Con il progetto “Imago Veritatis.
L’arte come via spirituale”, l’Associazione Sant’Anselmo realizza a Torino – nell’ambito del Progetto culturale della Conferenza episcopale italiana – una serie di iniziative culturali nel programma ufficiale dell’ostensione della Sindone.
Tra queste, l’associazione propone – con la collaborazione dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede e dell’Ufficio scolastico regionale del Piemonte – un concorso per le scuole sul tema del volto e del corpo di Cristo che verrà presentato agli insegnanti venerdì 13 novembre al liceo Massimo D’Azeglio di Torino.
Ne indica gli obiettivi il presidente.
L’ostensione della Sindone – che si svolgerà tra il 10 e il 23 maggio del prossimo anno e che sarà oggetto di una visita del Papa il 2 maggio – è un evento di rilievo internazionale che attirerà milioni di visitatori da tutto il mondo e che ripropone l’attenzione su un tema da sempre oggetto di analisi, studi, polemiche e anche facili e infondate ricostruzioni: la storicità di Cristo.
Con il concorso promosso nelle scuole del Piemonte dall’Ufficio scolastico regionale su iniziativa dell’Associazione Sant’Anselmo e in collaborazione con l’Ufficio scuola della diocesi piemontese, si vuole portare questo tema all’attenzione del mondo della scuola.
L’obiettivo dell’iniziativa non riguarda il livello della fede in Cristo, che è oggetto di percorsi diversi; bensì il livello della conoscenza, dell’acquisizione di nozioni, della comprensione dei testi, della ricostruzione storica, della elaborazione creativa; in una parola il livello tipico della scuola dove si opera con le metodologie che le appartengono.
Non è un mistero che l’alfabetizzazione biblica degli studenti italiani soffra di gravi carenze, nonostante la partecipazione della stragrande maggioranza della popolazione scolastica all’insegnamento della religione cattolica (secondo i dati ufficiali tra l’85 e il 90 per cento); e i risultati di una mancata conoscenza dei principi umani e civili del cristianesimo e dei passaggi più essenziali della sua storia sono sotto gli occhi di tutti.
Il concorso si prefigge di attirare la curiosità e l’applicazione scolastica degli studenti sulla figura storica di Gesù anche attraverso gli interrogativi posti dalla Sindone.
Quindi, di approfondire la conoscenza del personaggio storico, la storia e le caratteristiche della Sindone, impegnando i bambini delle scuole elementari a esprimere con il disegno la comprensione che ne hanno e le reazioni personali a ciò che rappresenta; e spingendo gli studenti delle scuole medie e superiori a esprimere con un elaborato artistico, scritto o multimediale vuoi la personale interpretazione, vuoi l’esposizione delle problematiche storiche e scientifiche che riguardano il reperto sindonico e la vicenda di Gesù.
Agli obiettivi del concorso gli insegnanti verranno introdotti dagli interventi di personalità già note ai frequentatori di queste pagine.
Timothy Verdon fornirà spunti relativi alla rappresentazione di Cristo nell’arte osservando che essa cerca spesso di mostrare le due nature, umana e divina, del personaggio anche quando lo dipinge come un fanciullo che apprende i gesti dell’amore dall’amore della madre come chiunque di noi, o come un giovane serio che guarda dritto negli occhi alla ricerca dell’essenziale.
Lucetta Scaraffia, storica della Sapienza, spiegherà che nessun altro personaggio dell’antichità dispone di una documentazione altrettanto abbondante e vicina agli avvenimenti come Gesù, la cui esistenza storica è testimoniata in modo fondamentale dallo storico ebreo Flavio Giuseppe.
A seconda delle epoche e anche delle ideologie Cristo è stato considerato ora il fondatore di una nuova religione, ora un rivoluzionario politico; ma oggi la tendenza prevalente, in ossequio alla banalizzazione diffusa secondo cui tutte le religioni sono ugualmente valide, è quella di leggere la vita di Gesù come un mito, molto simile a quelli di Dioniso o di Osiride.
Ma René Girard e Julien Ries, di cui l’Università Cattolica del Sacro Cuore – in collaborazione con il suo editore Jaca Book – ha appena inaugurato l’archivio sotto la direzione di Silvano Petrosino, hanno collocato il sacro in una prospettiva antropologica che fa emergere la struttura religiosa connaturata all’uomo, terreno della rivelazione di Cristo.
Il maggior responsabile della Commissione diocesana per la Sindone, monsignor Giuseppe Ghiberti, studioso del Nuovo Testamento, introdurrà alla questione della Sindone chiarendo in quale rapporto stia con la vicenda di Gesù e ricordando che ciò che è accaduto a quell’uomo che si vede sul telo corrisponde in modo “totale” a quanto è accaduto a Gesù: percosse sul volto, aculei infitti su tutta la cute del capo, flagellazione, chiodi, ferita al fianco; ma soprattutto avvertendo che essa è un segno che aiuta a entrare nel mistero.
Infine, la curiosità degli studenti sarà animata dal contributo di Bruno Barberis, direttore del Centro internazionale di sindonologia, che spiegherà le caratteristiche dell’immagine (simili a quelle di un negativo fotografico) e il fatto che è stata prodotta attraverso un procedimento naturale, che possiede peculiari caratteristiche tridimensionali e che sulle impronte degli occhi vi sono segni caratteristici che potrebbero essere interpretati come tracce lasciate da monete romane coniate nella prima metà del i secolo dell’era cristiana.
(©L’Osservatore Romano – 13 novembre 2009)
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