La nuova scuola del primo ciclo

LA SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola dell’infanzia è il “primo segmento del percorso di istruzione” nella vita di una persona.
Si rivolge a tutti i bambini italiani e stranieri di età compresa fra i tre e i cinque anni.
Ha durata triennale e non è obbligatoria.
I suoi obiettivi: “Concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale dei bambini promuovendone le potenzialità di relazione, autonomia, creatività apprendimento, e ad assicurare un’effettiva eguaglianza delle opportunità educative”.
Nel rispetto della responsabilità educativa dei genitori, la scuola dell’infanzia contribuisce alla formazione integrale dei bambini e realizza la continuità educativa con la scuola primaria.
LA SCUOLA PRIMARIA La scuola primaria è il primo segmento di istruzione obbligatoria.
Segue la scuola dell’infanzia e precede la secondaria di primo grado.
Si svolge in cinque anni e fornisce al bambino non solo l’alfabetizzazione, ma anche gli strumenti per sviluppare le competenze di base.
Le materie insegnate sono italiano, inglese, storia, geografia, matematica, scienze, tecnologia e informatica, arte, musica, scienze motorie e religione cattolica (non obbligatoria).
LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La scuola secondaria di primo grado è la “vecchia” scuola media.
Il nuovo nome è stato introdotto dalla riforma Morati, nel 2003.
dura tre anni e la frequenza è obbligatoria.
Rappresenta la chiusura del primo ciclo dell’istruzione, e si conclude con l’esame di Stato per la licenza: di fatto, l’unica prova sopravvissuta nella scuola dell’obbligo.
La licenza di terza media è il prerequisito fondamentale per iscriversi alla secondaria di secondo grado.
Rispetto alla scuola elementare, ci sono ovviamente differenze nella didattica: se prima l’attenzione era rivolta agli elementi base della conoscenza, ora i bambini vengono messi di fronte a un corpo di discipline più strutturato e approfondito.
Il numero di materie aumenta, insieme con quello dei docenti, che sono tutti specialisti nel proprio settore.
Alla media, inoltre, viene introdotto l’insegnamento della seconda lingua comunitaria.
Per la consultazione dell’intero documento: la nuova scuola primaria.pdf 296K

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