
Categoria: Novità
La sezione Novità con le sue rubriche tiene aggiornati gli educatori sulle novità che: negli eventi, nell’editoria e nel cinema interessano l’educazione religiosa.
Il “Global Compact on Education”

Comunicato della Congregazione per l’Educazione Cattolica
Il Global Compact on Education, incontro promosso da Papa Francesco per ravvivare l’impegno per e con le giovani generazioni, avrà luogo tra l’11 e il 18 ottobre 2020. L’adesione al Patto sarà siglata il 15 ottobre.
L’evento, affidato alla Congregazione per l’Educazione Cattolica, avrebbe dovuto aver luogo il prossimo 14 maggio, con una serie di appuntamenti complementari tra il 10 e il 17 maggio, come il “Villaggio dell’Educazione”, con le migliori esperienze educative internazionali, illustrate da giovani studenti e studentesse provenienti da tutto il mondo. L’incertezza legata alla diffusione del Coronavirus, così come le decisioni assunte dalle Autorità pubbliche su scala mondiale, hanno portato alla decisione di rinviare l’atteso incontro, proprio per permettere la più ampia e serena partecipazione possibile.
Il Patto globale non si limita alle Istituzioni scolastiche e accademiche ma, nella convinzione che l’impegno educativo debba essere condiviso da tutti, coinvolge i Rappresentanti delle religioni, degli organismi internazionali e delle diverse istituzioni umanitarie, del mondo accademico, economico, politico e culturale. In quest’ottica, si comprende come la più estesa e variegata partecipazione voluta da Papa Francesco non sia una dimensione accessoria al Global Compact on Education ma costituisca la premessa ed il fine di una siffatta alleanza. La Congregazione per l’Educazione Cattolica continua a lavorare per questo fondamentale incontro, secondo le intenzioni manifestate dal Santo Padre: “Cerchiamo insieme di trovare soluzioni, avviare processi di trasformazione senza paura e guardare al futuro con speranza. Invito ciascuno ad essere protagonista di questa alleanza, facendosi carico di un impegno personale e comunitario per coltivare insieme il sogno di un umanesimo solidale, rispondente alle attese dell’uomo e al disegno di Dio”
(Messaggio per il lancio del Patto Educativo).
Quaresima, il Papa: con Dio è sempre un dialogo cuore a cuore

Nonostante il male nella vita della Chiesa e del mondo, il Signore continua a offrirci un tempo “favorevole” alla conversione. Lo evidenzia Francesco nel Messaggio per la Quaresima, in cui ricorda che la nostra vita nasce dall’amore di Dio, respingendo la menzogna secondo cui essa sarebbe originata da noi stessi, quando diamo ascolto alla voce del diavolo. Quindi esorta alla compassione per i sofferenti. Tra gli appuntamenti del periodo quaresimale, ricorda “Economy of Francesco”, l’appuntamento di marzo ad Assisi
Giada Aquilino – Città del Vaticano
Convertiamoci a un dialogo “aperto e sincero” con il Signore. È l’esortazione del Messaggio di Papa Francesco per la Quaresima 2020, che si apre il 26 febbraio, mercoledì delle Ceneri. Il titolo è: “Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio”.
Cambiamento di rotta
Non dobbiamo mai dare “per scontato” il fatto che, osserva il Pontefice, il Signore ci offra “ancora una volta un tempo favorevole alla nostra conversione”. Anzi: tale “opportunità” dovrebbe suscitare in noi un senso di “riconoscenza” e scuoterci dal “nostro torpore”.
Malgrado la presenza, talvolta anche drammatica, del male nella nostra vita, come in quella della Chiesa e del mondo, questo spazio offerto al cambiamento di rotta esprime la tenace volontà di Dio di non interrompere il dialogo di salvezza con noi.
Uso fuorviante dei mezzi di comunicazione
Francesco definisce “appassionata” la volontà di Dio di dialogare con i suoi figli, che giunge al punto di “far ricadere” su Gesù tutti i nostri peccati, fino a “mettere Dio contro Dio”, come scrisse – ricorda il Pontefice – il Papa emerito Benedetto XVI nella sua Prima Enciclica, Deus Caritas Est. Dio, rimarca Francesco, ama infatti “anche i suoi nemici”. Il dialogo che vuole stabilire con ogni uomo, mediante il Mistero pasquale del suo Figlio, non è “parlare o ascoltare le ultime novità”.
Questo tipo di chiacchiericcio, dettato da vuota e superficiale curiosità, caratterizza la mondanità di tutti i tempi, e ai nostri giorni può insinuarsi anche in un uso fuorviante dei mezzi di comunicazione.
Dare la vita
L’invito del Papa è ancora una volta a lasciarci coinvolgere dal “dinamismo spirituale” del “grande Mistero della morte e risurrezione di Gesù”, aderendo ad esso “con risposta libera e generosa”. La gioia del cristiano – evidenzia Francesco – scaturisce proprio dall’ascolto e dall’accoglienza “della Buona Notizia della morte e risurrezione” di Cristo, il kerygma.
Chi crede in questo annuncio respinge la menzogna secondo cui la nostra vita sarebbe originata da noi stessi, mentre in realtà essa nasce dall’amore di Dio Padre, dalla sua volontà di dare la vita in abbondanza. Se invece si presta ascolto alla voce suadente del “padre della menzogna” si rischia di sprofondare nel baratro del nonsenso, sperimentando l’inferno già qui sulla terra, come testimoniano purtroppo molti eventi drammatici dell’esperienza umana personale e collettiva.
L’attualità della Pasqua
La Pasqua di Gesù, si legge nel testo firmato dal Papa a San Giovanni in Laterano il 7 ottobre scorso nella memoria della Beata Maria Vergine del Rosario, “non è un avvenimento del passato”.
Per la potenza dello Spirito Santo è sempre attuale e ci permette di guardare e toccare con fede la carne di Cristo in tanti sofferenti.
Un dialogo cuore a cuore
Grazie al Mistero pasquale, aggiunge Francesco parlando di una “urgenza della conversione”, ci è stata “donata” la misericordia di Dio, che possiamo sperimentare “solo in un ‘faccia a faccia’ col Signore crocifisso e risorto”.
Un dialogo cuore a cuore, da amico ad amico. Ecco perché la preghiera è tanto importante nel tempo quaresimale. Prima che essere un dovere, essa esprime l’esigenza di corrispondere all’amore di Dio, che sempre ci precede e ci sostiene. Il cristiano, infatti, prega nella consapevolezza di essere indegnamente amato. La preghiera potrà assumere forme diverse, ma ciò che veramente conta agli occhi di Dio è che essa scavi dentro di noi, arrivando a scalfire la durezza del nostro cuore, per convertirlo sempre più a Lui e alla sua volontà.
Le piaghe di Cristo oggi
Il Papa spinge il cristiano a non lasciar “passare invano” questo tempo di grazia, nella “presuntuosa illusione” di essere noi i padroni “dei tempi e dei modi della nostra conversione a Lui”. E quanto più ci lasceremo coinvolgere dalla sua Parola, tanto più riusciremo a sperimentare – assicura Francesco – la sua misericordia “gratuita” per noi.
Mettere il Mistero pasquale al centro della vita significa sentire compassione per le piaghe di Cristo crocifisso presenti nelle tante vittime innocenti delle guerre, dei soprusi contro la vita, dal nascituro fino all’anziano, delle molteplici forme di violenza, dei disastri ambientali, dell’iniqua distribuzione dei beni della terra, del traffico di esseri umani in tutte le sue forme e della sete sfrenata di guadagno, che è una forma di idolatria.
Condivisione della ricchezza
Anche oggi, evidenzia, è importante richiamare gli uomini e le donne di buona volontà alla “condivisione dei propri beni” con i più bisognosi “attraverso l’elemosina”, come forma di “partecipazione personale” all’edificazione di un mondo più equo.
La condivisione nella carità rende l’uomo più umano; l’accumulare rischia di abbrutirlo, chiudendolo nel proprio egoismo. Possiamo e dobbiamo spingerci anche oltre, considerando le dimensioni strutturali dell’economia.
Economy of Francesco
È per tale motivo, spiega il Pontefice, che in questo tempo quaresimale, dal 26 al 28 marzo prossimi ad Assisi, ha convocato “giovani economisti, imprenditori e change-makers”.
Come ha più volte ripetuto il magistero della Chiesa, la politica è una forma eminente di carità. Altrettanto lo sarà l’occuparsi dell’economia con questo stesso spirito. Altrettanto lo sarà l’occuparsi dell’economia con questo stesso spirito evangelico, che è lo spirito delle Beatitudini.
L’obiettivo è dunque quello di “contribuire a delineare un’economia più giusta e inclusiva di quella attuale”.
L’Istruzione religiosa nelle scuole pubbliche d’Europa. Vol. 1. e 2.

Pajer Flavio, L’Istruzione religiosa nelle scuole pubbliche d’Europa. Vol. 1. Rapporti, analisi comparative, prospettive. Un’antologia cronologica di testi sparsi 1980-2020, [Tipografia Bevilacqua], Torino 2020, pp. 1-878.
Pajer Flavio, L’Istruzione religiosa nelle scuole pubbliche d’Europa. Vol. 2. Cronache, riflessioni, appunti, interviste 1980-2020, [Tipografia Bevilacqua], Torino 2020, pp. 879-1319.
Flavio Pajer, dal 1991 al 2012 Docente presso l’Istituto di Catechetica di Roma UPS, è noto al mondo scientifico della pedagogia religiosa e della didattica scolastica, come uno dei maggiori studiosi dell’insegnamento della religione o istruzione religiosa del continente europeo. Ha fatto parte di numerosi organismi nazionali ed internazionali sui diritti umani, educazione e formazione, attento osservatore e redattore di informazioni sull’istruzione religiosa scolastica.
Dal 2003 continua a rendere un servizio ininterrotto tramite il notiziario EREnews (European Religious Education newsletter). Autore di varie e pregevoli pubblicazioni, dal volume curato L’insegnamento scolastico della religione nella Nuova Europa (Elledici, Leumann 1991) al recente come autore unico, Dio in programma. Scuola e religioni nei sessant’anni dell’Europa unita 1957-2017 (Morcelliana, Brescia 2017), è sempre stato impegnato a scandagliare il mondo della scuola con particolare attenzione alla dimensione religiosa della vita.
Egli ha redatto un’opera voluminosa, e si potrebbe aggiungere monumentale, in due tomi che raccoglie integralmente il frutto della sua ricerca sul tema dell’istruzione religiosa in un tempo segnato dal pluralismo religioso ed etico e che si sviluppa in un contesto di laicità. La tiratura ridotta dell’opera (appena sei copie) di cui un esemplare è stato donato all’Istituto di Catechetica dell’UPS di Roma, con dedica del 1 dicembre 2019, e che sarà conservato nella Biblioteca Centrale dell’Ateneo, merita una menzione speciale circa il valore e il significato che essa ricopre in campo scientifico al fine di una conoscenza ad ampio raggio sul tema.
Per chiunque voglia indagare su questa frontiera culturale sarà arricchente e imprescindibile consultare i due volumi ben organizzati in ordine cronologico di cui rendono ragione i due indici posti nelle prime pagine (vol. 1, pp. 5-8; vol. 2, pp. 881-884, quest’ultime pagine non numerate). I ricercatori potranno avere immediatamente disponibili i contributi di Flavio Pajer sull’argomento in quarant’anni di attività, come l’autore stesso annota nella Presentazione (vol. I, p. 3). Palese l’utilità pratica di una opera collettanea in due volumi, di cui il primo assembla i contributi di tenore scientifico, mentre il secondo quelli di divulgazione colta. In appendice di quest’ultimo le Informazioni e valutazioni sul sistema IRC italiano presentato in nazioni estere. I testi riportati conservano la lingua originale in cui sono stati formulati o dallo stesso Pajer o tradotti da altri d’intesa con l’autore; sono anche indicate eventuali traduzioni in italiano quando trattasi di testi originali in altre lingue.
Non sono riportati i volumi che l’Autore richiama a p. 4 della presentazione e che sono disponibili ancora nelle librerie o nelle biblioteche più attrezzate. A Flavio Pajer va certo il plauso per il suo impegno riflessivo, auspicando che altri autori si interessino all’argomento e che studenti possono approfondire i contenuti della sua produzione davvero ingente e originale.
Recensione a cura di Giuseppe Ruta, docente dell’Istituto di Catechetica UPS
“Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria” (Es 10,2).

La Sala Stampa della Santa Sede ha reso noto il testo del Messaggio di Papa Francesco per la 54ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che si celebra domenica 24 maggio 2020 sul tema “Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria” (Es 10,2). La vita si fa storia. L’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della CEI, contemporaneamente, ha diffuso il Manifesto che accompagnerà il lavoro di approfondimento e animazione in vista della Giornata.
Il Papa e le donne: assumetevi responsabilità con coraggio

CITTÀ DEL VATICANO. «Prendete le cose in mano con coraggio!». Questa l’esortazione del Papa ad una delegazione dell’Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche (Umofc/Wucwo), ricevuta nei giorni scorsi in Vaticano, alla quale Francesco ha indicato l’esempio di Maria Maddalena, «che ha annunciato coraggiosamente la risurrezione di Gesù, anche quando gli apostoli non gli hanno creduto», e non ha mancato di indirizzare una raccomandazione: «Senza follia non c’è santità».
«Quando abbiamo chiesto al Papa un messaggio per le 8 milioni di donne che appartengono alle organizzazioni membri dell’Umofc in tutti continenti, il Santo Padre ci ha incoraggiato e ha sottolineato che per andare avanti nel cammino verso la santità ci vuole molto coraggio e anche una certa pazzia», racconta Maria Lia Zervino, presidente generale dell’organizzazione. «In quel senso, ha espresso: “Senza pazzia non c’è santità”. Ci ha spinto a essere come Maria Maddalena, che ha avuto la follia di annunciare la resurrezione di Gesù agli apostoli, anche se non le credevano. La sua esortazione è stata: “Fatevi carico con coraggio”».
L’udienza «ha avuto una durata più o meno di 40 minuti. Il clima è stato molto accogliente, fraterno e anche gioioso per il sense of humor del Papa», afferma Zervino.
Una nota dell’Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche riferisce che con il Papa la delegazione ha discusso «della realtà della Chiesa, delle donne e del principio mariano; della sinodalità dei laici; dell’ideologia del genere a livello internazionale; del dialogo interreligioso per la fratellanza umana e della missione specifica delle donne in tutti questi ambiti pastorali».
«Il tema centrale», spiega Zervino, «è stato proprio quello delle donne e la Chiesa, però non soltanto sul “ruolo” che, come ha detto il Papa tante volte, deve essere più approfondito e molto più esteso, ma anche su come noi donne dell’Umofc, con il nostro modo femminile di essere donne laiche, possiamo contribuire a sviluppare il “principio mariano” all’interno della Chiesa e a manifestare il volto femminile della Chiesa nel mondo di oggi».
Le donne dell’Umofc sono «convinte che le donne organizzate sinergicamente tra di loro possano prestare un incalcolabile servizio alla Chiesa», spiega ancora la presidente. «Non vogliamo occupare posti per ottenere potere o fare rivendicazioni e nemmeno per essere lì per decorazione, come un vaso di fiori. Pensiamo invece che sia fondamentale che le diverse strutture ecclesiali accolgano il desiderio di Papa Francesco di contare su donne con una formazione adeguata che intervengano nei processi decisionali».
Quanto al tema della sinodalità, Zervino spiega: «“Le donne sono quelle che portano avanti la Chiesa, senza ricoprire cariche”. In questo quadro, la sinodalità è stata considerata come il camminare insieme del Popolo di Dio. All’interno di questo Popolo di Dio, è stato evidenziato quanto possono aiutare a superare le ideologie le esperienze concrete delle donne dell’Umofc che, cercando la “santità della porta accanto”, tutti i giorni si impegnano in azioni meravigliose ma silenziose per l’evangelizzazione e lo sviluppo umano integrale. Ascoltare le testimonianze di queste donne è un passo importante per il cammino sinodale della Chiesa, perché costituiscono un osservatorio vivente sulle donne nel mondo».
“Educare ancora, educare sempre. ‘Il tempo dell’educazione non è finito’ (EvbV7 )”

Un seminario della Commissione Episcopale CEI per l’educazione cattolica, la scuola e l’università. Appuntamento dal 19 al 21 marzo 2020 a Roma
Sono passati ormai dieci anni da quando l’Episcopato italiano, con gli orientamenti pastorali “Educare alla vita buona del Vangelo”, indicava l’educazione quale prospettiva unitaria secondo cui interpretare la missione ecclesiale nel nostro tempo. «Alla base del nostro cammino – scrivevano i Vescovi – sta la necessità di prendere coscienza delle caratteristiche e dell’urgenza della questione educativa. L’educazione, infatti, se è compito di sempre, si presenta ogni volta con aspetti di novità» (n. 53).
Oggi, mentre la Chiesa italiana si accinge a iniziare un nuovo tratto di cammino, alla luce degli orientamenti che saranno pubblicati nei prossimi mesi, la Commissione Episcopale ritiene importante tornare a riflettere sull’attualità della sfida educativa e condividere una riflessione che porti a proseguire l’impegno comune.
L’appuntamento è dal 19 al 21 marzo 2020 per un seminario nazionale sul tema “Educare ancora, educare sempre. ‘Il tempo dell’educazione non è finito’ (EvbV7 )”.
Grazie alla collaborazione di diversi Uffici e organismi della CEI, e all’apporto organizzativo dell’Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università e il Servizio nazionale per l’IRC, l’incontro vedrà la partecipazione di persone rappresentative di vari ambiti pastorali, che daranno vita a tre giorni di ascolto e di riflessione corale, affrontando i temi educativi nell’ampiezza con cui interpellano la comunità ecclesiale e l’intera società italiana.
La partecipazione è ad invito.
I momenti assembleari potranno essere seguiti anche on line su questo sito via streaming.
PROGRAMMA
Giovedì 19 marzo 2020
ore 17,00 preghiera iniziale e introduzione ai lavori di mons. Mariano CROCIATA, vescovo di Latina-Sezze-Priverno e presidente della Commissione Episcopale per l’Educazione Cattolica, la Scuola e l’Università
ore 17,30 Educare oggi tra vocazione e responsabilità. Intervengono Alessandro ROSINA, docente di demografia all’Università Cattolica del Sacro Cuore; Robert CHEAIB, teologo e docente alla Pontificia Università Gregoriana; Luigina MORTARI, docente di pedagogia e filosofia all’Università di Verona. Introduce e modera Pierpaolo TRIANI, docente di pedagogia all’Università Cattolica del Sacro Cuore
ore 20,00 cena
Venerdì 20 marzo 2020
ore 8,00 celebrazione eucaristica, presieduta da mons. Stefano RUSSO, segretario generale della CEI
ore 9,30” Educare ancora, educare sempre. Introduzione al lavoro dei tavoli, a cura di Domenico SIMEONE, docente di pedagogia all’Università Cattolica del Sacro Cuore
ore 10,30 tavoli di lavoro
ore 13,00 pranzo
ore 15,00 tavoli di lavoro
ore 17,30 Gli scenari dell’educazione. Intervengono Antonio POLITO, editorialista del Corriere della Sera; Mariapia VELADIANO, dirigente scolastica, teologa e scrittrice; Alberto PELLAI, psicoterapeuta dell’età evolutiva e scrittore. Modera Vincenzo MORGANTE, direttore di Tv2000 e Radio InBlu
ore 20,00 cena
Sabato 21 marzo 2020
ore 8,00 celebrazione eucaristica, presieduta da mons. Paolo GIULIETTI, arcivescovo di Lucca e segretario della Commissione Episcopale per l’Educazione Cattolica, la Scuola e l’Università
ore 9,30 Educare i giovani: le parole del Sinodo. Interviene don Rossano SALA, teologo e docente, segretario speciale del Sinodo dei Vescovi su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”
ore 10,00 Nel “Villaggio dell’educazione”. Intervengono Franco VACCARI, fondatore e presidente di Rondine Cittadella della Pace (Ar); don Andrea BONSIGNORI, rettore della Scuola Cottolengo di Torino; … oratorio dei talenti di Scampia (Na). Modera …
ore 11,30 presentazione del testo definitivo dei “15 punti sull’educazione”
ore 12,00 intervento conclusivo del card. Gualtiero BASSETTI, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della CEI
ore 13,00 pranzo
Insegnanti di religione: la vicinanza della CEI

La Chiesa Italiana, testimone e solidale con la preoccupazione e il disagio in cui versano tanti insegnanti di religione cattolica, esprime soddisfazione per l’autorizzazione a bandire, entro l’anno 2020, un concorso per la copertura dei posti per l’insegnamento della religione cattolica, prevista dall’art. 1 bis della Legge 159/2019 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 28 dicembre 2019.
Dopo aver seguito con attenzione lo svolgimento del dibattito parlamentare, apprezzando lo sforzo per raggiungere un traguardo desiderato da più di 15 anni, la Conferenza Episcopale Italiana rinnova la propria disponibilità a collaborare all’elaborazione del Bando di concorso in dialogo con il Ministero dell’Istruzione e con i Sindacati, a sostegno degli insegnanti di religione cattolica italiani e per il bene della comunità scolastica. L’auspicio è che quello che si apre possa essere un percorso fruttuoso che, accanto all’ascolto delle diverse esigenze e al rispetto per le varie posizioni, trovi il modo di valorizzare la preparazione e le competenze degli insegnanti di religione, molti dei quali in servizio da tanti anni.
L’insegnamento della religione cattolica, infatti, è una disciplina scolastica molto apprezzata: pur essendo facoltativa, se ne avvalgono più dell’86% degli studenti italiani per il suo carattere culturale ed educativo, capace di accompagnare il cammino di crescita delle ragazze e dei ragazzi di oggi. Proprio le peculiarità di questa disciplina saranno lo stimolo per costruire un itinerario concorsuale che sappia valorizzare gli insegnanti che, con passione e generosità, si impegnano a superare i problemi quotidiani, ma anche difficoltà dovute ai pregiudizi e a una normativa spesso poco conosciuta. Alcuni di loro saranno chiamati ora ad affrontare una prova per l’assunzione a tempo indeterminato da parte dello Stato. La Legge 159/2019 prevede che una quota non superiore al 50% dei posti sia riservata ai docenti che abbiano svolto almeno tre annualità di servizio, oltre che lo scorrimento delle graduatorie per chi ha superato il concorso del 2004, ma non è ancora entrato in ruolo.
Nel rispetto delle competenze pattizie e delle norme stabilite, i Vescovi ribadiscono il loro impegno e la cura per gli insegnanti di religione cattolica e per la loro serenità professionale e familiare.
Roma, 8 gennaio 2020
Presidenza CEI
Dare casa al futuro. Linee progettuali per la Pastorale Giovanile Italiana

Recensione a cura di Giuseppe Ruta
Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile – Conferenza Episcopale Italiana, Dare casa al futuro. Linee progettuali per la Pastorale Giovanile Italiana, [Mimep Docete, Pessano con Bornago (MI) 2019, pp. 191.