La sorgente della missione

A Genova, dal 15 al 18 settembre 2016, sarà celebrato il XXVI Congresso Eucaristico Nazionale. Da mercoledì 17 febbraio è on line il sito ad esso dedicato, da cui è scaricabile anche il documento teologico che guiderà la preparazione al grande evento, intitolato L’Eucarestia sorgente della missione. «Nella tua Misericordia a tutti sei venuto incontro». Disponibili nel sito anche altro materiale di approfondimento per l’animazione di giornate eucaristiche e momenti di adorazione che potranno essere organizzati a livello locale.

 

PRESENTAZIONE DEI SUSSIDI

A me è affidato il compito di presentare, contestualizzandoli, i sussidi che sono stati preparati per il Congresso Eucaristico Nazionale di Genova verso il quale siamo ormai decisamente incamminati, carichi del fecondo mandato del Convegno Ecclesiale di Firenze, e immersi nelle sane provocazioni del Giubileo della misericordia.
 
La Chiesa considera oggi un Congresso Eucaristico come una “statio” nello scorrere della vita ordinaria per vivere un momento di straordinario impegno, riflessione e di preghiera per approfondire qualche aspetto del mistero eucaristico. Il Congresso Eucaristico può quindi essere considerato in una doppia prospettiva: come evento di grazia e come occasione pastorale. Per realizzare questi obiettivi, come è consuetudine da ormai molti Congressi Eucaristici Nazionali, anche per quello di Genova 2016, come Comitato Nazionale, abbiamo pensato di offrire dei contributi di vario tipo, per vivere bene e con frutto questo tempo che ci separa dalla celebrazione del Congresso.
L’intento di questi contributi è di accompagnare, sostenere, motivare, qualificare, fondare… Il cammino di preparazione favorendo uno stile e fornendo dei contenuti che siano espressione di quella comunione che sgorga dall’Eucaristia. I contributi che trovate in cartella e troverete sul sito della CEI nell’apposito link, vogliono essere espressione di contenuti per la catechesi stili di preghiera che nascono da un profondo desiderio di comunione che si realizza nella condivisione di un percorso in vista di una meta.
 
Nei diversi percorsi di formazione e di catechesi, di preghiera e di celebrazione vorremmo arrivare a Genova avendo maturato un sentire comune attorno al mistero e al dono dell’Eucaristia sorgente della missione e fonte unica di Misericordia.
 
Mi verrebbe da dire: insieme è più bello e ovunque saremo in questo cammino: al nord, al centro, al sud, nelle isole; in una Diocesi più piccola o in quella più grande raccolti nell’unità del Presbiterio attorno al Vescovo; tra i bambini, con le famiglie, in mezzo ai giovani, insieme agli anziani, con le persone consacrate, con chi è in ricerca, con i vicini da sostenere, o con i lontani da avvicinare… sarà bello pensare che stiamo facendo lo stesso cammino aiutati dagli stessi stimoli e spunti per la formazione, la riflessione e per la preghiera.
 
CONCRETAMENTE COSA ABBIAMO PENSATO E PREPARATO?
 
Qualcosa trovate già in cartella, e qualcosa troverete sul sito della GEI nell’apposito link predisposto per il Congresso Eucaristico di Genova 2016.
 
Per le famiglie una proposta di preghiera molto semplice e breve, ma immediata che può essere usata per scandire i giorni della settimana, e potrà aiutare la famiglia a scoprire la centralità dell’Eucaristìa nella sua vita… Alcuni gesti e segni che vengono suggeriti, favoriranno un buon clima di preghiera e la sua buona riuscita. Per tutti 4 proposte di catechesi su alcuni passaggi del documento L’Eucaristia sorgente della missione redatto dal Comitato per i Congressi Eucaristici Nazionali… Essendo il testo del documento molto ricco e impegnativo, sono stante pensate delle proposte di catechesi con diversi stimoli (suggerimenti per contestualizzare l’intervento catechistico; riferimenti al catechismo della Chiesa Cattolica e al catechismo per gli adulti della Gei la verità di farà liberi; testimonianze di santi e di santità, testi delle origini, temi di iconografia, e piste di lavoro concrete) per favorire percorsi di formazione che vogliono essere una sorta di porta di ingresso, per aiutare i destinatari di queste catechesi, siano essi adulti, giovani o ragazzi, a raccogliersi attorno al cuore pulsante della nostra fede che è l’Eucaristia.
 
Un percorso di riflessione sulle diverse parti che compongono, se così posso dire, l’impalcatura della Messa, mettendo in evidenza in modo particolare il tema della misericordia nel suo legame stretto con l’Eucaristia. Le schede sono affidate ai presbiteri e ai ministri della liturgia perché possano essere utilizzate:
•    per una catechesi liturgica sul rito della Messa
•    per la formazione degli appartenenti ai gruppi liturgici
•    come scheda da pubblicare eventualmente sul settimanale diocesano
•    per la formazione liturgica dei catechisti
•    per ispirarsi nella redazione di eventuali brevi monizioni da inserire in alcune celebrazioni.
 
Sette schede per approfondire ed entrare con frutto, nella predicazione o nelle giornate eucaristiche o in momenti di adorazione eucaristica, nella ricchezza della Preghiera Eucaristica IV da cui è tratta la frase che si affianca al tema del XXVI Congresso:  L’Eucaristia sorgente della missione… Nella tua misericordia a tutti sei venuto incontro…
 
Sul sito poi troverete diversi schemi di proposte per l’adorazione eucaristica nei quali si è cercato di rileggere le parti della messa a partire dall’invito che ci rivolge questo Giubileo della Misericordia. Troverete per ogni schema abbondante materiale che potrà essere utile per “costruire” un momento di adorazione tenendo presente quanto dice il Rito della Comunione fuori della Messa e Culto Eucaristico al numero 112: Durante l’esposizione, orazioni, canti e letture, si devono disporre in modo che i fedeli in preghiera orientino e incentrino la loro pietà sul Cristo Signore. Per favorire l’intimità della preghiera, si predispongano letture della sacra Scrittura con omelia o brevi esortazioni che portino i fedeli a un riverente approfondimento del mistero eucaristico. È bene che alla parola di Dio i fedeli rispondano col canto e che in momenti opportuni si osservi il sacro silenzio, e tenendo presente anche i destinatari di questi momenti di adorazione eucaristica.
 
Nel “costruire” una proposta di adorazione sarà importante cercare di valorizzare il più possibile spazi di silenzio contemplativo… So e sappiamo quanto questo sia difficile perché i nostri fedeli sono poco allenati a fare silenzio davanti al mistero… ma questo tempo liturgico della Quaresima che stiamo vivendo, che chiede e favorisce il silenzio, e il tempo di preparazione al Congresso potranno essere utili per favorire ed educare a questo stile di preghiera contemplativa, dove si accoglie e si riconosce una presenza e si vive un forte momento di preghiera.
 
Ci auguriamo che questo materiale possa essere utile per arrivare a comprendere sempre di più e sempre meglio il valore fondante dell’Eucaristia nella nostra vita.
 
Cosi affermava Papa Francesco all’Angelus del 16 agosto 2015: “Nutrirci di quel ‘Pane’ significa entrare in sintonia con il cuore di Cristo, assimilare le sue scelte, i suoi pensieri, i suoi comportamenti. Significa entrare in un dinamismo di amore e diventare persone di pace, persone di perdono, di riconciliazione, di condivisione solidale”.
 
L’Eucaristia, sorgente della missione, sia davvero per tutti noi missione di misericordia. E allora buon cammino e buona preparazione verso Genova a partire dalle nostre realtà pastorali e umane in cui viviamo.
 
p. Luca ZANCHI sss
 
Segretario del Comitato
per i Congressi Eucaristici Nazionali
 
 
PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTO TEOLOGICO
 
L’idea centrale del documento preparatorio del Congresso è quella di aiutare a cogliere il nesso tra Misericordia e Missione, a partire dall’Eucaristia. Questa prospettiva fondamentale radica l’azione pastorale nel Mistero eucaristico, e apre la celebrazione al mondo, a cui portare la misericordia di Dio. Nella celebrazione diveniamo “Chiesa in uscita”, mossa dalla misericordia; ma essa non si muove da sé stessa, è mossa da Dio.  La liturgia eucaristica è la fonte e la formadella vita cristiana e dell’azione pastorale, è sorgente della missione. La tensione missionaria è parte costitutiva della forma eucaristica dell’esistenza cristiana.
 

  1. Una sinfonia della fede: la Preghiera eucaristica IV

«Tale preghiera è come una grande sinfonia della fede, forma viva in cui il mistero dell’incontro tra Dio e l’uomo, in Cristo e nello Spirito Santo, è espresso con particolare bellezza di accenti» (p. 8).
A partire da una pregnante espressione di questa preghiera – che, rivolgendosi al Padre, afferma: «nella tua misericordia a tutti sei venuto incontro, perché coloro che ti cercano ti possano trovare» –siamo introdotti in una dinamica trinitaria, che invita a cogliere e a vivere la tensione missionaria come “parte costitutiva della forma eucaristica”. 
Dio nella sua misericordia esce,  per così dire,  da sé stesso e va incontro all’uomo. Dalla sua santità misericordiosa ha origine la missione del Figlio e dello Spirito. Dalla celebrazione all’incontro con i fratelli: lo Spirito Santo “ci decentra” dal nostro io e ci apre agli orizzonti universali del Regno.
 

  1. Lasciarsi raggiungere dal mistero 

«Per una rinnovata pratica eucaristica, è importante cogliere in modo più profondo il legame che vi è tra l’azione liturgica e la vita di fede. A volte, infatti, si rischia di intendere la celebrazione come se fosse un aspetto “ornamentale” della vita, che può arricchire la devozione, ma non è davvero determinante per l’esistenza» (p. 15).
«Recentemente, rivolgendosi ai partecipanti al V Convegno della Chiesa in Italia, papa Francesco ha messo in guardia da questa tentazione: lo gnosticismo “porta a confidare nel ragionamento logico e chiaro, il quale però perde la tenerezza della carne del fratello”» (p. 16).
       «La celebrazione – il rito cristiano – non si “aggiunge” alla vita, come una sorta di ornamento, ma al contrario le dà forma, la plasma, le consente di essere un cammino di salvezza» (p. 17).
L’Eucaristia è mistero-evento in cui si è introdotti per vivere un’esperienza trasfigurante, un luogo dove divenire commensali e fratelli, dove tutti sono importanti non per le loro capacità, ma per l’apertura a ricevere lo stesso dono. 
 

  1. L’Eucaristia e la “trasformazione missionaria” della Chiesa 

«L’incontro eucaristico con la santità misericordiosa del Padre, che ha mandato a noi il Figlio e lo Spirito per salvare il mondo, non può che indurre le nostre comunità a realizzare quella “trasformazione missionaria” a cui, con premurosa insistenza, papa Francesco ci esorta (cf. EG 20-49)» (p. 22).
Non si tratta tanto di moltiplicare le attività da svolgere, ma di uno stile di testimonianza e uno spirito missionario con cui vivere le situazioni quotidiane. Papa Francesco ci mette in guardia dal «pelagianesimo autoreferenziale e prometeico» (EG 28), che porta ad avere fiducia nelle strutture, nelle organizzazioni e pianificazioni ecclesiali. Il modo di innestarsi e radicarsi in Cristo si realizza nella modalità sacramentale, evitando ogni ideologia. Gesù non è semplicemente un “contenuto”, ma il soggetto permanente della missione.
       Con i “sentimenti di Cristo”, ritorniamo ad annunciare il kerygma, la vittoria di Cristo sulla morte, la fine del “mondo vecchio”, quello della corruzione e della violenza. Non si tratta di una missione individuale, portata avanti da eroi solitari, ma di un fatto condiviso da tutta la Chiesa e rivolto a tutti, che va oltre, e abbatte ogni barriera. 
 

  1. Con il dono di Dio incontro all’uomo d’oggi 

«Se l’Eucaristia è segno di contraddizione, tale deve essere la Chiesa in ogni campo, a cominciare dai “nuovi poveri” che la società continua a produrre e poi ignora ed emargina, e che sono un segno drammatico della crisi culturale e sociale in atto» (p. 31).
Vi sono alcuni ambiti fondamentali in cui l’Eucaristia spinge particolarmente a testimoniare, a risanare, ad annunciare pace e giustizia: i legami familiari, l’educazione, il lavoro. Ciascuno di essi comporta l’esigenza che i credenti, modellati dall’Eucaristia, li incarnino portando la fiamma dello Spirito Santo.
      «Il terzo e ultimo ambito concerne l’attenzione all’ambiente e quella che papa Francesco, nella sua recente enciclica Laudato si’, ha chiamato ecologia integrale. Con riferimento al mistero eucaristico, ciò che è particolarmente importante in questo ambito è riscoprire l’originaria dimensione simbolica che rende il cosmo irriducibile a sola materia o peggio ancora a materiale inerte a nostra disposizione» (pp. 35-36).
            «Mentre infatti ci impegniamo nello sviluppo tecnico della civiltà, non dobbiamo mai dimenticarci che siamo cantori della creazione: “Il mondo è qualcosa di più che un problema da risolvere, è un mistero gaudioso che contempliamo nella letizia e nella lode”. Francesco, Lettera enciclica Laudato si’, 12» (p. 37).
 
conclusione, uno sguardo sull’attrattiva, e la vastità di suggestioni, che la città di Genova può esercitare ed evocare: città carica di storia, con una ricca tradizione cristiana. La sua forma di grande porto aperto sul mare, approdo di generazioni di naviganti e avvìo di grandi imprese marinare, può essere letta come un’icona di ciò che la comunità ecclesiale è chiamata a essere: luogo sicuro nel quale trovare accoglienza, ma anche cantiere operoso e porta verso il largo. Cristo è con noi sulla barca, e Maria è per noi Stella maris

  • Al termine di ogni capitoletto si trova un box con domande per la riflessione di gruppo, che possono aiutare il confronto e orientare la prassi pastorale.