Don Bosco ebbe l’intuizione e la realizzò nella pratica: la catechesi doveva svilupparsi sempre all’interno di processi educativi attraverso i quali tutelare la maturazione umana e cristiana delle persone. I Salesiani han cercato sempre di essere fedeli a tale visione, organizzando senza sosta una riflessione critica in grado di sostenerla e strutturarla scientificamente. La prospettiva è stata assunta anche dall’Università Pontificia Salesiana che sempre ha vincolato strettamente la «catechesi-catechetica» con l’«educazione-pedagogia», arrivando a stabilire una collocazione singolare degli studi di Catechetica all’interno della Facoltà di Scienze dell’Educazione, un assetto che ancor oggi costituisce una proposta unica e originale, sostenuta e portata avanti dal protagonista per eccellenza di questa storia, cioè, l’Istituto di Catechetica (ICa). Il progetto iniziale (1940) è stato sottoposto a parecchi mutamenti direttamente legati ai cambiamenti culturali e religiosi susseguitisi in questi anni. Due di questi movimenti, risultano particolarmente rilevanti per il nostro libro: 1/ La creazione, agli inizi degli anni ’80 del secolo scorso, di una «struttura dipartimentale» tra le facoltà di Teologia (FT) e di Scienze dell’Educazione (FSE) per promuovere l’unità formativa degli studenti di Pastorale giovanile e di Catechetica; dopo un sessennio di laboriosa sperimentazione, nel 1987, la struttura si trasformò nel «Dipartimento di Pastorale giovanile e Catechetica»; 2/ Il ripensamento di tale struttura accademica che portò, nel 2016, alla dismissione del medesimo per tornare alla configurazione di due curricoli differenti, quello di Catechetica nella FSE e quello di Pastorale giovanile nella FT.
L’anno accademico 2018-2019, terzo dell’attuale struttura del curricolo di Catechetica, apre la strada delle verifiche: in questo momento cruciale, l’ICa sente l’obbligo di «dare ragione» delle proprie impostazioni scientifiche e, allo stesso tempo, considera questa circostanza come un momento propizio per immaginare un futuro carico di progetti inediti. Ecco spiegata la finalità del libro che è diviso in tre parti: Attualità, Futuro e Storia. La sequenza, dunque, privilegia la presentazione accurata del curricolo attuale e nel contempo le sue prospettive di futuro, senza però dimenticare l’evoluzione storica alla base di ogni scelta e situazione concreta.