La scuola si trova oggi ad affrontare numerose sfide. La presenza sempre più numerosa di alunni provenienti da paesi lontani, lo sviluppo rapidissimo delle nuove tecnologie della comunicazione, l’integrazione degli alunni con disabilità stanno suggerendo alla scuola di ripensare il proprio ambiente di apprendimento e di aggiornare la propria strumentazione didattica.
Queste e tante altre sfide spesso viste come difficoltà da affrontare più che come stimoli alla crescita e al rinnovamento. Certo occorrono maggiori risorse materiali per affrontare tanti problemi e cogliere queste opportunità. La crisi economica degli ultimi anni ha impedito che si potesse intervenire come si sarebbe voluto e dovuto fare. Ma la crisi della scuola non dipende da fattori soltanto economici. È una crisi più profonda che chiama in causa la responsabilità di ogni cittadino che si sente convocato e obbligato a contribuire al bene comune, tanto più urgente quanto meno avvertito.
Per questo motivo è stato avviato un progetto – La Chiesa per la scuola – con cui la Chiesa italiana vuole testimoniare la propria attenzione al mondo della scuola, guardando ad esso nella sua interezza, scuola pubblica statale e scuola pubblica paritaria, perché tutti i bambini, i ragazzi e i giovani impegnati nel faticoso ma appassionante percorso della propria crescita meritano la medesima considerazione.
L’incontro del 10 maggio in piazza San Pietro con Papa Francesco – al quale esprimiamo sin da ora sincera gratitudine – rappresenta un’occasione privilegiata di mobilitazione popolare nella forma di una festa insieme. Essa manifesterà a tutti, una volta di più, l’interesse e l’azione della Chiesa per il mondo della scuola, che da Roma ripartirà con rinnovate motivazioni ed energie.
La scuola, infatti, è un bene di tutti.
Come credenti e come cittadini non possiamo disinteressarcene.
Roma, 28 gennaio 2014, memoria di S. Tommaso d’Aquino
Il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana