Come secondo spunto di riflessione sulla figura di Gesù proponiamo nell’ambito della spiritualità l’incontro con Zaccheo: dà la misura del significato che assume per un uomo l’incontro con Gesù.
Zaccheo, scendi subito!
L’incontro: Zaccheo (Lc. 19, 1-10)
Certo Zaccheo non si è risparmiato…
La ‘arrampicata’ sul Sicomoro non era un gesto di grande dignità per un uomo del suo rango… In fretta scese e lo accolse pieno di gioia.
Ma neppure Gesù lesina i suoi gesti.
Zaccheo è un uomo disprezzato ed inviso; quanti in Gerico sarebbero onorati e vorrebbero Gesù in casa propria; ma egli sceglie la casa di Zaccheo; predilige la sua compagnia, pranza con lui.
Singolare e suggestiva scena di incontro…
Di cui i… benpensanti si rammaricano. Tutti mormoravano: “E’ andato ad alloggiare da un peccatore!”
La gioia di Zaccheo trabocca. La passione per i soldi è finita; irrompe la compassione e la premura per i diseredati; la volontà di risarcire con munificenza quanti ha defraudato.
Gesù l’ha privilegiato. Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto, risuona alta nella casa del pubblicano la risposta.
Forse quest’uomo viveva attanagliato dal guadagno; Gesù che appare sulla scena lo incuriosisce, forse lo muove a riflessione…
Bisogna vederlo, questo Gesù! Bando alle remore per il decoro e l’onorabilità: il sicomoro consente uno sguardo privilegiato sopra e oltre la folla, e Zaccheo vi si arrampica senza troppi indugi…
Un gesto che dice qualcosa di più della pura curiosità: quella di Zaccheo è attesa, forse indefinita, ma profonda e coinvolgente.
I gesti di Gesù, le sue parole, la sua considerazione; la scelta di dimorare nella sua casa non lo convince, lo sconvolge; gli cambia la vita.
Il denaro, il possesso, al vertice delle sue ambizioni, è sacrificato con trasporto, con una magnanimità piena di gioia.
L’incontro con Gesù cambia tutto per Zaccheo: il confronto con le cose e le persone; cambia la vita, la fa testimone di pienezza e di disponibilità: la rende felice!
Il significato
Zaccheo è cambiato: ha trovato la risposta; l’unica vera e appagante.
Il banchetto intende proclamarlo con la gioia prorompente, la partecipazione corale, la condivisione nell’amicizia…
La Sua presenza , i segni toccanti della Sua predilezione sono una ricompensa che non ha l’eguale. Zaccheo ha cambiato vita; ha pagato a prezzo esorbitante la sua conversione; ha incrociato l’unico con cui condividere tutto con la passione del primo o forse meglio dell’unico appuntamento, che la vita si attende.
La felicità di Zaccheo tace della gioia di Gesù.
Oggi la salvezza è entrata in questa casa perché anch’ egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’ uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto (9-10).
Dio, Gesù, non vanno dimenticati, né va trascurata la gioia che l’incontro sottende anche in loro: forse soprattutto in loro. Il Vangelo ne dà conferma:
– Il Padre che abbraccia il figlio scapestrato al ritorno;
– Il pastore che ritrova la pecorella;
– Gesù che accoglie la peccatrice in casa di Simone…
Dicono la gioia di Dio: cosa può attendersi Gesù di più appassionante che vedere l’esattore esoso ed inviso distribuire i propri beni e spalancare la sua casa; che accogliere la donna perduta e disprezzata al banchetto della festa e alla pienezza dell’incontro?