Esiste una maggioranza silenziosa di italiani – spiega Andrea Piersanti, direttore artistico del festival – che non gode dell’attenzione delle maggiori istituzioni culturali del Paese.
I principali festival cinematografici, infatti, sono concepiti e organizzati pensando esclusivamente agli addetti ai lavori.
È paradossale.
Sono infatti le famiglie a garantire incassi significativi al botteghino.
Solo quando il cinema riesce a convincere il pubblico della generazione dei genitori e quello della generazione dei figli a vedere gli stessi film, la vendita dei biglietti sale in modo rilevante”.
Dieci i film in gara, che saranno giudicati da una giuria presieduta dal regista Alessandro D’Alatri che raccoglie il testimone di Pupi Avati.
Al vincitore andrà il premio che da quest’anno è dedicato a Gianni Astrei, ideatore e anima del festival, morto in un tragico incidente di montagna lo scorso primo maggio.
Alla manifestazione – organizzata con il patrocinio del Forum delle associazioni familiari, e gemellata con Cartoons on the bay, la rassegna dell’animazione internazionale organizzata da Rai Trade e diretta da Roberto Genovesi – si potrà assistere anche alle anteprime di Les Enfants de Timpelbach (“I bambini di Timpelbach”), di Nicola Bary, e di Flash of genius (“Lampi di genio”), di Marc Abraham.
Fra gli altri film in programma, il nuovo lavoro di Michael Winterbottom, Genova, con Colin Firth, Versailles, di Pierre Schöller, e Snijeg (“Neve”), di Aida Begic, vincitore del gran premio della giuria a Cannes.
Oltre a quelle sulla figura paterna è prevista anche un’altra retrospettiva sul tema “Famiglie nei cartoni”.
Ancora in forse la partecipazione di Gabriele Salvatores con il suo documentario sulle scuole di calcio (Inter Campus) che l’Inter ha aperto in tutto il mondo, mentre, dopo le polemiche per la proposta parziale al festival di Venezia, è quasi certa la proiezione dell’edizione integrale di La Rabbia (1963) con entrambi i contributi di Pier Paolo Pasolini e Giovanni Guareschi.
Sulla linea della scorsa edizione, ci saranno inoltre alcuni incontri su temi socialmente rilevanti.
Fra gli altri: “Per un consultorio al servizio della famiglia e della vita”; “Famiglia e fisco”; “Tanti padri, tanti amori”; e “L’anziano, il nonno oggi”.
Un argomento, quest’ultimo sul quale si sofferma D’Alatri.
“Il tema del festival di quest’anno – rileva il regista – è incentrato sulla figura del padre e ho pensato anche ai nonni.
Ho avuto il privilegio di essere cresciuto coi nonni, e questo purtroppo credo sia sempre più raro.
In questo passaggio si è perso un anello importante della nostra tradizione, quello di tramandare le tradizioni orali, le storie, le radici, l’educazione e l’esempio all’interno della famiglia.
Mi auguro che i film selezionati siano uno sprone a un dibattito, perché i festival hanno una funzione importantissima che è quella di animare il confronto”.
“Il successo avuto nel 2008 del ciclo di lectures su temi collegati alla famiglia e alla comunicazione – gli fa eco Armando Fumagalli, responsabile del comitato scientifico del festival – ci ha spinti ad ampliare il numero di incontri con esponenti della cultura, delle istituzioni, della vita sociale e politica del Paese.
In altre parole, il festival prosegue nella sua volontà di essere un incubatore di iniziative nei settori del cinema e della comunicazione in generale”.
Anche per questo, al festival è collegato un premio per la sceneggiatura, con l’intento di portare nuove idee nel cinema italiano e una maggiore attenzione al target family.
Alcune associazioni, come Far Famiglia, Associazione italiana genitori, Associazione famiglie separate cattoliche, Amici dei bambini, nei giorni del festival terranno incontri pomeridiani per illustrare le proprie attività.
Il Movimento italiano genitori presenterà il libro Un Anno di Zapping, mentre l’Associazione famiglie numerose, grazie alla disponibilità di una struttura da quattromila posti nella nuova sede del festival – non più alla Fonte Anticolana ma nella più centrale Fonte di Bonifacio vIII – terrà nei primi due giorni la sua assemblea nazionale.
E quest’anno, grazie agli sponsor, non ci sarà bisogno di acquistare un biglietto d’ingresso.
All’entrata verrà distribuito solo un passi che servirà per prenotare la poltrona per una proiezione, ma anche per ottenere sconti e promozioni in tutta la città.
Un’occasione, dunque, in primo luogo per le famiglie, che avranno l’occasione di trascorrere una settimana di vacanza intelligente, unendo lo svago alla riflessione, ma anche per chi fa televisione e cinema e che a Fiuggi avrà l’opportunità di confrontarsi con gli utenti.
In tal senso, secondo il direttore generale Fabio Fabbi, “la manifestazione potrà dare un contributo alla crescita del sistema cinematografico italiano.
Il cinema, infatti, sempre di più, deve imparare a confrontarsi veramente con i propri spettatori e con la società nel suo insieme allargando i propri confini e il proprio pubblico.
In termini di marketing, si tratta di ampliare il target del prodotto cinematografico”.
(©L’Osservatore Romano – 20 giugno 2009) L’anteprima dell’atteso L’era glaciale 3, un cartoon in grafica computerizzata in 3d, ovvero il meglio della tecnologia cinematografica di oggi, ma anche un piacevole ritorno al passato, con la riproposizione di un classico della tv di ieri come Il giornalino di Gian Burrasca, quello con Rita Pavone e la regia di Lina Wertmüller; e ancora film nuovi dedicati alla famiglia, con le sue attese e le sue problematiche, ma anche due retrospettive sulla figura del padre nel cinema internazionale e nella televisione italiana.
Partendo dal successo della prima edizione, il Fiuggi family festival tornerà dunque quest’anno con lo sguardo al presente, senza però dimenticare il passato e quanto di buono ha regalato al grande e al piccolo schermo.
E con un’attenzione particolare al mondo dei videogiochi, cui sarà dedicata una mattinata per un confronto tra genitori e le maggiori aziende di produzione.
L’appuntamento è dal 25 luglio al primo agosto: una settimana densa di avvenimenti per tutta la famiglia, tra proiezioni e incontri di riflessione per gli adulti; cartoni animati e giochi per i più piccini.
Anche quest’anno non mancherà il concorso internazionale, volto a promuovere pellicole, anche di difficile distribuzione, che rispondono alle esigenze di un pubblico familiare interessato e attento, deciso a diventare un interlocutore importante per gli operatori del mondo del cinema.
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