Il Seminario, di cui vi metto in allegato il testo, vorrebbe far riflettere sul fatto che il web non è solo uno strumento o un mezzo di comunicazione e nemmeno una banca dati, ma anche un modo di fare ricerca, che non è senza ricadute sia per ciò che pensiamo e su come leggiamo la condizione giovanile, ma anche i problemi etici riguardanti come prospettiamo la nostra vita e la vita dei giovani, perché il web ci impone le sue logiche , ci delimita e incanala la conoscenza, ci evidenzia valori preferenziali, ci fa brillare modelli di comportamento funzionali e insinua prospettive di futuro, tutt’altro che neutre.
In questo senso si accentua l’aspetto gnoseologico-epistemologico ,vale a dire “come” e “cosa” conosciamo; quanto incide la mediazione-Web nella ricerca, e nella riflessione, nell’apprestamento di strategie metodologiche e operative, in educazione, in terapia, in didattica, in catechetica, ecc.…?