L’ElleDiCi ha pubblicato in questi giorni l’ultima opera di J.L. Moral: «Pastorale giovanile. Sfida cruciale per la prassi cristiana». Nel contesto dell’anno del «Sinodo dei giovani», il libro pretende promuovere un dialogo critico, dove chiarire le prospettive sia di catechesi sia di pastorale giovanile che sicuramente deve prendere in considerazione l’assemblea sinodale. Si tratta di un libro «di parte» e «di denuncia»: ecco l’identità del testo, perché la riflessione sui giovani e sulla pastorale giovanile ci obbliga ad avere questi due atteggiamenti essenziali. Trattandosi dei giovani, un libro di parte: sin dall’inizio si vuole esplicitare la simpatia per le nuove generazioni che ispira ogni sua pagina, cercando di smascherare quelle immagini fuorvianti che diffondono di loro una visione sociale (ed ecclesiastica!) stereotipata, piuttosto che aiutare a comprendere veramente la vita delle ragazze e dei ragazzi. E occupandosi di pastorale giovanile, un libro di denuncia: l’identità di questa giovane disciplina – nata e cresciuta all’ombra della catechetica –, infatti, corre adesso il rischio di dileguarsi (possa quest’opera provocare – o contenere tra le pieghe della denuncia – almeno un pizzico di profezia!). Al di là di tutto, sicuramente la pastorale giovanile costituisce una sfida cruciale per la prassi cristiana, se non la sfida per antonomasia, il punctum dolens più delicato e decisivo per la Chiesa. Stando così le cose, l’argomentazione del libro si muove sia nella direzione dell’identità interdisciplinare della pastorale giovanile sia nel rispetto della sua metodologia particolare, che consiste nell’analisi della prassi e nella ricostruzione ermeneutica dell’educazione alla fede. I dieci capitoli del testo sono distribuiti in quattro parti: 1/ Premessa: Giovani e pastorale giovanile; 2/ Situazione: onesti con la realtà; 3/ Interpretazione: lo stile di vita di Gesù di Nazaret; 4/ Azione: educazione e vocazione, libertà e autenticità.
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