La paternità di don Bosco, raccontata da don Daniele Merlini, direttore del Borgo Ragazzi don Bosco
“Padre e maestro della gioventù”: con questo titolo, nel 1988, Giovanni Paolo II ha certificato ufficialmente davanti a tutta la Chiesa universale quello che tanti giovani hanno sempre sentito e intuito incontrando nella loro vita Don Bosco: egli è stato e continua ad essere per tutti un padre e un maestro!
La paternità di don Bosco, ancor più meravigliosa se si considera il fatto che Giovanni Bosco è rimasto orfano di padre all’età di due anni, si è sempre manifestata attraverso l’affetto e la dedizione dimostrata verso tutti i giovani incontrati nella sua vita; per essi ha dato la vita e avviato iniziative e opere (la più lungimirante è stata sicuramente la Congregazione Salesiana) in vista della loro realizzazione felice e della loro salvezza. Una paternità senza confini poiché diceva don Bosco: “Basta che siate giovani perché io vi ami assai” e una paternità che si è assunta la responsabilità di indicare ai giovani un cammino di speranza e di futuro, non solo terreno ma eterno, espresso nel “programma” del Sistema Preventivo che prepara ogni giovane ad essere un “buon cristiano, un onesto cittadino e un futuro abitatore del cielo”.
Don Bosco inoltre è per la Chiesa e per tutti i giovani un maestro. Un maestro lo è stato nei laboratori della scuola artigiana e professionale che fin dal 1853 aveva aperto a Valdocco per insegnare un mestiere ai ragazzi accolti all’oratorio: lui stesso nei laboratori, volentieri, trasmetteva le proprie conoscenze come ciabattino, sarto e falegname, acquisite nel periodo della sua giovinezza. Ma don Bosco è stato maestro per tanti giovani soprattutto nell’arte del dare un senso alla propria vita, nel cercare la vocazione a cui il Signore chiama ognuno perché contribuisca con i propri doni alla realizzazione del Regno e trovare così la propria felicità. Don Bosco è stato colui che ha preparato e mostrato a innumerevoli giovani di ieri e di oggi la via verso il Paradiso: “Dite ai miei ragazzi che li aspetto tutti in paradiso”!
Dunque la Festa di Don Bosco è la festa del nostro papà, un papà che ci ha sempre voluto bene e che continua a volercene. Ringraziamo il Signore per il dono di una paternità e di un insegnamento che prosegue ancora oggi e di cui noi continuiamo ad usufruire e gioire.
Buona Festa a tutti.
Don Daniele