IL VOLTO DI DIO 1 – PROVOCAZIONE Immagini varie 1- L’abbraccio del padre misercordioso di Reimbrandt 2- “Mostro preistorico che risorge continuamente dagli abissi, è il testimone della nostra coscienza collettiva, delle nostre radici fangose e fertili.
Se è provvisto di ali, ci serve da cavalcatura per sfuggire all’attrazione terrestre e, come un razzo ruggente, ci porta altrove, per il bene e per il male.
E’ uno e multiplo.
E’ da nessuna parte e dappertutto.
Negarlo sarebbe come dargli ancora una volta ragione.” ASCOLTARE I RAGAZZI E LE AFFERMAZIONI/ EMOZIONI..CHE NASCONO ALLA VISTA DELLE DUE IMMAGINI.
QUINDI AIUTARLI A FAR LORO SUSCITARE DOMANDE Domande dei ragazzi:….
da dove nasce la nostra gioia e la nostra ansia? Perchè esiste l’ansia, e la paura ,perchè ci sentiamo spesso su un baratro? Esistono l’infinito e l’eterno? A quale sfera afferiscono questi sentimenti? Perchè siamo affascinati e nello stesso tempo abbiamo paura di ciò che non conosciamo? Questi sentimenti, emozioni…
valgono per tutti gli uomini di ogni tempo e luogo? Che senso ha la vita? Vento, mare…bellezza….cosa sono per l’uomo, se la sua vita non conta nulla??? ecccc Nella realtà non-scontata (istanza religiosa) si può incontrare il “nostro senso”, la gioia, il significato del vivere? La comprensione del male e della morte? Perchè di fronte a queste cose l’uomo parla di Dio? È un’invenzione o ha un volto? Se lo vedessi forse potrei credere.
E’ possibile raffigurarlo? Disegnarlo???? RISPOSTE E DISEGNI……………………..
OF.: Il ragazzo deve comprendere che nella sua vita esistono dei limiti e l’ansia di andare oltre nasce proprio da essi Il ragazzo deve riconoscere che questi limiti sono testimoniati da molti altri uomini e che riportano a un profondo desiderio di comprendere la verità.
Tale verità è ricercata nella filosofia, nella scienza e nella religione I ragazzi divisi in gruppo impostano il lavoro, cercando di trovare domande relative al limite, all’ansia dell’oltre,in relazione ai diversi campi d’intervento: E’ possibile conoscere Dio? : I sensi mi fanno percepire il mistero Intuisco, nel mio rapporto con la natura e con l’altro, qualcosa di più grande di me e la bellezza di stare insieme Provo a trovare risposte alle mie domande di senso: chi sono? Chi ha creato il mondo? Perché intuisco l’infinito? E l’eternità cos’è? Perché gli uomini da sempre hanno sentito l’esigenza del sacro? Perché hanno inventato le religioni? Che differenza c’è tra la Bibbia e gli altri libri mitici-cosmogonici? I testi Rig Veda,Enuma Elish,Teogonia di Esiodo ci parlano di un caos trasformato in cosmo attraverso lotte titaniche, in cui un dio con la violenza diventa padrone dell’universo, invece il dio biblico usa la parola e il soffio vitale QUALCHE RISPOSTA-EMOZIONE: – Se chiudo gli occhi e faccio volare la mia fantasia , nascono mille domande e mi sorprende il mistero, che racchiudo dentro me:…..
Vorrei conoscere il senso del mio vagare, nave senza ormeggio, con reti tirate a secco ed ancore senza funi.
2-INTERPRETAZIONE – EMOZIONE- RACCOLTA DI TESTI : 1 – CANZONI : L.DALLA “Se io fossi un angelo” M.PEZZALI “LO strano percorso” N.BUCCA “Non è proprio giorno di cantare”, da Aquero QUEEN “Some body to love” (esigenza dell’amore, é un’invocazione perchè si realizzi la presenza di un tu che riempia la vita) (p.60) RAF ,Siamo soli nell’immenso vuoto che c’è (p.64) G:Harrison, My sweet Lord (p.66) U2 Gloria, p.69 (Linguaggi umani e mistero trinitario) 2 – TESTI E BRANI “ Uno sconosciuto è il mio amico, uno che io non conosco.
Uno sconosciuto lontano, lontano.
Per lui il mio cuore è pieno di nostalgia.
Perchè egli non è presso di me.
Perchè egli non esiste affatto? Chi sei tu che colmi il mio cuore della tua assenza? Che colmi tutta la terra della tua assenza? (Par Fabian Lagerkvist, ateo, premio Nobel 1951, Uno sconosciuto è il mio amico, in Poesie) << Quel che mi dice il campo di granoturco nei brevi istanti in cui oso contemplarlo, è ciò che mi dice chi si è fatto aspettare e senza di lui non si poteva fare nulla.(…..)Nulla mi deve quel campo, perché io possa fare altro che tacere e lasciarlo entrare in me stesso.
Il campo e gli steli secchi, a poco a poco, mi frusciano e mi si fermano sul cuore.
Tra noi non corrono parole.
Le parole sono state fatte molti anni fa>> (C.Pavese.
Racconti, Oscar Mondadori,1970,pp122) 3 – Documenti antichi: SENOFANE (DK 21 B 23-26) Un Solo Dio,il più grande tra gli dèi e gli uomini, né per la figura né per il pensiero simile ai mortali.
Tutto intero vede, tutto intero pensa, tutto intero ascolta.
Ma senza fatica col senno dell’intelletto muove ogni cosa: sempre rimane nello stesso luogo, non movendosi per nulla, né gli si addice di spostarsi ora in un posto ora in un altro.
(Senofane sta avvicinandosi ad una forma di monoteismo, anche se ancora, come dice Semplicio (VI d.C.) il suo Dio <nel caso ci fossero più dei è solo il più forte e migliore tra tutti> (DK 21 A).
Zeus con la sua intelligenza “muove ogni cosa”, Egli “vede, pensa e ascolta..” Anche in questo caso sono verbi-azioni non violente, ma legate alla nostra capacità di intendere.
2- ERACLITO (DK 78) La natura umana non ha conoscenze, la natura divina sì Il Dio è giorno e notte,inverno ed estate, guerra e pace,sazietà e fame, e muta come il fuoco, quando si mescola ai profumi… Da questo lògos, con il quale soprattutto sono continuamente in rapporto e che governa tutte le cose , essi (uomini?) discordano e le cose in cui ogni giorno si imbattono le considerano estranee.
(DK 72) (Eraclito non pone l’eros come cosmogonico, ma la lotta (Eris), ed è attraverso l’uomo che essa vive, e l’uomo si spinge fin dentro il dio “che vuole e non vuole essere chiamato col nome di Zeus”) 3- INNI ORFICI A ZEUS a) Zeus molto onorato, grande Zeus indistruttibile,noi ti offriamo questa testimonianza liberatrice e questa preghiera.
O re, attraverso il tuo capo apparvero queste cose divine, la dea madre terra e le erte cime dei monti e il mare e tutto quanto il cielo dentro racchiude.
Zeus Cronio (…) di tutto generatore, principio di tutto e di tutto fine, che scuoti la terra, che accresci, che purifichi, che tutto scuoti (…) b) Zeus divenne il primo,Zeus l’ultimo (…) Zeus è la testa ,Zeus il centro,pe mezzo di Zeus tutto si completa.
Zeus fu creato maschio e divenne anche una vergine immortale.
Zeus è il soffio del vento, Zeus è la forza del fuoco eterno(…) Zeus è re…..è signore di tutti gli esseri.
Poiché dopo avere nascosto tutti gli esseri in se stesso, dal santo cuore li portava ancora alla gioiosa luce.
( Kern, fr.orfici, 21 a) (questi due inni bellissimi ci dimostrano come l’uomo da sempre abbia avuto l’idea di un Dio al di sopra di tutto.
Come si nota ci sono termini che ritroviamo nei Salmi e anche in preghiere egiziane) TESTI DI APPROFONDIMENTO E CRITICA: M.Eliade: Il cielo p.61 C.R.
Stonehenge J.Ries : Il sacro, DEVA, il Dio che brilla, la luce come luogo della divinità….
Ogni civiltà rappresenta Dio come luce…..
S.Weil p.133 Film Pinocchio di Disney, ( Biffi, lettura teologica) Michelangelo, la creazione del mondo Salvatore Fiume p.
132 È azzardato affermare che una scoperta matematica ha sempre qualcosa di “religioso” in sé, che assomiglia all’intensa gioia creativa dell’artista? «In matematica scoprire nuove proprietà o dimostrare un nuovo teorema conferisce quella soddisfazione intellettuale che probabilmente prova anche l’artista quando crea un capolavoro.
Il matematico opera in un mondo di idee che lo supererà sempre ma che non è chiuso all’intelligenza dell’uomo, non è il mondo dell’orrore della non-conoscenza: si presta all’approccio dell’uomo purché egli miri alla verità.
Abbiamo dei limiti dovuti alla nostra natura umana, ma la nostra mente è adatta a protendersi verso l’infinito, e questo è il lato prometeico, la “fede” che guida il matematico in quanto tale.
Al di là dell’infinito poi ci sono altri infiniti.
La conoscenza matematica di per sé non ha limiti, siamo noi esseri umani che ne abbiamo.
Ma spesso la matematica incontra il vero freno, quando la società non ha acquisito la piena certezza che la matematica è indispensabile al progresso.
E noi matematici, al giorno d’oggi, ancora più che di finanziamenti, abbiamo bisogno del sostegno sociale e culturale».
Luigi Dell’Aglio “Voglio sapere come Dio ha creato questo mondo – affermava Einstein – non sono interessato a questo o a quel fenomeno, allo spettro di questo o quell’elemento.
Voglio conoscere i Suoi pensieri, il resto sono dettagli”.
(1) “La più bella sensazione è il lato misterioso della vita.
E’ il sentimento profondo che si trova sempre nella culla dell’arte e della scienza pure.
Chi non è più in grado di provare né stupore né meraviglia è per così dire morto ,i suoi occhi sono spenti…” (2) A.Eistein, Come io vedo il mondo I discepoli di Gesù di Nazareth furono liberamente e pazientemente accompagnati dal Maestro a cogliere la Sua divinità attraverso la Sua umanità.
Proprio su questo piano si può comprendere e accettare l’idea di “una debolezza della croce” cercata e voluta per far capire l’uomo : l’atto violento e ingiusto permette all’uomo di capire l’amore di Dio , che si pone sul piano dell’uomo per aiutarlo ad elevarsi al rango di “uomo” nella sua vera essenza, abbandonando la sua ferinità.
Il cristianesimo diventa per questo, allontanandosi dai riti misterici asiatici e dalla cultura greca, pur usandone molte simbologie, il luogo in cui Dio si fa presente ,”il Dio-con-noi”, si allontana dal suo empireo al di fuori del tempo e dello spazio, , dall’infinito, dall’eterno dalla sua onnipotenza e onniscienza per vestire con noi il quotidiano, la nostra sofferenza.
Così da far diventare accettabile anche il male, di dargli un senso; il suo, anche nei momenti più terribili, non è mai un “silenzio” complice del male, ma è il silenzio del rispetto.
Anche <Ad Auschwitz egli era coinvolto in prima persona>(1) (1) J.Moltmann, conferenza su “Il Dio crocifisso” del 13 dicembre 07,presso il Duomo di Massa (Ms) Nella conferenza il teologo tedesco presenta il testo scritto nel 1972 “Il Dio crocifisso”,ponendosi alcune domande fondamentali: -Dove sei Dio?Perchè stai nel tuo cielo lontano? Il mio strazio trafigge anche il tuo cuore? La sua risposta va oltre la teodicea, egli presenta il Cristo ,che grida “Abba!”, e il Padre con lo Spirito non può non provare dolore con Lui su quel legno.
COMPITO – risposte culturali 1- I testi devono essere analizzati e rielaborati ———————————————————————————————————————- RIFLESSIONI E RICERCA DI TESTI BIBLICI – STUDIAMO E RACCOGLIAMO LE ESPERIENZE DAL PUNTO DI VISTA DELLE ESPERIENZE DEGLI ARTISTI, LETTERATI, …DELLA BIBBIA: tutti parlano di un evento, per cui anch’io per “buoni motivi” posso pensare e cominciare a credere che esiste “qualcosa” al di là di me, che potrebbe chiamarsi Dio.
Ma in particolare che volto ha il Dio Cristiano? TESTI: Salmo 18 Salmo 42 Mosè e il roveto ardente Il diluvio e la distruzione del mondo Lc il padre misericordioso LA RISPOSTA Può ESSERE DUPLICE A- amo e sono riamato, Dio è il Padre, che mi accoglie – Gesù-amore,agape, grembo..
B- ansia paura, la mia ombra,perchè-Giobbe- la meraviglia della natura mysterium fascinans COMPITO FINALE DIO COME TI MANIFESTI A ME? COME TI PERCEPISCO? NON POSSO DIRE DIO E’……, PERCHè MI SFUGGE,……………………..
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