Web Report
Aggiornamento per gli Insegnanti di Religione dei quattro Ordini scolastici, di scuola statale e paritaria, su un tema contemporaneo che caratterizza il territorio in cui si muovono bambini e ragazzi, protagonisti con i loro insegnanti della quotidianità scolastica.
Il Webinar, svoltosi nel pomeriggio del 31 marzo u.s. è stato momento di confronto con aspetti caratterizzanti la cultura digitale. Anche punto di ripresa di una lunga e apprezzata tradizione formativa, che per decenni ha espresso l’attenzione nei confronti dell’IRC e dei suoi Insegnanti da parte della Facoltà di Scienze dell’Educazione, attraverso le strutture e il personale dell’Istituto di Catechetica. Un terreno fertile ha ripreso ad essere lavorato dopo l’inevitabile sosta pandemica, con una progettazione che già dallo scorso autunno si è concretizzata in iniziative precise: il terzo numero 2022 della rivista “Catechetica ed Educazione”, un Seminario di ricerca e il momento formativo primaverile, a cui si cercherà di far seguire altre proposte, a partire già dalla prossima estate.
Quale questione fa da scenario alla riflessione offerta? Evidenziare e tematizzare categorie che permettano di interpretare la cultura contemporanea. Con particolare attenzione all’ambientazione scolastica, dunque con una decisa curvatura educativa. Secondo le esigenze tipiche dell’elaborazione del fenomeno religioso nel percorso di istruzione dei cittadini.
Un interrogativo sempre opportuno e da tenere attivo anche quando si affronta il “digitale”: di che parliamo? Il Prof. Fabio Pasqualetti ha accompagnato gli ascoltatori dietro le quinte del digitale, portando in chiaro gli intendimenti che sorreggono i meccanismi dei social ed evidenziando gli effetti sulla percezione culturale e sociale. La profilazione è l’obiettivo di tanta proposta mediatica e l’allargamento di orizzonti offerto dalla rete si rivela – al contrario – un rafforzamento della consuetudine del “simile col simile”, fino a raggiungere la contrazione sul presente e l’isolamento solipsistico. Ricadute etiche ed antropologiche, che si rivelano operative nell’avamposto culturale e sociale costituito dalla scuola.
Il Prof. Renato Butera ha offerto un’ampia explicatio terminorum, conducendo gli ascoltatori in un’escursione tra le narrazioni seriali e il loro influsso su comportamenti, emozioni, relazioni e religione. La serialità possiede serietà di intenti e soprattutto di conseguenze, innescando una circolarità ispirativa tra serie e società: la pervasività è ampia e profonda, tanto da creare un’infrastruttura culturale, che fiuta desideri, aspirazioni, bisogni, sogni, dà loro voce e crea tendenze, simbolica, identificazione, mentalità. Di nuovo si riaffaccia il tema etico ed antropologico, che chiede di muoversi in un universo fluido e di rivitalizzare una visione introspettiva, a mitigare la passività di quella meramente intrattenitiva.
I “nostri tempi” non esistono più. Questi sono tempi nuovi. In questi tempi nuovi tutti siamo protagonisti. Bambini, ragazzi e giovani che frequentano la scuola, tessono le loro relazioni in nuovi canali di condivisione e percezione della realtà. La religione, proposta ed elaborata nelle aule scolastiche, può avere una parola da dire.
Roma, 03 aprile 2023
Giampaolo Usai