Un documento frutto di un ampio lavoro sinodale, la cui stesura ha visto una consultazione amplissima, dalle centinaia di contributi scritti alla partecipazione di circa 700 persone ai vari momenti di riflessione: gli Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia,Incontriamo Gesù, sono stati presentati a Bari – nel contesto del Convegno dei direttori degli uffici catechistici diocesani – da Mons. Marcello Semeraro: il Vescovo di Albano, nonché presidente della Commissione episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi, li ha sintetizzati in sette dimensioni.
Anzitutto “un chiaro riferimento all’evangelizzazione in quanto orizzonte e processo”. Quindi, “l’importanza del primo annuncio”; “l’assoluta precedenza della catechesi e della formazione cristiana degli adulti e, all’interno di essa, del coinvolgimento delle famiglie nella catechesi dei piccoli”; “la centralità della comunità nel processo di discernimento e progettazione dell’educazione nella fede”; “l’ispirazione catecumenale della catechesi”; “la formazione dei catechisti e – in forma curriculare e permanente – la formazione dei presbiteri e dei diaconi”. Infine, “la proposta mistagogica ai preadolescenti, agli adolescenti e ai giovani”.
Gli Orientamenti non costituiscono un nuovo “Documento di base” per l’iniziazione cristiana, ma si propongono di aiutare le Chiese locali ad avere “uno slancio comune nell’annuncio del Vangelo”. Strutturati in quattro capitoli con un’introduzione e una conclusione, descrivono l’azione evangelizzatrice della comunità cristiana e il primato della formazione cristiana di adulti e giovani (I cap.), si soffermano sul primo annuncio (II cap.), si concentrano sull’iniziazione cristiana (III cap.) e, infine, evidenziano il servizio e la formazione di evangelizzatori e catechisti, nonché degli Uffici catechistici diocesani (IV cap.). Alla fine di ogni capitolo vengono offerte delle “proposte pastorali” affidate alle diocesi e alle parrocchie. Conclude il tutto un’appendice con un “glossario”, “vademecum dei concetti espressi negli Orientamenti anche ad uso delle iniziative di formazione”.
Anzitutto “un chiaro riferimento all’evangelizzazione in quanto orizzonte e processo”. Quindi, “l’importanza del primo annuncio”; “l’assoluta precedenza della catechesi e della formazione cristiana degli adulti e, all’interno di essa, del coinvolgimento delle famiglie nella catechesi dei piccoli”; “la centralità della comunità nel processo di discernimento e progettazione dell’educazione nella fede”; “l’ispirazione catecumenale della catechesi”; “la formazione dei catechisti e – in forma curriculare e permanente – la formazione dei presbiteri e dei diaconi”. Infine, “la proposta mistagogica ai preadolescenti, agli adolescenti e ai giovani”.
Gli Orientamenti non costituiscono un nuovo “Documento di base” per l’iniziazione cristiana, ma si propongono di aiutare le Chiese locali ad avere “uno slancio comune nell’annuncio del Vangelo”. Strutturati in quattro capitoli con un’introduzione e una conclusione, descrivono l’azione evangelizzatrice della comunità cristiana e il primato della formazione cristiana di adulti e giovani (I cap.), si soffermano sul primo annuncio (II cap.), si concentrano sull’iniziazione cristiana (III cap.) e, infine, evidenziano il servizio e la formazione di evangelizzatori e catechisti, nonché degli Uffici catechistici diocesani (IV cap.). Alla fine di ogni capitolo vengono offerte delle “proposte pastorali” affidate alle diocesi e alle parrocchie. Conclude il tutto un’appendice con un “glossario”, “vademecum dei concetti espressi negli Orientamenti anche ad uso delle iniziative di formazione”.