Si sta svolgendo da lunedì 28 a mercoledì 30 novembre a Roma, presso la Domus Mariae (via Aurelia, 481) il seminario dal titolo “L’ascolto per il discernimento”, organizzato dalla Commissione Episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi (CEDAC). La Commissione ha in programma una serie di seminari per la verifica e il rilancio della catechesi in Italia e per elaborare un “documento condiviso” per il rinnovamento di percorsi e strumenti.
“Punto di riferimento – spiega il Direttore dell’Ufficio Catechistico Nazionale, Don Guido Benzi – resta il Documento Base Il rinnovamento della catechesi (2 febbraio 1970), che ancora avvertiamo fonte di riflessione per l’azione delle comunità cristiane nell’adempimento delle prospettive pastorali messe in luce dal Concilio Vaticano II. Questo documento, tutt’ora valido sotto il profilo teologico, pedagogico e pastorale, deve tuttavia essere aggiornato per il mutato orizzonte culturale, sociale ed ecclesiale”.
I lavori del seminario si stanno sviluppando intorno a tre nuclei, messi a tema da don Luca Bressan, della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, da fr. Enzo Biemmi, presidente dei Catecheti Europei, e da don Ubaldo Montisci, dell’Università Pontificia Salesiana.
Al centro dell’attenzione innanzitutto la catechesi in Italia nell’orizzonte della nuova evangelizzazione, con la necessità per la Chiesa di abitare questo nuovo clima culturale in modo propositivo, riscoprendo la ricchezza della mistagogia, l’importanza del primo annuncio e la sfida della testimonianza.
In un secondo momento sono stati presi in esame i contenuti, i percorsi, i contesti e gli strumenti della catechesi. Come una comunità credente può accompagnare all’incontro con Cristo e mediare i contenuti cognitivi, celebrativi ed etici della fede? Con quali linguaggi, in modo da evitare gli estremi di un solo approccio razionale, da una parte, o emotivo e narrativo, dall’altra? Quali percorsi per il primo annuncio e l’iniziazione cristiana e attraverso quali concreti strumenti adeguare l’annuncio alle diverse fasce d’età, alle diverse situazioni di vita, alle diverse condizioni rispetto alla fede?
Infine è stato approfondito il discorso sul rinnovamento delle nuove figure di catechista, sulla loro identità e funzione, ma soprattutto sulla loro formazione, progettandola con cura e valorizzando l’apporto delle scienze umane.
Martedì 29 novembre mons. Mariano Crociata, Segretario Generale della CEI, ha presieduto la celebrazione dell’Eucaristia. “La catechesi – ha affermato mons. Crociata -, come la stessa evangelizzazione, non è solo opera di singoli pionieri o di personalità eccezionali (che pure lo Spirito non cessa di suscitare tra noi); essa è impegno di tutta quanta la Chiesa, che nel tessuto quotidiano, e nell’«ora» di ogni giorno, sa riconoscere e gioire, con Gesù, della benevolenza del Padre.”
Chiuderà i lavori mons. Marcello Semeraro, presidente della CEDAC.
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