Don Àngel: gli educatori non siano “manodopera a basso costo”

Lo spagnolo Àngel Fernández Artime è il nuovo rettor maggiore dei salesiani. E’ stato ispettore dell’Argentina sud e presidente della fondazione JuanSoñador.

Il ventisettesimo capitolo generale dei salesiani, riunito a Roma dallo scorso 22 Febbraio, ha eletto stamane il decimo successore di don Bosco, affidando la carica di rettor maggiore a don Àngel Fernández Artime

Di origine spagnola, don Àngel ha professato i voti perpetui nel 1984 ed è stato ordinato sacerdote il 4 Luglio 1987. Dopo aver ricoperto per sei anni il ruolo di vicario ispettoriale a León, nel 2009 è stato nominato Ispettore dell’Argentina sud, ruolo che ha ricoperto fino a Dicembre dello scorso anno. Lo scorso 23 Dicembre, infatti, viene nominato Superiore della nuova Ispettoria della Spagna mediterranea María Auxiliadora. 

Stamane, al primo scrutinio, con la maggioranza dei voti, ha accolto la proclamazione ufficiale accompagna da un lungo applauso dei confratelli. Il rettore uscente, il messicano Don Pascual Chávez ha espresso il suo augurio con queste parole: «Carissimo don Àngel, Dio attraverso i confratelli ti ha chiamato oggi per essere successore di Don Bosco. Tu sei stato chiamato non a conformarti o configurarti con il rettor maggiore, né con Don Vecchi, né con don Viganò. Tu sei il successore di Don Bosco, non di Don Chávez». 

Prendendo la parola don Àngel ha detto: «Mi abbandono nel Signore e chiediamo a Don Bosco e a Maria Ausiliatrice che ci accompagni e mi accompagni, nella fraternità dei salesiani e con la Congregazione, e con fede accetto». 

Oltre alla lunga esperienza in America Latina presso l’Ispettoria “Ceferino Namuncura” dell’Argentina Sud, don Àngel è stato il primo presidente della Fondazione JuanSoñador, un’iniziativa sociale della famiglia salesiana spagnola attenta all’esclusione sociale e all’emarginazione degli adolescenti e dei giovani. 

In un’intervista del 2012 rilasciata alla rivista della fondazione “En la calle” il neo rettor maggiore affermava: «Come educatori salesiani dobbiamo tenere a mente che non siamo una “manodopera a basso costo” di altri organismi, governi o istituzioni ma siamo educatori che contemplano nella sua completezza il processo educativo-pastorale e sociale di ogni bambino, bambina, adolescente e giovane».

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