La Sindone

TRA FEDE E DEVOZIONE «Davanti alla Sindone con la nostalgia di Dio» 10 aprile 2010 Marina Corradi STORIA E MEMORIA Icona del Figlio, devozione antica 09 aprile 2010 Gian Maria Zaccone, direttore scientifico del Museo della Sindone di Torino e vicedirettoredel Centro internazionale di sindonologia IL PERCORSO L’ultimo chilometro dei viandanti 09 aprile 2010 Federica Bello Con le nostre ferite davanti all’«immagine del silenzio» I torinesi e ogni altro allo specchio che non mente 09 aprile 2010 Riccardo Maccioni FEDE E RAGIONE Sindone, sfida alla scienza 09 aprile 2010 Bruno Barberis, direttore del Centro internazionale di sindonologia IL TESSUTO Su quel lino lo «specchio» del Vangelo 09 aprile 2010 Federica Bello Il momento tanto atteso dell’ostensione della Sindone è arrivato.
Dal 10 aprile e fino al 23 maggio, per la decima volta dal 1578 e la quarta dal 1978, la celebre reliquia sarà esposta al pubblico in una sala allestita all’interno del Duomo di Torino .
Il capoluogo piemontese ospiterà i due milioni di pellegrini e non desiderosi di ammirare il lenzuolo utilizzato – secondo tradizione – per avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro.
L’ultima ostensione risale al 2010.
E la Sindone nel frattempo si è «rifatta il trucco»: l’ostensione di quest’anno, che sarà suggellata il 2 maggio dalla visita di Ratzinger, è infatti la prima da quando il telo di lino è stato sottoposto, nel 2002, ad un intervento di conservazione che lo ha riportato al suo antico splendore.
 DUE MILIONI – Più di un milione e 400 mila persone si sono prenotate per poter osservare il lenzuolo utilizzato – secondo tradizione – per avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro.
Ma all’interno del Duomo di Torino, nelle sei settimane dell’ostensione, ne sono attese almeno un milione e 800 mila.
Da parte sua, il presidente della Commissione diocesana della Sindone, monsignor Giuseppe Ghiberti, ha affermato che «sono attesi 2 milioni di fedeli».
Per questo, «ogni pellegrino potrà fermarsi a guardare la Sindone dai 3 ai 5 minuti, a seconda del flusso di persone».
La visita potrà essere prenotata, oltre che sul sito internet www.sindone.org, direttamente a Torino, negli appositi spazi allestiti all’inizio del percorso dell’Ostensione.
Si potrà entrare nel Duomo anche senza, ma in questo caso la Sindone sarà visibile solo da lontano.
IL TEMA PASTORALE – Un «grande evento», insomma, che però «non è un fatto di turismo religioso, ma un’iniziativa spirituale e pastorale».
Così l’ha definito il custode pontificio della Sindone, l’arcivescovo di Torino, cardinale Severino Poletto.
Il tema scelto per questa ostensione è «Passio Christi passio hominis», per sottolineare «il forte collegamento tra l’immagine sindonica, testimonianza della Passione del Signore, e le molteplici sofferenze degli uomini e delle donne di oggi».
«Davanti alla Sindone si va per pregare e questo vale per tutti», ha sottolineato il cardinale a margine della conferenza stampa di presentazione dell’ostensione.
Poletto ha poi ribadito che l’evento è «essenzialmente spirituale e religioso e non commerciale o turistico».
E ha rivolto un appello ai pellegrini: «Il vostro – ha detto rivolgendosi direttamente a loro – è un percorso di fede e di preghiera.
Vi invito quindi alla concentrazione e ad evitare, se possibile, di scattare foto o realizzare filmati».
LA VISITA DEL PONTEFICE – Papa Benedetto XVI sarà a Torino domenica 2 maggio.
Alle 10 celebrerà la Messa in piazza San Carlo e guiderà poi la recita del Regina Caeli.
Nel pomeriggio, dopo un incontro con i giovani della Diocesi, si recherà in Duomo per la sosta di venerazione davanti alla Sindone e una riflessione sui temi dell’ostensione.
«Un tesoro prezioso da custodire a lungo nel tempo – come l’ha definita il cardinale Poletto – un dono preziosissimo perchè Papa Benedetto sa presentare le grandi verità della fede».
LA SICUREZZA – La sorveglianza dell’evento è affidata alle forze dell’ordine, coordinate dal prefetto di Torino Paolo Padoin.
Per l’occasione stanno arrivando da tutta Italia circa 200 rinforzi, tra polizia e carabinieri.
Un grosso aiuto lo darà anche la tecnologia: sulla Sindone vigileranno infatti telecamere di ultima generazione, con tanto di sensori anti-terrorismo in grado di segnalare eventuali movimenti sospetti.

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