“GLI SPOSI CRISTIANI SIANO IL VOLTO SORRIDENTE E DOLCE DELLA CHIESA”
Il messaggio di Benedetto XVI ai partecipanti all’XI Incontro Internazionale delle “Equipes Notre Dame”
CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 23 luglio 2012 (ZENIT.org).-
Pubblichiamo di seguito il Messaggio che il Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone ha inviato a nome del Santo Padre Benedetto XVI ai partecipanti all’XI Incontro Internazionale delle Equipes Notre Dame che ha luogo a Brasilia (Brasile) dal 21 al 26 luglio 2012 sul tema: Osare il Vangelo.
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Eminenza Reverendissima,
il Santo Padre, informato dell’evento dell’XI Incontro Internazionale delle Equipes Notre Dame a Brasilia, mi ha incaricato di trasmettere, con questo messaggio, il suo paterno saluto ai partecipanti e a tutte le coppie del Movimento, che è nato della lungimirante intuizione pastorale del Servo di Dio Henri Caffarel, sacerdote, e la cui missione non ha visto diminuire, con il passare del tempo, la sua attualità e la sua urgenza. Anzi, questa è in certo modo aumentata alla luce dei problemi e delle difficoltà che il matrimonio e la famiglia sperimentano oggi, circondati da un clima di crescente secolarizzazione.
In questo contesto, le coppie delle Equipes Notre Dame proclamano, non solo a parole, ma soprattutto con la loro vita, le verità fondamentali sull’amore umano ed il suo significato più profondo: “Un uomo ed una donna che si amano, il sorriso di bimbo, la pace di un focolare: ecco un discorso senza parole, ma straordinariamente persuasivo, nel quale ogni uomo può già presentire, come per trasparenza, il riflesso di un altro amore e il suo appello infinito” (Paolo VI, Alle coppie delle Equipes Notre Dame, 4 maggio 1970)
Certamente questo ideale può sembrare troppo alto. È per questo che il movimento incoraggia i suoi membri ad attingere costantemente alle sorgenti della grazia del sacramento del matrimonio e della partecipazione all’eucarestia domenicale; al di là delle risorse della grazia dei sacramenti, esso propone loro con grande saggezza un “metodo” ricco di impegni e suggerimenti semplici e concreti per vivere nel quotidiano una spiritualità incarnata di sposi cristiani. Tra questi, possiamo sottolineare “il dovere di sedersi”, cioè un impegno a mantenere periodicamente un tempo di dialogo personale tra i coniugi, durante il quale ciascuno presenta all’altro, con totale sincerità ed in un clima di ascolto reciproco, i problemi e le situazioni più importanti nella vita di coppia. Nel nostro mondo, così segnato dall’individualismo, dall’attivismo, dalla fretta e dalla distrazione, il dialogo sincero e costante tra gli sposi è essenziale per evitare che nascano, crescano e si sedimentino le incomprensioni che, sfortunatamente, spesso finiscono in rotture insanabili, che nessuno più aiuta a ricomporre. Dunque, coltivate questa preziosa abitudine di sedere uno accanto all’altra per parlare e ascoltarvi, per comprendervi l’un l’altro, costantemente, di fronte alle sorprese e alle difficoltà di un lungo cammino.
Fra tre mesi, celebreremo il cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, che in molti suoi documenti ha offerto alla Chiesa del nostro tempo un volto rinnovato del valore dell’amore umano, della vita coniugale e familiare; in questa occasione si aprirà l’Anno della Fede, per ritrovare tutta la vivacità e la gioia dell’annuncio della fede nel nostro mondo e nel nostro tempo. Sua Santità Benedetto XVI invita gli sposi cristiani ad essere “il volto sorridente e dolce della Chiesa”, i migliori e più convincenti messaggeri della bellezza dell’amore sostenuto e nutrito dalla fede, dono di Dio offerto con larghezza e generosità a tutti, affinché ogni giorno possano scoprire il senso della loro vita.
Come segno di gratitudine ecclesiale, di incoraggiamento per le nuove sfide che incontriamo, e come garanzia di grazia e luce dell’Altissimo per i lavori dell’XI Incontro Internazionale delle Equipes Notre Dame, il Santo Padre concede a tutti i partecipanti e alle loro famiglie la sua implorata benedizione apostolica.
Approfitto di questa occasione per testimoniare a vostra Eminenza Reverendissima i sentimenti della mia fraterna stima in Cristo Signore.
Vaticano, 5 luglio 2012
Tarcisio Card. Bertone
Segretario di Stato di Sua Santità