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L’IRC dal 1984 ad oggi (ppt)
«Religione e cittadinanza attiva» Convegno IRC 2017
«Religione e cittadinanza attiva» il tema del Convegno che ha visto riuniti circa 50 partecipanti nei giorni 18-19 marzo in Roma, presso la Domus Urbis.
Iniziativa primaverile di aggiornamento per Insegnanti di Religione Cattolica nelle scuole italiane di ogni ordine e grado, proposta dall’Istituto di Catechetica della FSE. Tappa del percorso triennale di formazione 2014-2017 – intitolato «Educazione, apprendimento e insegnamento della religione» – dedicata precisamente ad approfondire la relazione tra IRC e cittadinanza.
La struttura del Convegno obbedisce all’esigenza di valorizzare l’esperienza dei partecipanti, offrendo tuttavia occasione di un confronto professionale non generico e banalmente “confortante”, ma documentato, critico e di ampio orizzonte, in quanto risultato degli apporti di contenuto e metodo, provenienti dagli interventi di Esperti qualificati. Perciò i partecipanti hanno seguito con attenzione e dibattuto in sessione plenaria la relazione del Prof. Josè Luis Moral, intitolata «Rapporto tra IRC e cittadinanza attiva», che ha posto la base epistemologica per affrontare la questione secondo un’aggiornata visione pedagogica. Situando apprendimento e insegnamento della religione in un cosmopolitismo che interpella il rapporto tra etica, politica e religione, che pone sotto verifica identità e appartenenze, che revisiona la declinazione dei valori, diventa necessario trovare un nuovo perno educativo che in questo momento storico sembra potersi individuare nella nozione di cittadinanza. «Educar-ci per diventare ciò che siamo» si può riassumere nell’esercizio dei valori della cittadinanza: essere un buon cittadino/cittadina può esprimere ciò che ci rende veramente umani. E in questo quadro la religione gioca un decisivo ruolo ermeneutico, prima ancora che etico e sociale.
A seguire, le relazioni del Prof. Carlo Nanni («Cittadinanza attiva. Dimensione politica») e del Prof. Flavio Pajer («Cittadinanza e insegnamento della religione: la situazione europea») hanno voluto completare la riflessione, segnalando gli aspetti di partecipazione e di formazione, insiti nel tema della cittadinanza, e collocando l’Insegnamento della Religione nel variegato e complesso quadro europeo, che obbedisce a presupposti filosofico-giuridico-pedagogici non sempre consueti e scontati. L’intervento dei Proff. Cristina Carnevale – Giuseppe Cursio – Giampaolo Usai («Relazione IRC e cittadinanza attiva alla luce delle Indicazioni Nazionali») ha permesso di evidenziare la presenza della questione cittadinanza nella traccia predisposta dalle Indicazioni Nazionali per l’IRC del Primo e Secondo Ciclo d’Istruzione, in relazione alle «Competenze-Chiave di cittadinanza» richieste al termine del percorso scolastico. Il lavoro che quotidianamente svolgono gli IdR si situa al cuore della formazione dei cittadini per la trasversalità epistemica che caratterizza l’IRC, la sua attitudine interpretativa della realtà e la sua vocazione pedagogica, tesa ad una educazione veramente integrale della persona e quindi del cittadino.
Una visione della situazione collettiva della cittadinanza da tre differenti e aggiornate prospettive è stata proposta nel Panel («IRC e cittadinanza attiva»: aspetti sociali, politico-giuridici e interculturali»), che ha visto protagonisti i Proff. Andrea Farina – Paola Springhetti – Vito Orlando. A seguire i Laboratori («Religione e cittadinanza: il contributo dell’IRC a scuola»)hanno impegnato direttamente i partecipanti a condividere la quotidiana esperienza di insegnamento, valorizzando lo specifico contributo dell’IRC non solo all’apprendimento degli studenti, ma anche alla qualità educativa della comunità scolastica.
Interessante ed apprezzato l’intervento conclusivo del Prof. Sergio Cicatelli («Una disciplina alla prova. Risultati della IV Indagine Nazionale sull’IRC»), che ha arricchito il Convegno con la presentazione dei risultati della IV Indagine Nazionale sull’IRC, consentendo uno sguardo completo e aggiornato sulla situazione dell’Insegnamento della Religione italiano e sulle prospettive di miglioramento, che ne manterranno alta la qualità e significativa la presenza scolastica.
La presenza di diversi studenti del Curricolo di Educazione e Religione, che hanno attivamente partecipato ai lavori del Convegno, hanno portato lo stile giovanile e internazionale, tipico della nostra Università arricchendo il loro bagaglio accademico di conoscenze e metodo.
Roma, 23.03.2017
Giampaolo Usai
ALCUNI SCATTI: