«A me piace pensare che l’Onnipotente ha una cattiva memoria. Una volta che ti perdona, si dimentica. Perché è felice di perdonare».
In questa intervista rilasciata per Avvenire a Stefania Falasca, che affronta i temi della misericordia e dell’ecumenismo alla luce del Vaticano II e del Vangelo, le parole di papa Francesco sono uno spiraglio che lascia trasparire il suo sguardo su una Chiesa che è «a metà» del percorso scaturito dal concilio.
In questo contesto, dottrina e carità, teologia e preghiera non vanno contrapposte. È inoltre necessario rifuggire la tentazione dell’autoreferenzialità e i rigorismi che nascono «dal voler nascondere dentro un’armatura la propria triste insoddisfazione», come accade ai personaggi del film Il pranzo di Babette.
Gli autori
Stefania Falasca, dottore di ricerca, editorialista e vaticanista del quotidiano Avvenire, si è occupata di tematiche storico-culturali, ha curato approfondimenti monografici nell’ambito della storia della Chiesa e ha realizzato reportage come inviata, in particolare dall’America Latina.
Marcello Semeraro, vescovo di Albano, è segretario del Consiglio dei cardinali per l’aiuto al Santo Padre nel governo della Chiesa universale e membro della Congregazione delle cause dei santi. È presidente del consiglio d’amministrazione del quotidiano Avvenire.
La Smemoratezza di Dio. Papa Francesco conversa con Stefania Falasca
(Introduzione del vescovo Marcello Semeraro)
Editrice: EDB (con Avvenire)