Minori on line: il vero problema non è il tempo

Internet è diventato parte integrante delle vite dei bambini e dei giovani. In Italia, il 60% dei ragazzi usa la rete quotidianamente, trascorrendo online in media 88 minuti al giorno. I ragazzi trascorrono sempre più tempo online e questo inizia a sollevare alcuni interrogativi sulla loro capacità di autogestire intensità e frequenza di utilizzo.

EU Kids Online ha dunque chiesto ai bambini di età compresa tra gli 11 e i 16 anni quanto spesso sperimentano i sintomi di un uso eccessivo, per esempio non dormono, saltano i pasti, non fanno i compiti o non socializzano a causa del tempo speso online oppure non sono riusciti a ridurre l’intensità di utilizzo del web.

L’1% dei bambini europei rischia di fare un uso eccessivo della rete

I dati EU Kids Online indicano che solo l’1% dei ragazzi europei fa esperienza di tutti e 5 i fattori connessi a un uso eccessivo della rete, e sono dunque esposti al rischio di un uso patologico. I ragazzi che si riconoscono fra i soggetti a rischio, perché hanno sperimentato più sintomi di un abuso del web, dichiarano di essersi trovati ad affrontare una serie di problemi psicologici ed emotivi che hanno avuto un impatto sul loro comportamento sia online che offline.

La percentuale dei ragazzi che ha fatto esperienza di almeno uno dei sintomi connessi a uso eccessivo di internet varia dal 17% in Italia al 49% in Estonia. L’83% dei ragazzi italiani, infatti, non riferisce nessuna esperienza connessa a un uso eccessivo della rete. Fra i sintomi più diffusi c’è l’esperienza di trovarsi a navigare senza un reale interesse – esperienza riferita dal 42% del campione europeo e dal 23% dei coetanei italiani. Dimenticarsi di mangiare o sottrarre tempo al sonno sono invece esperienze meno diffuse – che riguardano solo il 17% dei ragazzi europei e il 7 % dei coetanei italiani.

Giovanna Mascheroni, responsabile della ricerca per l’Italia, spiega: “i dati mostrano come l’uso eccessivo di internet sia associato a altri rischi online (in particolare ai rischi di contatto e di comportamento, come il bullismo, il sexting e gli incontri offline con persone conosciute online) e a comportamenti rischiosi offline, come l’abuso di sostanze e in generale difficoltà psicologiche e emotive. Il rischio di dipendenza da internet va, quindi, contestualizzato nella condizione psicologica e sociale del ragazzo”.

Uso eccessivo di internet e “internet addiction”: cosa dovrebbero fare i genitori?

Per prevenire l’uso eccessivo di internet da parte dei ragazzi, EU Kids Online raccomanda ai genitori di partecipare attivamente alle attività online dei loro figli attraverso il dialogo e il supporto, specialmente, ma non solo, quando un ragazzo ha avuto un’esperienza negativa online. Giovanna Mascheroni commenta: “fra le diverse strategie con cui i genitori regolano le pratiche online dei loro figli, la mediazione attiva è sicuramente la più efficace, perché promuove usi responsabili e sicuri della rete, senza limitare l’opportunità online e l’acquisizione di competenze digitali”.

Quando i genitori affrontano direttamente e apertamente questi temi, è più probabile che il tempo trascorso online e l’alfabetizzazione digitale aiutino i ragazzi a impadronirsi di usi responsabili di internet quando saranno più adulti.

Altri risultati

I risultati di EU Kids Online suggeriscono che le strategie protettive iniziano offline e in un’età precoce, appena ci si rende conto di difficoltà emotive e comportamenti di sensation-seeking (la ricerca di continue stimolazioni sensoriali attraverso comportamenti rischiosi).§ Limitare il tempo che i ragazzi trascorrono su internet non è una risposta efficace al rischio di usi patologici della rete, perché ignora le cause della predisposizione a questo rischio.§

A Cipro, i ragazzi hanno più probabilità di sperimentare tutti e cinque i sintomi misurati (il 5% dei bambini afferma di aver sperimentato tutti e cinque gli indicatori di un uso eccessivo).§

Se il ragazzo mostra un uso eccessivo della rete, comportamento segnalato dalla presenza di tutti i sintomi indagati, raccomandiamo ai genitori di affidarsi al consiglio di professionisti, come psicologi clinici o dello sviluppo, o counsellor scolastici, che possono aiutare il ragazzo a risolvere i problemi offline di solito associati all’internet addiction.

Per ulteriori informazioni:

Il report “Excessive Internet Use among European Children” indaga il rischio di uso eccessivo di internet fra i ragazzi europei in una prospettiva comparativa cross-nazionale. Lo studio è un’analisi in profondità di 19.834 ragazzi tra gli 11 e i 16 anni di 25 paesi europei che hanno uno o più indicatori di un uso eccessivo.Per il rapporto completo, Excessive Internet Use among European Children di David Smahel, Ellen Helsper, Lelia Green, Veronika Kalmus, Lukas Blinka and Kjartan Ólafsson,

si rinvia ahttp://www2.lse.ac.uk/media@lse/research/EUKidsOnline/EU Kids III/Reports/ExcessiveUse.pdf

Per maggiori informazioni contattare Giovanna Mascheroni: giovanna.mascheroni@unicatt.it

Informazioni sul progetto e sulla ricerca

Il progetto EU Kids Online è stato finanziato dal Safer Internet Programme della Commissione Europea (SI-2010-TN-4201001) con l’obiettivo di fornire una solida base di dati empirici sulle esperienze d’uso di internet alle istituzioni che promuovono la sicurezza online.

EU Kids Online ha somministrato un questionario “faccia a faccia” a oltre 25.000 ragazzi utenti internet tra i 9 e i 16 anni e ai loro genitori in 25 Paesi, utilizzando un questionarioauto-compilato per le domande sensibili.I Paesi coinvolti nella ricerca sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Gran Bretagna, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Turchia e Ungheria. Inoltre il progetto include team nazionali di ricercatori provenienti da Croazia, Islanda, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Russia, Slovacchia e Svizzera.Per ulteriori informazioni, si veda Livingstone, S., Haddon, L., Görzig, A. e Olafsson, K. (2011). Risks and safety on the internet: the perspective of European children. Full findings. LSE, London: EU Kids Online.Per un approfondimento sui dati italiani si veda Mascheroni, G. (a cura di) (2012), I ragazzi e la rete. La ricerca EU Kids Online e il caso Italia, La Scuola, Brescia.

Altri report e dettagli tecnici sulla ricerca sono disponibili sul sito www.eukidsonline.net

 

Fonte:Comunicato stampa dell’8.11.2012 di EU Kids Online III e OssCom, Centro di ricerca sui media e la comunicazione dell’Università Cattolica di Milano