Il viaggio della morte è cominciato di notte.
Eluana Englaro è stata trasportata dalla clinica di Lecco, dove in questi anni è stata amorevolmente assistita, ad una struttura sanitaria di Udine, dove dovrà morire.
Tra qualche giorno le verrà tolta l’alimentazione e l’idratazione.
Tutto questo con l’avallo di una sentenza.
È un momento triste per tutti coloro che – credenti o non – hanno a cuore la tutela della persona.
Se nessuno può togliere la vita ad un altro, togliere la vita ad una persona totalmente indifesa è una barbarie.
La fragilità e la debolezza, al contrario, sono un appello alla solidarietà, anche attraverso quei mezzi che oggi si hanno a disposizione.
In tal senso, Benedetto XVI ha ricordato, all’Angelus di domenica 1° febbraio, che “l’eutanasia è una falsa soluzione al dramma della sofferenza, una soluzione non degna dell’uomo”.
La vera risposta non può essere, infatti, dare la morte, per quanto “dolce”, ma testimoniare l’amore che aiuta ad affrontare il dolore e l’agonia in modo umano.
In questa vicenda taluni organi di informazione hanno sostenuto la tesi che il principio fondamentale sia l’autonomia di scelta della persona, fino al punto di decidere se far vivere o meno.
La Chiesa, invece, ha trasmesso la convinzione che nessuno può essere abbandonato nella debolezza e nella sofferenza.
La vita, cioè, è un bene sociale e, in una città solidale, tutti sono chiamati a fare la propria parte.
L’autonomia assoluta condanna alla solitudine, la relazione conduce alla solidarietà.
In questa direzione andava la richiesta, tante volte avanzata da chi quotidianamente assisteva Eluana, di affidarla proprio a loro: suore, medici, volontari, amici.
Avevano domandato una sorta di adozione: e questo è un meraviglioso gesto di amore.
Segno che in Italia il popolo della vita esiste.
Eluana Englaro ha raggiunto la casa di cura friulana che la ospiterà in attesa che le sia tolto il sondino dell’alimentazione.
Forse fra tre giorni.
L’ambulanza è uscita dalla clinica di Lecco all’1.30 di questa notte superando la piccola folla di persone che ha tentato di impedire la partenza.
Alcuni hanno gridato “Eluana svegliati!” Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi sta valutando eventuali provvedimenti.
Dalla Chiesa l’anatema: “Abominevole assassinio”.
La politica si divide tra chi chiede silenzio (Rotondi, ministro Programma: “E’ il momento di tacere”), e chi urla condanne (Gasparri, Pdl: “E’ iniziato l’omicidio”) 13:41 Bocchino, Pdl: “Necessaria una legge” “E’ necessaria una legge che in futuro possa evitare casi Englaro”.
Così ha commentato Italo Bocchino, vicepresidente vicario del Popolo delle Libertà alla Camera 13:37 Esplode il dibattito su Facebook Esplode su Facebook il dibattito sul caso Eluana Englaro.
Oltre cento gruppi di discussione, divisi equamente tra gli inviti a “rispettare la volontà di Eluana”, con migliaia di adesioni, e coloro che sostengono il diritto di Eluana ad essere nutrita 13:20 Cei: “E’ eutanasia ma siamo vicini alla famiglia” I vescovi italiani ribadiscono che togliere l’idratazione e l’alimentazione ad Eluana è, “al di là delle intenzioni, eutanasia” e si affidano, in questo momento, alla forza della preghiera.
Tuttavia, affermano anche la loro vicinanza alla famiglia Englaro, “così duramente provata” 12:54 Beppino Englaro presto a Udine Beppino Englaro – si è saputo a Udine – potrebbe arrivare nel giro di qualche ora 12:48 Donadi, Idv: “Le sentenze vanno rispettate” “Noi dell’Italia dei valori crediamo che le sentenze vadano rispettate e così la scelta di chi da 17 anni vuole porre fine a un evidente accanimento terapeutico”.
Lo afferma il capogruppo alla Camera dell’Idv Massimo Donadi 12:38 Il medico che guida l’équipe: “Sono devastato” Amato De Monte, primario del primo reparto di anestesia dell’ospedale di Udine, che ha accompagnato Eluana nel viaggio da Lecco a Udine e che guiderà l’équipe disponibile ad attuare la sentenza per l’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione della donna, ha detto: “Sono profondamente devastato come uomo, come padre, come medico e come cittadino.
Tutta la società civile dovrebbe riflettere sullo scollamento tra il sentire sociale e la posizione della politica e della chiesa” sul tema della vita vegetale 12:32 Formigoni: “Fatto tutto il possibile per evitare questa tragedia” Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, ha detto: “Abbiamo fatto tutto il possibile per evitare questa tragedia.
C’e’ molta amarezza in me in questo momento, molta compassione nei confronti della povera Eluana” 12:12 Società italiana anestesia: “Sopravviverà oltre 15 giorni” A partire dal momento della graduale interruzione della nutrizione-idratazione artificiale, Eluana Englaro potrebbe sopravvivere anche per un periodo superiore a 15 giorni.
Ad avanzare tale ipotesi è la past-president della Società italiana di anestesia Rosalba Tufano.
“Non esistono in merito dei protocolli definiti – ha ricordato l’esperta – ma ricordiamo il caso di Terry Schiavo, la donna morta a 41 anni il 31 marzo 2005 in una struttura specializzata in Florida, quasi due settimane dopo che i medici avevano staccato i tubi per l’alimentazione artificiale che l’avevano tenuta in vita per 15 anni” 12:08 Finocchiaro, Pd: “Alla maggioranza chiedo silenzio e rispetto” Anna Finocchairo, presidente del gruppo del Pd al Senato, invita il centrodestra a maggiore misura: “Rivolgo ai colleghi della maggioranza che hanno usato espressioni sinceramente fuori luogo, silenzio e rispetto di fronte a un dolore immenso” 11:59 Buttiglione, Udc: “Berlusconi convochi il consiglio dei ministri” “Berlusconi convochi subito un Consiglio dei ministri per fare una legge” per il testamento biologico.
Lo dice Rocco Buttiglione, presidente dell’Udc 11:55 Avvocato Angiolini: “Mi auguro che nessuno voglia interferire” L’avvocato Vittorio Angiolini, legale di Beppino Englaro, risponde al ministro Sacconi: “Mi auguro che nessuno voglia interferire.
Il ministro non ha alcuna competenza per fermare i trattamenti sanitari in corso” 11:42 Belisario, Idv: “La politica faccia un passo indietro” Il presidente dei senatori dell’Idv Felice Belisario ha detto: “La politica ha il dovere morale di fare un passo indietro perchè Eluana, in questo difficile momento, merita solo un silenzio fatto di pietas e di rispetto per la famiglia” 11:40 Mantovano: “Sarà la prima condanna a morte dopo il 1948” Il sottosegretario dell’Interno Alfredo Mantovano ha detto: “Sarà la prima condanna a morte dopo il 1948” 11:37 L’agenzia della Cei: “Togliere la vita è una barbarie” La Sir, l’agenzia della Conferenza episcopale italiana, scrive: “Il viaggio della morte è cominciato.
Togliere la vita ad una persona totalmente indifesa è una barbarie” 11:31 Gasparri, Pdl: “E’ iniziato l’omicidio” Il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri ha detto: “E’ iniziato l’omicidio di Eluana, che rischia di avvenire impunemente e senza turbare convenzioni ed erogazioni di pubblico denaro” 11:25 Avvenire: “L’Italia non starà alla finestra” L’Italia “non starà alla finestra” ad attendere la fine di Eluana Englaro, ma rifiuterà “un’agonia insopportabile”, perchè “sa commuoversi, capire, battersi”: lo scrive il quotidiano della Cei Avvenire 11:24 Rotondi: “E’ il momento di tacere” Gianfranco Rotondi, ministro dell’Attuazione del programma, ha detto: “La vita non appartiene alla nostra disponibilità, ma di fronte a questo dramma penso che oramai ci sia solo da tacere e pregare” 11:13 Guardia giurata davanti alla stanza per tutelare la privacy Eluana Englaro è ospitata in una stanza al terzo piano de “La Quiete”, in una posizione isolata rispetto agli altri degenti, per tutelare la privacy.
Una seconda stanza e’ riservata ai familiari e in particolare al padre Giuseppe Englaro.
Una guardia giurata privata non consente a nessuno di avvicinarsi, neppure agli altri operatori sanitari della casa 10:58 Associazione di medici staccherà il sondino Sarà l’associazione ‘Per Eluana’ – composta dal primario di terapia intensiva dell’ospedale di Udfine Amato De Monte e da altri medici e tecnici specializzati – ad attuare, alla ‘Quiete’ di Udine, il protocollo di distacco del sondino che tiene in vita Eluana Englaro.
Lo ha detto l’avvocato Giuseppe Campeis che assiste la famiglia Englaro 10:43 L’anatema della Chiesa: “Fermate quella mano assassina” L’anatema della Chiesa contro la scelta di sospendere l’alimentazione a Eluana.
“Fermate quella mano assassina!” ha detto il cardinale messicano Javier Lozano Barragan, presidente del Pontificio consiglio per gli operatori sanitari, carica equivalente a ministro della Salute della Santa Sede.
“Interrompere alimentazione ed idratazione equivarrebbe ad un abominevole assassinio e la Chiesa lo griderà sempre ad alta voce” 10:34 Angiolini, legale degli Englaro: “Ci sarà riservatezza” Vittorio Angiolini, l’avvocato della famiglia Englaro, ha precisato che sul trattamento sanitario” a cui verrà affidata Eluana, “ci sarà riservatezza”: “La riservatezza impone di non rendere pubblici i passaggi di questo trattamento sanitario” 10:31 Alemanno, sindaco di Roma: “La vita è sacra” Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha detto: “Ritengo che la vita umana sia sempre sacra.
Non credo che un parente, un padre possa disporre di una vita umana in questa maniera.
Sono d’accordo con il ministro Sacconi” 10:17 Flick, Corte Costituzionale: “Preoccupato per conflitto politico” Il presidente della Corte costituzionale Giovanni Maria Flick è preoccupato “che un problema drammatico di questo tipo sia diventato oggetto di un conflitto politico ideologico di contrapposizione che sarebbe meglio non ci fosse” 10:15 Riccio, anestesista: “Eluana non può sentire fame, sete o dolore”: “Eluana Englaro non può sentire fame, sete o dolore”: lo sostiene l’anestesista Mario Riccio che ha staccato il respiratore a Pier Giorgio Welby.
“Gli stimoli – ha spiegato – dipendono infatti dalla corteccia cerebrale che nella donna non funziona più” 09:48 La Loggia: A Udine si compie vero e proprio omicidio “A Udine contro Eluana si sta per compiere un vero e proprio omicidio.
Si fermino, hanno ancora il tempo per riflettere e valutare le conseguenze della loro azione.
Nessuno ha il diritto di interrompere una vita privandola dell’alimentazione e dell’idratazione”.
Lo ha detto il vice Presidente del Gruppo del Pdl alla Camera Enrico La Loggia.
09:47 Sindaco di Udine: Decisioni importanti non ancora assunte Le ”decisioni importanti” non sono state ancora assunte.
Lo ha detto il sindaco di udine, Furio Honsell, ai giornalisti, sulla vicenda di Eluana Englaro.
”Ritenevo e ritengo ancora importante che Udine possa dare una risposta giusta e civile a questa vicenda umana”, ha detto Honsell, a margine del consiglio comunale di Udine.
”Oggi come allora – ha aggiunto il sindaco, a riguardo delle decisioni che si appresta ad assumere La Quiete, dove e’ ospitata Eluana – non ritengo giusto aggiungere altro, se non il mio sostegno nei confronti di chi deve ancora assumere decisioni importanti.
Ribadisco inoltre la mia intenzione di rispettare il silenzio chiesto da Beppino Englaro al quale va tutto il mio sostegno”.
09:03 Sacconi: valutiamo situazione, la società s’interroghi “Stiamo valutando la situazione anche da un punto di vista formale”.
Così il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha commentato gli ultimi sviluppi della vicenda di Eluana Englaro.
Intervenendo alla trasmissione ‘Panorama del giorno’ su Canale 5, il ministro ha tuttavia mantenuto il riserbo su eventuali nuovi provvedimenti, “alla luce – ha detto – delle situazioni di fatto e di diritto che verranno esaminate”.
09:02 Il padre di Eluana arriva nel pomeriggio Non è ancora arrivato a Udine Beppino Englaro, il padre di Eluana.
L’uomo, che a Lecco ha assistito alla partenza della figlia, non ha seguito l’ambulanza che la trasportava e sembra si trovi a Bergamo.
Dovrebbe arrivare a Udine nel pomeriggio.
08:51 Arcivescovo Udine: questa è una vera eutanasia E’ una ”vera e propria eutanasia” quella che sara’ applicata ad Eluana Englaro.
Lo sostiene l’arcivescovo di Udine, monsignor Pietro Brollo, che alla notizia dell’arrivo nella città della giovane in coma vegetativo da 17 anni, si e’ raccolto in preghiera ed ha poi sollecitato un soprassalto di coscienza a chi puo’ ancora decidere di aiutare Eluana a continuare a vivere.
08:49 Ordine dei medici di Milano: Noi al medico per sentenza Dopo la sentenza del Tar della Lombardia sul caso Englaro, il rischio e’ che nasca una nuova figura e cioe’ quella di un ”medico per sentenza: l’acritico esecutore di volonta’ sanitarie altrui”.
Lo evidenzia l’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Milano (OmceoMi), rilanciato oggi da DoctorNews, convinto che la sentenza con cui il tribunale amministrativo lombardo ha accolto il ricorso della famiglia Englaro contro la Regione Lombardia – invitando quest’ultima a indicare una struttura che possa accompagnare nel suo ultimo viaggio Eluana Englaro, la donna lecchese in stato vegetativo permanente da 17 anni – rappresenti ”un ulteriore passo in avanti lungo una via sbagliata, quale e’ quella giudiziaria, per risolvere un caso che attiene al sentire piu’ profondo dell’animo umano”.
08:39 Eluana, fra tre giorni la sospensione dell’alimentazione Eluana Englaro riposa, dall’alba, alla clinica La Quiete di Udine e fra tre giorni, se non interverranno fatti nuovi, sara’ sottoposta alle pratiche per essere accompagnata alla morte.
L’equipe medica diretta dal professor Amato de Monte, primario anestesista dell’ospedale di Udine, che operera’ a titolo volontario e gratuito accanto al letto di Eluana, comincera’ a sospenderle l’alimentazione e l’idratazione.
L’autorizzazione alla famiglia Englaro (Beppino, il padre, arrivera’ a Udine nelle prossime ore) era arrivata sabato dalla direzione dell’Istituto geriatrico assistenziale di Udine, da cui dipende La Quiete.
08:10 Tondo: La Regione Friuli non ha interferito sulla vicenda “Sono vicino a Beppino Englaro in questo momento tragico.
La Regione non ha mai interferito e, come avevo già detto, la nostra posizione è neutra.
Questa vicenda fra privati è legata a un diritto di Eluana sancito da una sentenza e non saremo certo noi a impedirlo.
Formigoni ha una sua posizione? Bene, io invece ho la mia”.
Lo ha detto Renzo Tondo, presidente del Friuli Venezia Giulia, al ‘Messaggero Veneto’ di Udine.
07:07 Il padre Beppino non è a Udine Beppino Englaro non ha seguito sua figlia Eluana ad Udine.
Lo si è appreso da fonti della casa di cura ‘La Quiete’, dove la donna è stata ricoverata.
Beppino era a Lecco ieri sera ed ha assistito alla partenza della figlia per Udine, poi si è fermato a Bergamo.
L’uomo dovrebbe raggiungere Udine nel pomeriggio di oggi o, più probabilmente, nella giornata di domani.
06:20 Ambulanza entrata da un ingresso secondario L’ambulanza che ha trasportato Eluana Englaro a Udine è entrata alla casa di assistenza ‘La Quiete’ per un ingresso secondario.
Per evitare l”assaltò delle decine di teleoperatori e reporter che da alcune ore sostavano davanti all’ingresso principale della struttura sanitaria, polizia e carabinieri hanno fatto entrare l’ambulanza da un altro accesso.
L’unico mezzo ad entrare nella clinica è stata l’ambulanza: papà Beppino, che aveva seguito in macchina da Lecco la figlia, non è stato visto entrare al seguito.
06:00 Eluana arrivata in clinica a Udine L’ambulanza che trasporta Eluana Englaro, partita da Lecco stanotte all’1:30, è arrivata alla casa di cura ‘La Quiete’ di Udine alle 5:54 di questa mattina .
Ad accoglierla lo staff medico che dovrà attuare il protocollo del distacco dell’alimentazione forzata, che tiene in vita la donna in coma vegetativo da 17 anni.
01:42 Urla e slogan al passaggio del mezzo sanitario Dietro l’ambulanza è partito anche papà Beppino Englaro.
Al suo passaggio si sono levate numerose urla: “Non la uccidere”, “Eluana è viva”.
L’ambulanza, prima di riuscire a lasciare la rampa di accesso alla clinica, è rimasta bloccata per alcuni secondi a causa delle proteste degli esponenti delle associazioni, che hanno tentato di impedirne il passaggio.
L’ambulanza è riuscita a partire – preceduta da un’auto civetta – perchè alcuni agenti di polizia, sul posto da ore, hanno fatto spostare i manifestanti.
Uno di coloro che si erano sdraiati sul cofano è stato poi identificato.
Si tratta di un consigliere comunale lecchese del Pdl, Giacomo Zamperini.
01:40 L’ambulanza ha lasciato la clinica Eluana Englaro ha lasciato la clinica di Lecco a bordo dell’ambulanza, giunta poco prima, per essere trasferita a Udine.
La partenza è avvenuta fra le proteste di esponenti di associazioni in difesa della vita che si sono sdraiati sul cofano nel tentativo di fermare l’ambulanza.
01:10 Arrivata l’ambulanza E’ arrivata poco dopo l’una l’ambulanza che dovrebbe trasferire in nottata Eluana Englaro dalla clinica di Lecco alla sua nuova destinazione.
L’ambulanza è entrata attraverso il cancello principale ed è stata parcheggiata nel cortile coperto, lontana da sguardi dall’esterno.
00:40 Beppino Englaro in clinica a Lecco Beppino Englaro, il padre di Eluana, che questa notte dovrebbe essere trasferita in Friuli, è arrivato nella clinica di Lecco, dove la donna è ricoverata da anni.
Beppino Englaro, che era solo in auto, ha dovuto attendere alcuni minuti prima che il cancello della casa di cura Beato Luigi Talamoni venisse spalancato.
Nell’attesa è stato bersagliato dai flash dei fotografi mentre alcuni degli esponenti delle associazioni in difesa delle vita gli hanno urlato: “Eluana vuole vivere”.
L’arrivo di Beppino Englaro dovrebbe essere un segnale che sta per giungere a Lecco anche l’ambulanza con la quale la figlia sarà trasferita.
01:00 L’anestesista è sull’ambulanza Il primario del primo reparto di Anestesia dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, Amato De Monte, si trova a bordo dell’ambulanza partita ieri sera da Udine per andare a prelevare Eluana Englaro a Lecco.
De Monte, che segue la vicenda di Eluana da tempo, guiderà come volontario l’equipe che nella casa di riposo di Udine dovrebbe procedere alla sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione della donna in coma da 17 anni.
L’ambulanza dovrebbe giungere a Lecco fra non molto e ripartire nella notte per Udine dove Eluana potrebbe arrivare all’alba di oggi.
00:59 Rosari e striscioni davanti alla clinica In attesa che arrivi l’ambulanza per trasferire Eluana, un gruppo di aderenti al Centro di Aiuto alla Vita di Lecco ha recitato un rosario fuori dalla clinica Beato Luigi Talamoni ed esposto alcuni striscioni contro l’eutanasia.
“Quella di stasera è stata un’iniziativa assolutamente spontanea – ha detto Paolo Gulisano, presidente del Centro Aiuto alla Vita di Lecco -.
La nostra presenza qui è per dare una testimonianza di solidarietà ad Eluana visto che questa sera sta iniziando una fase terribile di una vicenda surreale”.
Al gruppo di aderenti del Cav di Lecco si è unita, oltre all’assessore regionale alla Famiglia e Solidarietà Sociale, Giulio Boscagli, anche l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Lecco, Angela Fortino.
Dichiarazione di S.
E.
Mons.
Mariano Crociata Sulla vicenda Englaro, do voce alla Presidenza della CEI che fa propria la dichiarazione resa nota ieri sera da S.
E.
mons.
Pietro Brollo, arcivescovo di Udine, alla notizia del trasferimento di Eluana da Lecco ad Udine: ”Faccio appello alla coscienza di tutti, perché quanti hanno chiaro di essere al cospetto di una persona vivente non esitino a volerne e ad esigerne la tutela, mentre quanti dubitano ancora abbiano la sapienza e la prudenza di astenersi da qualsiasi decisione irreparabile”.
E’ a tutti evidente che qualsiasi azione volta ad interrompere l’alimentazione e l’idratazione si configurerebbe – al di là delle intenzioni – come un atto di eutanasia.
Per parte nostra osiamo ancora sperare nella forza della preghiera che vince le resistenze più nascoste e siamo vicini alla famiglia così duramente provata e alle suore di Lecco che hanno amorevolmente assistita Eluana Englaro fino a ieri.
L’intervista.
cardinale Javier Lozano Barragan “Fermate quella mano assassina!”.
Anatema, misto a dolore e pietas cristiana, per la sorte di Eluana Englaro, da un cardinale di Santa Romana Chiesa.
Lo lancia, con toni fermi e decisi, il messicano Javier Lozano Barragan, presidente del Pontificio consiglio per gli operatori sanitari, carica equivalente a ministro della Salute della Santa Sede.
Appena – ieri sera – si è diffusa la notizia del trasferimento da Lecco a Udine della donna che da 17 anni vive in stato vegetativo permanente, il porporato è uscito allo scoperto con un vero e proprio altolà a chi, nella casa di riposo di Udine dove è stata portata Eluana, che “interromperle alimentazione ed idratazione equivarrebbe ad un abominevole assassinio e la Chiesa lo griderà sempre ad alta voce”.
Cardinale Lozano Barragan, ma c’è una sentenza della Cassazione che autorizza i sanitari a bloccare l’alimentazione forzata alla ragazza.
“Con tutto il rispetto per le sentenze, la posizione della Chiesa in difesa della vita è sempre la stessa.
E non può certamente cambiare in seguito ad un pronunciamento dei giudici.
Non solo nei confronti di Eluana Englaro, ma in ogni caso in cui si tratta di salvaguardare quel bene inestimabile di Dio che è la vita, dal primo concepimento fino alla conclusione naturale”.
Lei, quindi, esclude che si possa interrompere la somministrazione forzata di cibo e acqua per una persona da anni costretta a stare a letto in stato vegetativo permanente senza nessuna prospettiva di miglioramento? “Per la dolorosissima vicenda Englaro non si tratta di accanimento terapeutico perché i sanitari non provvederanno ad interrompere le terapie.
Ripeto, togliere ad una persona cibo ed acqua significa una cosa sola, ucciderla deliberatamente.
E la Chiesa e tutte le persone di buona volontà non potranno mai accettarlo”.
Comunque, alla casa di riposo di Udine il destino di Eluana potrebbe andare incontro a quella svolta per la quale si è tanto battuto il padre.
In momenti così drammatici, lei come pastore della Chiesa cosa si sente di dire? “Non è certamente questo il momento di alzare il livello delle polemiche.
Ma, come uomo di Chiesa, mi sento solo di ricordare che c’è un preciso comandamento biblico, il quinto del Decalogo dettato da Dio, che dice “Non uccidere”.
Per cui, se la sorte di Eluana sarà segnata tragicamente dal blocco dell’alimentazione, significa che si tratterà di un assassinio.
Non vedo come si possa definire diversamente la decisione di non far mangiare più una persona”.
Ma Beppino Englaro, il papà di Eluana, ha sempre detto che lui intende rispettare, in coscienza, la volontà della figlia che prima dell’incidente stradale di 17 anni fa più volte gli avrebbe confidato che non avrebbe voluto vivere attaccata alle macchine…
“No, non voglio assolutamente rispondere a questa domanda, perché il signor Englaro è già tanto arrabbiato con me.
Lo ha detto tante volte in passato quando ho spiegato la posizione della Chiesa su queste problematiche, riferendomi, non solo al caso della signorina Eluana, ma a tutti i casi in cui occorre salvaguardare il rispetto della vita, anche quella delle persone più deboli ed indifese.
Ma con dolore vedo che stiamo andando sempre più verso una cultura di morte”.
Se Eluana si spegnerà per mancanza di cibo, la Chiesa si sentirà sconfitta? “Saremmo sconfitti tutti se ad Udine si andrà verso questo tragico epilogo.
Ma, prima di tutto, ad essere sconfitto sarebbe il rispetto della vita umana.
La Chiesa, pur nel dolore, continuerà a pregare, a proclamare la difesa della vita perché dono di Dio irrinunciabile e a proporre – non a imporre – la sua dottrina di vita.
I sanitari di Udine applicheranno la sentenza dei giudici di Milano? Fino all’ultimo momento mi augurerò che ciò non accada.
Per il resto, come cristiano, non posso che affidarmi alla misericordia divina, pensando in primo luogo alle persone che soffrono e che non possono difendersi.
Come Eluana Englaro”.
di Orazio la Rocca Repubblica 3 febbraio 2009
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