Un defici di comunicazione
Desta meraviglia la scarsa risonanza avuta dall’iniziativa del Cortile dei gentili tenutosi a Parigi nelle scorse settimane. Un clamoroso deficit di comunicazione. Nessun ufficio stampa. Nessun testo messo a disposizione dei media, né prima, né durante, né dopo.Solo i presenti potevano ascoltare dal vivo le parole dei relatori, oppure coloro che si sintonizzavano su Radio Notre-Dame o su KTO TV, le uniche emittenti cattoliche che trasmettevano in diretta i lavori.
Anche sul sito web del Vaticano, al pontificio consiglio della cultura, sul Cortile dei gentili non si trova niente. Sul sito poi, creato per l’occasione, www.parvisdesgentils.fr, solo uno scarno programma e pochi cenni sui relatori.
Eppure l’idea e il nome: Cortile dei gentil è stata di Benedetto XVI in persona. “Al dialogo con le religioni – disse porgendo gli auguri natalizi alla curia romana, il 21 dicembre 2009 – deve oggi aggiungersi il dialogo con coloro ai quali Dio è sconosciuto”.
E l’idea ha camminato. Dopo un prologo il 12 febbraio a Bologna, la prima grande università d’Europa, il Cortile dei gentili ha tenuto il suo primo incontro il 24 e 25 marzo a Parigi, nella “Ville Lumière”, nella città simbolo dell’Illuminismo moderno.
A Parigi si è voluto abbattere quel muro di separazione che divideva ebrei e gentili. Quei “gentili” che a Gerusalemme accedevano al tempio nello spazio riservato ai non ebrei, oggi sono i lontani da Dio, i non credenti. Voci credenti ed agnostiche si sono confrontate amichevolmente a Parigi. Ciascuno con i piedi piantati nel proprio spazio, ma pronto ad ascoltare le ragioni dell’altro.
Anche le sedi dell’incontro hanno avuto un significato simbolico. L’UNESCO, l’Institut de France, la Sorbona sono luoghi laici per eccellenza. Mentre il Collège des Bernardins è antico cenacolo di cultura cattolica. E la cattedrale di Notre-Dame è stata l’uno e l’altro insieme: il sagrato per tutti gli uomini di buona volontà e l’interno della cattedrale per la preghiera guidata dalla comunità di Taizé, a porte aperte.
Dopo l’esordio di Parigi il Cortile dei gentili ha già in cantiere altri appuntamenti: a Tirana, a Stoccolma, negli Stati Uniti, in Canada e anche in Asia, dove sono presenti forme di religiosità non meno lontane dal Dio cristiano.
Riportiamo una documentazione interessante a cura di Sandro Magister:
1.4.2011: A Parigi si è disputato su Dio, ma prima ancora sull’uomo
Il dirompente intervento di Fabrice Hadjadj contro l’ideologia eugenista dei padri fondatori dell’UNESCO. Peccato che di quanto si è detto al “Cortile dei gentili” si è saputo troppo poco. Grande iniziativa, ma male pubblicizzata
29.3.2011: Il “Cortile” di Parigi. Un bilancio
Il cardinale Ravasi e l’agnostica Julia Kristeva a confronto. E con loro decine di altri studiosi credenti e non credenti. A Chicago, nel Quebec, a Stoccolma le prossime tappe del dialogo voluto da Benedetto XVI
26.3.2011: “Su questo sagrato del Dio Ignoto…”
Il messaggio videotrasmesso dal papa ai partecipanti alla veglia di chiusura della sessione del “Cortile dei gentili”, sul sagrato della cattedrale di Notre-Dame di Parigi, il 25 marzo 2011