Sperare nell’uomo

GIORGIO CHIOSSO (ed.), Sperare nell’uomo.
Giussani, Morin, MacIntyre e la questione educativa, Sei Frontiere, 2009 Che cosa hanno in comune un prete italiano che ha dedicato la propria vita all’educazione dei giovani, un intellettuale francese che ha proposto una “riforma del pensiero” per indagare la complessità del mondo e un filosofo americano che ha individuato nella dimensione della comunità un antidoto contro l’individualismo del nostro tempo? La risposta sta forse in tre opzioni che accomunano i tre protagonisti di questo volume, pur nella diversità dei loro approcci: una grande fiducia nell’uomo e nella condizione umana; una tenace resistenza contro le tendenze relativistiche del nostro tempo; il netto rifiuto di pensare l’uomo in termini di semplice adattamento alle regole della vita sociale.
E quasi a unificare questi tre fondamenti della loro riflessione, un’esplicita vocazione educativa segnata dal valore riconosciuto all’uomo in quanto capace di senso, di comprensione, di relazione con gli altri.
Come scrive Giorgio Chiosso nelle pagine introduttive: “Alla visione utilitaristica che segna larga parte della scuola e dell’educazione condizionate dal mercato e dal conseguente esasperato specialismo, Giussani, Morin e MacIntyre oppongono la priorità della formazione di un uomo consapevole di sé, capace di senso critico, solidale con gli altri “terrestri” (per usare l’espressione di Morin) che con lui condividono la condizione umana”.
Per illustrare queste posizioni, serve naturalmente una pluralità di punti di vista: è quello che fa questo volume, chiamando a raccolta pedagogisti e psicologi come Roberto Sani, Concepciòn Naval e Piero Quaglino; sociologi, come Luciano Gallino, Sergio Manghi e Guglielmo Malizia; storici e filosofi come Giovanni De Luna, Enrico Berti, Massimo Mori.
Ma anche economisti e giuristi, come Lorenzo Caselli e Mario Dogliani.
Contro la tentazione di concepire l’educazione come residuale, come un bene semplicemente da usare e scambiare dentro un mercato senza senso se non quello economico.

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