“La figura di san Giovanni Bosco, che ieri abbiamo ricordato, ci porta a considerare quanto sia importante educare le nuove generazioni agli autentici valori umani e spirituali della vita”. Lo ha detto il Papa, nel triplice saluto ai giovani, malati e sposi novelli che come di consueto conclude l’appuntamento del mercoledì con i fedeli.
Invocando sui giovani “la particolare protezione del Santo della Gioventù”, Benedetto XVI ha augurato loro di “trovare sempre educatori saggi e guide sicure”. “La vostra sofferenza – ha proseguito il Santo Padre rivolgendosi agli ammalati – offerta con generosità al Signore, possa rendere fecondo l’impegno che la Chiesa dedica al mondo giovanile”. “Preparatevi ad essere i primi ed insostituibili educatori dei figli che il Signore vi donerà”, l’appello papale agli sposi novelli.
Salutando i pellegrini di lingua italiana, Benedetto XVI si è rivolto in particolare ai vescovi “amici della Comunità di S. Egidio, provenienti da vari Paesi dell’Europa, dell’Africa e dell’Asia”, incoraggiandoli ad “operare con entusiasmo al servizio del Vangelo, nonostante le difficoltà”.
Salutando, inoltre, i fedeli polacchi, il Papa ha ricordato la Giornata mondiale della vita consacrata, che si celebra domani: “Tutti siamo invitati a compiere la volontà di Dio. Tuttavia i testimoni speciali di tale dedizione sono nella Chiesa le persone consacrate”.