L’abbandono e la dispersione scolastica… riflessioni da un convegno

L’abbandono e la dispersione scolastica sono stati al centro del convegno nazionale del Msac (Movimento studenti di Azione Cattolica), “Se mi lasci non vale”, che si è tenuto a Napoli dal 20 al 22 aprile.

L’obiettivo del “Mo.Ca” (il Movimento in cantiere) è stato “indagare le cause ma, soprattutto, elaborare idee per una scuola che sia vera palestra di vita, che insegni ad amare la cultura e dia senso e sapore allo studio dei più giovani”.

Tempi tristi. Con Franco Venturella, provveditore di Vicenza, è stato analizzato il tema della “Scuola che perde”. Ma quali sono i punti deboli del nostro sistema di istruzione? Per Venturella, “la scuola perde quando non la sentiamo inserita nel nostro progetto di vita, quando non educa al rispetto degli altri e delle istituzioni, quando si chiude nel nozionismo, ritenendo la cultura qualcosa di effimero”. Quando la scuola non riesce ad appassionare i giovani, i risultati si vedono. Così a Speranzina Ferraro, della Direzione generale per lo studente del Miur (ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), è toccato offrire qualche dato sull’abbandono e sulla dispersione scolastica. Innanzitutto, ha precisato Ferraro, “in Italia il concetto di dispersione scolastica racchiude diversi fenomeni”, mentre “l’abbandono scolastico fa riferimento a tutte le forme di abbandono dell’istruzione e della formazione prima del completamento dell’istruzione secondaria superiore o dei circuiti di formazione professionale”. Ferraro ha ricordato che “nel giugno 2002 il Consiglio Ue ha adottato la strategia ‘Europa 2020’. Uno dei 5 grandi obiettivi è la riduzione, entro il 2020, del tasso di abbandono scolastico nell’Ue a meno del 10%”. In questo tempo “ci sono stati progressi, mentre in Europa il tasso medio è del 14%, in Italia è del 19,2%. Il numero in termini assoluti di giovani di età compresa tra i 14 e i 18 anni che abbandonano la scuola è di circa 190–200 mila”. La maglia nera per il numero di studenti che nell’anno scolastico 2006/2007 hanno abbandonato gli studi va alla Campania: “Sono più di 7.000 studenti. Subito dopo segue la Sicilia con 6.000 abbandoni, poi la Puglia, seguita da Lombardia e Sardegna”. Un momento centrale della seconda giornata è stato il confronto dei partecipanti con Marco Rossi Doria, sottosegretario al ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

I risultati dei laboratori.  Nell’ultima giornata dei lavori è stata presentata la sintesi dei lavori dei laboratori, centrati su tre temi: cultura della valutazione, orientamento e scuole aperte. Per quanto riguarda il primo, spiega al Sir Elena Poser, segretaria nazionale del Msac, “talvolta un brutto voto o una valutazione data con leggerezza possono cambiare la vita degli studenti, tanto da compiere persino atti sconsiderati”. In realtà, “la valutazione dovrebbe analizzare le conoscenze, le competenze ma anche prendere in considerazione il punto di partenza e il punto di arrivo di ogni studente”. Inoltre, occorrerebbe “dare maggior peso ai crediti formativi e imporre una scala di valutazione da 1 a 10 per poter far sì che scattino realmente gli scaglioni per l’acquisizione dei crediti”. Ci dovrebbe essere, poi, “un’esplicitazione dei criteri sulla base dei quali si è valutati”. Rispetto al tema dell’orientamento, sono stati sottolineati alcuni aspetti: in entrata, la necessità di “un percorso di diversi incontri suddivisi in fasi”, “l’aiutare i ragazzi a far discernimento, “l’accompagnamento in itinere, nei primi anni di superiori”; in uscita, “incontri-testimonianze con studenti e lavoratori”, “esperienze concrete”, “informazione a 360°” per una scelta consapevole. Infine, il laboratorio sulle scuole aperte, ha messo in evidenza che questo tipo di progetto “per i genitori deve servire a sensibilizzare per incoraggiare sempre i propri figli” e “per gli studenti farli sentire cittadini responsabili e coltivare i propri sogni”. Tra le proposte concrete emerse, ci sono “attività per educazione alla cittadinanza, educazione alla conoscenza del territorio, valorizzazione delle strutture e degli strumenti delle scuole”, “punti d’incontro tra genitori e docenti per creare confronto e formare una vera comunità scolastica”.

Esperienze sul territorio. Sempre domenica 22 aprile c’è stata la presentazione dei maestri di strada e del consorzio “Agrorinasce”. “Con loro – racconta Poser – abbiamo fatto conoscenza con realtà che ogni giorno si occupano di lotta alla dispersione scolastica e alla legalità nelle scuole. Ai nostri ospiti abbiamo provato a chiedere gli ingredienti di una ricetta per la realizzazione di progetti che possano davvero permettere al territorio e alle scuole di crescere”. Fra le altre cose, continua la segretaria nazionale del Msac, “ci hanno detto che sicuramente è essenziale fare un’analisi oggettiva del territorio dove si abita e dove si vuole operare, dopo di che è utile mettere in rete diversi soggetti (associazioni, enti locali…) che possano lavorare insieme. Hanno, però, anche evidenziato come un limite rilevante per lo sviluppo di tali progetti sia, soprattutto oggi, il reperimento di fondi e risorse perché questi progetti possano essere realmente realizzati oltre alla visibilità che a questi viene attribuita”.

Articolo del 23 Aprile 2012

 

 

Web 2.0 Educazione e Comunicazione

Venerdì 20 – Sabato 21 Aprile 2012

presso l’Università Pontificia Salesiana P.zza Ateneo Salesiano, 1 00139 Roma

La Facoltà di Scienze dell’Educazione e la Rivista Orientamenti Pedagogici in collaborazione con la Facoltà di Filosofia e la Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale organizzano il convegno: web 2.0 educazione e comunicazione – nuove sfide personali e collettive

Interverranno esperti Professori sui temi di: filosofia e web 2.0, educazione e web 2.0, pastorale e web 2.0, comunicazione e web 2.0, movimenti sociali e web 2.0, neuroscienze e web 2.0, identità, concetto di sè e web 2.0.

Nella giornata di sabato si terranno workshop tematici su: Google educator, Ipad e Iphone come strumenti didattici, web ed educazione, ipertesto, giornalismo e web 2.0, vita parrocchiale, catechesi e web 2.0, ricerca scientifica e web 2.0.

Scarica la Locandina del Convegno!

Inclusione scolastica dei bambini disabili.. un progetto in Libano

Proponiamo la visione di una iniziativa formativa interessante…

 

Un progetto pilota per l’inclusione dei bambini disabili nel sistema scolastico libanese. Finanziato dal ministero degli Affari esteri, vuole migliorare le capacità di inclusione dei bambini disabili nelle scuole del Libano, aumentandone il rendimento generale e favorendo una maggiore capacità di integrazione sociale. Le aree di intervento saranno la Regione del Nord, il Distretto di Beirut e la Regione del Sud. Sarà l’ong italiana Gvc, in accordo con le istituzioni scolastiche, ad occuparsi della preparazione tecnica (capacity building) dei soggetti che si rapportano con i bambini disabili attraverso la formazione di formatori, all’inizio, e la formazione professionale, in una seconda fase. Il percorso prevede la elaborazione di una figura professionale altamente qualificata, l’educatore speciale, fulcro dell’inserimento del bambino disabile. Le scuole interessate dagli interventi saranno fornite di equipaggiamenti e materiali didattici e specialistici d’avanguardia, con l’acquisto di attrezzature specifiche per ipovedenti, in particolare di 3 software Supernova e di 6 tastiere Perkins Braille; saranno inoltre acquistati computer e diversi materiali didattici. Sono inoltre previste opere murarie, ove necessario, per l’abbattimento delle barriere architettoniche esistenti. Ad usufruire dell’intervento 6 scuole pubbliche primarie.

 

15° Forum europeo per l’insegnamento della religione

 

L’insegnamento della religione e la coesione sociale in Europa. Proposte per la formazione degli insegnanti”. È il tema del 15° Forum europeo per l’insegnamento scolastico della religione in Europa, organizzato a Madrid da domani al 15 aprile.

Un incontro proposto dall’Eufres (European forum for religious education in schools) che prosegue una riflessione continua, in questi anni, sul ruolo e l’importanza dell’insegnamento religioso nelle scuole europee, nella diversità di organizzazione e “peso” tipica dei diversi Stati. E all’interno proprio delle diversità è attenta a cogliere gli elementi che fanno dell’insegnamento scolastico un contributo importante all’educazione dei cittadini e alla costruzione dell’Europa.
Qui sta il punto. L’analisi delle società europee presenta molte diversità a proposito della considerazione della religione nello spazio pubblico europeo e in particolare per quanto riguarda la presenza dell’insegnamento religioso nelle scuole. La ricerca svolta negli anni scorsi dal Ccee (Consiglio delle conferenze episcopali d’Europa) insieme alla Cei (Conferenza episcopale italiana), unitamente a tanti altri percorsi di studio sulla situazione del Continente, ha messo in luce come l’insegnamento della religione contribuisca efficacemente allo sviluppo delle giovani generazioni in Europa e svolga un interessante compito sia per il riconoscimenti dei diritti fondamentali delle persone, sia per la crescita delle società nella direzione della libertà e dell’inclusione sociale. Il tutto in scenari non sempre omogenei, talvolta attraversati da pressioni che contrastano la presenza della religione e delle Chiese negli spazi pubblici o, in altre situazioni, tendono ad estendere la dimensione confessionale, configgendo con esigenze di laicità che pure in Europa sono ben evidenziate.
In questi scenari acquista particolare importanza la consapevolezza dei protagonisti del mondo della scuola e in particolare dell’insegnamento della religione, a cominciare – poiché è la realtà più diffusa – dalle stesse Chiese che in molti Stati garantiscono un’offerta di insegnamento confessionale. La tensione educativa, il rispetto della laicità, la qualità dell’insegnamento hanno ripercussioni forti e inevitabili sulla problematica della formazione dei docenti. È questo, ad esempio, una delle “sfide” evidenziate proprio dalla recente ricerca Ccee-Cei, che invitava, anche nel documento finale, le Chiese ad una particolare e attenta considerazione degli insegnanti di religione, raccogliendo le sempre nuove esigenze di formazione.
Di questo, tra l’altro, si parlerà a Madrid. Ed è importante che vi sia l’occasione di raccogliere, attraverso la testimonianza di studiosi di diverse parti d’Europa, se non lo “stato dell’arte”, quantomeno le linee di tendenza. Un passo avanti per una scuola e una società europea sempre più attenta alle persone, a tutte le dimensioni dell’uomo.

Alberto Campoleoni, inviato Sir Europa a Madrid

La coppia alternativa alla famiglia? una risposta dal nuovo rapporto CISF

 

Questo pomeriggio a Milano (Auditorium Don Alberione, Via Giotto 36 – ore 14.30) si terrà il seminario “Prendersi cura della coppia, nuova sfida per i servizi”.
L’obiettivo è quello di riflettere sul Rapporto 2011 del Cisf (Centro Internazionale Studi Famiglia), “La relazione di coppia oggi. Una sfida per la famiglia”, che evidenzia quanto l’attenzione alla relazione di coppia sia essenziale per tutti i servizi socio-assistenziali e socio-sanitari che si trovino di fronte un bisogno di natura familiare.

Verranno inoltre offerte alcune indicazioni operative sulle modalità di presa in carico e sulle risposte che il sistema integrato dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari offre alle famiglie.
Tra i relatori dell’incontro:
Pierpaolo Donati, curatore Rapporti Cisf e docente di sociologia della famiglia (Università di Bologna);
Francesco Belletti, direttore Cisf e presidente Forum associazioni familiari;
Donatella Bramanti, sociologa, e Marina Mombelli, psicologa e psicoterapeuta di coppia e familiare (Università Cattolica (Milano)
visualizza:
a cura del: Centro Internazionale Studi Famiglia

 

Convegno Nazionale della Pastorale della Scuola

“Educare nella scuola alla vita buona del Vangelo”  Verona, 19-21 marzo 2012

Il convegno inizia con un approfondimento degli Orientamenti Pastorali “Educare alla vita buona del Vangelo”.

Segue la partecipazione dei risultati della ricerca su “Gli Uffici Diocesani della pastorale della scuola”, promossa dal “Centro Studi della Scuola Cattolica” in collaborazione con l’Istituto di Sociologia dell’Università Pontificia Salesiana.

Sono previsti interventi di carattare teologico e pedagogico, in vista dell’elaborazione di alcune linee di pastorale della scuola.

Visualizza il: programma del convegno

 

“Scuola statale e paritaria: numeri, costi e… risparmi”

Si tratta del titolo di un dossier inviatoci dall’Associazione Genitori Scuole cattoliche (AGeSC) che mette a confronto i dati di spesa per statale e paritaria tra il 2006 e il 2011.

Il dossier evidenzia i costi della sistema scolastico statale e paritario.

Paragonando le cifre della scuola paritaria con quelle della statale, in media per ogni alunno del sistema paritario risulta un risparmio per lo Stato di circa 6 mila Euro (Euro 5.974); per l’infanzia e la primaria il risparmio per alunno può essere calcolato in Euro 5.741, mentre per la secondaria sale a Euro 6.828. Inoltre, suddividendo la spesa statale per allievo di scuola paritaria sui quattro livelli scolastici, così da poterli confrontare con il 2006, la situazione nel 2009 appare essere la seguente: scuola dell’infanzia Euro 549 per studente (Euro -35 rispetto al 2006), scuola primaria Euro 814 (Euro -52), scuola secondaria di I grado Euro 94 (Euro -12), di II grado Euro 44 (Euro -7). Usando gli stessi criteri di suddivisione dei fi nanziamenti alle paritarie anche per il 2011, questa risulta la spesa dello Stato per ogni studente: nella scuola dell’infanzia Euro 511 (Euro -38 rispetto al 2009), nella primaria Euro 763 (Euro -51), nella secondaria di I grado Euro 89 (Euro -5) e in quella di II grado Euro 44.

Da qui la richiesta dell’AGESC di un adeguamento dei fondi per il sistema scolastico paritario «da realizzarsi gradualmente nel giro di tre anni – 200 milioni di euro in più all’anno – usando un mix di strumenti che comprenda da una parte le convenzioni attualmente in atto e dall’altra una detrazione fiscale alle famiglie, in attesa di poter adottare strumenti più equi ed adeguati all’interno delle norme generali per l’istruzione». A chiederlo, “in attesa che anche l’Italia adotti gli standard europei” di finanziamento alla scuola paritaria.

SCARICA IL DOSSIER

Giornata di studio su Catechesi e Disabilità

Viene promossa una GIORNATA DI STUDIO sul tema «Comunicare la Fede. L’Iniziazione Cristiana con le persone disabili nelle Comunità»,

che si terrà a Roma, presso il C.I.A.M. Centro Internazionale di Animazione Missionario, Sabato 24 marzo 2012, all’interno del Campus Università Urbaniana, dalle ore 09.30 alle 16.30.

L’incontro permetterà di fare il punto sulla proposta della Catechesi delle persone disabili nel panorama delle nostre comunità, delle diocesi e del cammino di questo decennio della Chiesa italiana dedicato all’educazione.

Scarica il Programma e le Schede LogisticheN.B. (il termine d’iscrizione scade il 16 Marzo)

 

Aspettando… i convegni catechistici regionali 2012

Si avvicina l’appuntamento con i Convegni Catechistici Regionali 2012 previsti a partire dal mese di aprile nelle 16 regioni ecclesiali d’Italia.

I convegni sono stati preceduti dall’ INCONTRO NAZIONALE PER I DIRETTORI UCD a Roma, presso la Domus Mariae nei giorni 6-7 febbraio 2012.

L’incontro ha affrontato tematiche importanti come l’Iniziazione Cristiana in un contesto di Nuova evangelizzazione, con gli interventi di S.E. Mons. Nikola Eterović, Segretario generale del Sinodo dei Vescovi e del Dott. Stijn Van Den Bossche, Direttore UCN del Belgio.C’è stato un ampio dibattito sul tema dell’IC nelle Chiese che sono in Italia in un contesto educativo e un intervento legato alla collaborazione tra il Servizio Promozione 8×1000 e l’UCN in vista della formazione dei catechisti.

Riportiamo due interventi significativi:

il primo di apertura del convegno di Guido Benzi, direttore dell’UCN; il secondo del catecheta belga Stijn Van Den Bossche, direttore dell’UCN

 

Anticipiamo il calendario dei Convegni Regionali:

ABRUZZO-MOLISE: Hotel Giardino – Fossacesia (CH), 13-14 aprile 2012
BASILICATA: Casa di Spiritualità “S. Anna” – Matera, 21-22 aprile 2012
LIGURIA: Seminario di Genova, 20-21 aprile 2012
SICILIA: Hotel S. Michele – Caltanissetta, 20-22 aprile 2012
LOMBARDIA: Santuario di Caravaggio (BG), 21 aprile 2012
CAMPANIA: Centro “La Pace” – Benevento, 23-24 aprile 2012
TOSCANA: Centro comunitario – Casalguidi (PT), 27-28 aprile 2012
TRIVENETO: Padova, 9 giugno 2012
EMILIA-ROMAGNA: Bologna, 15-16 giugno 2012
CALABRIA: Gambarie (RC), 15-17 giungo 2012
LAZIO: Frascati (RM), 22-23 giugno 2012
MARCHE: Centro “Giovani Paolo II” – Loreto (AN), 22-24 giungo 2012
PUGLIA: Ostuni (BR), 22-24 giungo 2012
PIEMONTE – VAL D’AOSTA: Centro “Maria Candida” – Armeno (NO), 29-31 agosto 2012
SARDEGNA: Aprile 2012
UMBRIA: Casa “Le Stuoie” – S. Maria degli Angeli, Assisi (PG), 29-30 settembre 2012

Inoltre potete cliccare su VADEMECUM per visualizzare il testo contenente il questionario utilizzato per la preparazione dei convegni.

Articolo correlato: IC: ALLA VIGILIA DEI CONVEGNI REGIONALI