L’Istituto di Catechetica (ICA) organizza ogni anno diverse attività attorno all’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC); inoltre, quest’anno chiudeva la programmazione triennale (2014-1017) dedicata all’«Educazione, apprendimento e insegnamento della religione». Il presente numero di «CATECHETICA ED EDUCAZIONE» raccoglie diversi interventi fatti in alcune delle tre iniziative fondamentali portate avanti dall’ICA nell’ultimo periodo della citata programmazione: 1/ Seminario di studio: «Cittadinanza e articolazione dei valori nell’educazione e nell’IRC»; 2/ Corso di aggiornamento: «Religione e cittadinanza attiva»; 3/ Corso estivo: «Cittadinanza, valori e IRC: progetto e itinerari educativi». Si tratta, dunque, di attività con partecipanti e obiettivi diversi; di conseguenza, gli articoli di questo numero della rivista si collocano in prospettive assai diverse che vanno dalla riflessione scientifica alla presentazione delle basi concettuali, passando attraverso rapporti sulla situazione dell’IRC. Abbiamo chiesto ai diversi autori di mantenere l’orientamento originale della tematica sviluppata vuoi nel seminario tra esperti, vuoi nel convegno oppure nel corso stivo, entrambi incontri aperti a tutti, benché pensati in funzione della formazione permanente dei professori di religione.
«Noi umani nasciamo tali, senza però esserlo del tutto fino a dopo» e, nello sviluppo di questa verità antropologica, dobbiamo scegliere quei valori in grado di favorire questo processo. La questione della trasmissione dei valori, secondo gli esperti, ha finito per concentrarsi quasi esclusivamente sulle procedure per determinare se qualcosa è giusta oppure no, poiché nella giustizia si trova la chiave della vita sociale. Adesso siamo un po’ delusi di questo sbocco educativo. Le procedure, infatti, non muovono nessuno ad assumere i valori che ci umanizzano sul serio: le persone si mettono in moto guidate dal desiderio di incarnare un valore oppure per raggiungere un bene; le procedure, invece, interessano unicamente perché permettono di scoprire dove si radica «il giusto». Diventa necessario, quindi, trovare un nuovo perno educativo che, in questo preciso momento storico, sembra trovarsi nella nozione di cittadinanza. «Educar-ci» per diventare ciò che siamo si può riassumere nell’esercizio dei valori della cittadinanza: essere un buon cittadino o cittadina esprime fedelmente ciò che ci fa umani.
Questo numero di «CATECHETICA ED EDUCAZIONE» cerca di allacciare la cittadinanza con la religione e, soprattutto, con l’IRC. In tale prospettiva, l’articolo di J.L. MORAL situa la tematica nel quadro del «nuovo paradigma antropologico», sviluppato sulla base di due direzioni fondamentali: 1/ La definizione dell’essere umano come «animale simbolico», cioè, come linguaggio e simbolizzazione, intersoggettività e relazione; 2/ La demarcazione della «vita autentica» sul fondamento della storicità e della libertà, del senso, del mistero e del destino. A. FARINA (Dignità universale e diritti umani nella «Carta di Nizza») studia il legame tra diritti e dignità umana attraverso l’analisi della «Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea» che, nonostante il bisogno di ulteriori sviluppi, rappresenta un paradigma per quanto riguarda la chiarificazione del rapporto tra la dignità umana, i diritti umani e la religione. Dal canto suo, l’articolo di V. ORLANDO (Intercultura e cittadinanza attiva/democratica) sottolinea la centralità dell’educazione come «nuova paideia» nella società multiculturale e, di conseguenza, non può che essere un’educazione interculturale alla cittadinanza. C. NANNI studia il rapporto tra «Educazione politica e IRC», appoggiato nella convinzione che una ripresa dell’educazione socio-politica possa costituire un positivo antidoto alla problematica situazione attuale, considerando che tale educazione deve integrare ed essere tematizzata più chiaramente nell’attuazione didattica delle indicazioni legislative relative all’insegnamento (Cittadinanza e Costituzione). T. DONI, nel suo articolo (La religione nelle società democratiche e multiculturali), presenta un quadro generale dei concetti e rapporti implicati nella strutturazione delle società democratiche e i processi che esse portano avanti per assicurare la libertà religiosa e riconoscere i valori che le religioni promuovono. L’articolo di C. PASTORE (L’altro, lo straniero, il nemico: ospitalità e accoglienza nella Bibbia) cerca di offrire alcuni punti di riferimento per la riflessione, davanti a fenomeni attuali come quelli delle migrazioni di massa, cercando nella Bibbia degli elementi che possano offrire anche un contributo specifico nell’ambito dell’insegnamento della religione cattolica nella scuola. Il numero si chiude con due rapporti sulla situazione dell’IRC in Italia e in Europa: 1/ «Una disciplina alla prova: Risultati della IV Indagine Nazionale sull’IRC» (S. CICATELLI); 2/ «Educazione alla cittadinanza e istruzione religiosa: situazioni europee in evoluzione» (F. PAJER).
I MEMBRI DELL’ISTITUTO DI CATECHETICA
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