A un anno dal convegno ecclesiale di Firenze, resta viva la riflessione sull’educare, alla luce del magistero di papa Francesco e del lavoro condotto in modo sinodale
“Creare rete tra comunità cristiane e territorio: pensare processi e non eventi educativi; prendere più consapevolezza della realtà in divenire della scuola, più consapevolezza della qualità della presenza dei cristiani nella scuola, sempre attraversata dalle frontiere esistenziali delle nuove generazioni che sempre più percorrono i sentieri e le autostrade virtuali”.
È quanto si legge in una delle sintesi dei “tavoli” che hanno animato il quinto convegno ecclesiale nazionale: “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo” (Firenze, 9-13 novembre 2015). A un anno di distanza vale la pena continuare a lasciarsi provocare dalle parole di papa Francesco ai convegnisti, dal suo magistero e dal grande lavoro di confronto e proposta sviluppato nelle giornate del convegno.
Per quanto riguarda l’ambito dell’educare, un aiuto viene dalla sintesi fatta da Pierpaolo Triani, membro della Giunta del Convegno ecclesiale, proposta al convegno nazionale dell’Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università (Salerno, aprile 2016) e qui riproposta insieme alla relazione conclusiva di suor Pina Del Core, animatrice dell’ambito sull’educare a Firenze.
La valenza educativa della comunità cristiana – nota Triani – “non riguarda solo alcuni aspetti di essa, ma innerva ogni aspetto della sua vita. Non vi è nessuna attività della Chiesa che non abbia in sé una forza educativa. Vi è cosi nella comunità cristiana un bagaglio di risorse educative spesso sottovalutato e perciò poco valorizzato. Un bagaglio che chiede di essere messo in sinergia con quello delle altre realtà del territorio”.
ALLEGATI
FONTE:
http://www.educazione.chiesacattolica.it/la-via-maestra-delleducazione/