Tempo di iscrizioni

La CM n.
4 del 15 gennaio 2009 fornisce istruzioni per le iscrizioni alle scuole di ogni ordine e grado nel prossimo anno scolastico 2009-10.
Come è noto, la scadenza per queste operazioni era stata spostata in avanti, al 28 febbraio, da una nota ministeriale del 4 dicembre scorso, quando ancora si pensava di poter avviare la riforma del secondo ciclo nel prossimo anno scolastico e quindi si concedeva una proroga per far meglio circolare le informazioni relative al nuovo secondo ciclo.
La riforma è slittata (per il secondo ciclo) ma la proroga è rimasta e si è rivelata utile anche per il primo ciclo, dove sono comunque molte le novità.
Il prossimo anno scolastico recepirà infatti i cambiamenti introdotti dalle ultime disposizioni di legge, tra cui il cosiddetto maestro unico, l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, il ridimensionamento degli organici, gli anticipi nell’iscrizione alla scuola primaria e dell’infanzia.
Proprio per questi motivi la circolare è stata oggetto di ricorsi da parte di associazioni e sindacati che contestano l’inserimento di materie non ancora formalmente definite sul piano normativo (i regolamenti sul primo ciclo e sulla rete scolastica devono ancora uscire e se ne conosce solo una versione provvisoria).
Tuttavia il Ministero ha ritenuto di poter anticipare le istruzioni necessarie, nella previsione dell’entrata in vigore dei regolamenti in tempo utile per l’avvio del nuovo anno, al quale occorre iscriversi con largo anticipo.
La scadenza delle iscrizioni è un passaggio importante anche per l’Irc, dato che il Concordato del 1984 prevede che la scelta se avvalersi o non avvalersi di questo insegnamento debba essere compiuta proprio all’atto dell’iscrizione.
L’Intesa del 1985 ha poi aggiunto che si deve intendere l’iscrizione non d’ufficio, poiché, per ovvie ragioni di continuità, la scelta operata all’inizio di un ciclo produce i suoi effetti fino al termine del corso, anche se è possibile modificarla ogni anno.
In effetti, in relazione alla scelta dell’Irc si registrano ancora irregolarità dovute alla richiesta ripetuta di operare una scelta non dovuta, alla accettazione di domande al di fuori dei termini previsti, alla contestuale scelta sull’Irc e sull’attività alternativa: tutte procedure irregolari che però, in buona o cattiva fede, le scuole continuano a praticare.
In relazione all’Irc la CM 4 contiene uno specifico paragrafo che ripete sostanzialmente le istruzioni già presenti nella circolare dell’anno precedente.
Basta rispettare scrupolosamente queste indicazioni per evitare errori o irregolarità.
Riepiloghiamo perciò quanto dice la circolare: 1.      la scelta sull’Irc va fatta all’atto dell’iscrizione non d’ufficio su richiesta della scuola, utilizzando l’apposito modulo D; 2.      la scelta compiuta al primo anno di ciascun ciclo può essere modificata ogni anno, entro la stessa scadenza (28 febbraio), ma su iniziativa degli interessati e non su richiesta della scuola; 3.      la scelta è compiuta dai genitori nelle scuole dell’infanzia e del primo ciclo, dagli studenti (anche se minorenni) nel secondo ciclo; 4.      per coloro che non si sono avvalsi dell’Irc la scelta delle attività alternative va compiuta ogni anno all’inizio delle lezioni (settembre) mediante l’apposito modulo E; 5.      la scelta delle attività alternative comprende quattro opzioni (attività didattica, studio individuale assistito, studio individuale non assistito, uscita da scuola) e vale per l’intero anno.
Qualche equivoco è sorto a causa della dizione impropria usata dalla CM 4 nel paragrafo dedicato agli istituti comprensivi, dove si dice che nel passaggio dalla scuola primaria alla secondaria di I grado l’iscrizione «è disposta d’ufficio, fatto salvo, ovviamente, il diritto di scelta delle famiglie relativamente all’Irc e al modello di tempo scuola».
È evidente la contraddizione con quanto invece disposto nello specifico paragrafo sull’Irc, dato che, se l’iscrizione è d’ufficio, non deve essere rinnovata la scelta sull’Irc.
Negli istituti comprensivi si tende a considerare d’ufficio anche il passaggio da un ordine all’altro di scuola, ma è sempre possibile cambiare istituto, nel qual caso l’iscrizione non è più d’ufficio e va ripetuta la scelta sull’Irc.
D’altra parte, chi non frequenta istituti comprensivi deve comunque effettuare tutta la procedura d’iscrizione (compresa la scelta sull’Irc) nel passaggio alla secondaria di I grado.
Quindi, ciò che rimane, pur nel quadro di una iscrizione d’ufficio, è solo la facoltà dei genitori di modificare la scelta compiuta all’inizio del ciclo primario.

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