo di opposizione di una parte del collegio cardinalizio? «E´ proprio quella fermezza che vuole il Santo Padre, il quale quando chiede perdono per gli abusi sulle vittime e invoca la giustizia per i colpevoli non lo fa solo a parole, ma con fatti ed interventi concreti.
Come stiamo vedendo proprio in questi giorni.
Ma non dimentichiamo mai che il Santo Padre sa che è circondato dal calore di tutta la Chiesa, dove non c´è nessuno che non gli sia grato per la sua grande opera di pulizia e di purificazione avviata per depurarla dalle scorie degli scandali».
Eppure c´è ancora chi accusa il Vaticano e Benedetto XVI di non aver fatto molto, sia ieri che oggi, per estirpare i preti pedofili dal corpo della Chiesa.
«Non è vero che il Papa parla soltanto e non fa niente di concreto.
I fatti di questi giorni lo stanno a dimostrare.
E´ vero, invece, che la Chiesa cattolica, sotto la guida di Benedetto XVI, è fermamente intenzionata a fare pulizia, chiarezza, penitenza, isolando i colpevoli e facendo un salutare percorso di purificazione.
Senza mai dimenticare il dolore e le sofferenze che sacerdoti infedeli hanno inferto a piccole vittime innocenti.
La Chiesa cattolica lo sta facendo alla luce del sole.
Ma sarebbe necessario che anche altre istituzioni facessero altrettanto se veramente si vuole combattere la pedofilia».
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