VII Curso de ActualizaciónTeológico-pastoral 2020

Si stanno moltiplicando i convegni, i seminari, le tavole rotonde che riflettono sul nuovo Direttorio per la catechesi.

RPR dà notizia di un Corso che si è tenuto a Santiago de Compostela (Spagna) nelle scorse settimane.

Le relazioni principali sono tenute da catecheti di fama internazionale. Il corso è stato organizzato dal Direttore dell’Ufficio catechistico, Miguel López Varela, ex allievo dell’Università Pontificia Salesiana e membro dello staff che ha partecipato all’elaborazione del Direttorio.

Di seguito il link con tutti i video del nostro corso.

Direttorio per la catechesi

Il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione  ha pubblicato il 23 marzo 2020 il Direttorio per la catechesi. È un testo di grande rilevanza e cominciano a realizzarsi i primi incontri che intendono approfondirne i diversi aspetti e contenuti.

Riportiamo la conferenza online sul tema tenuta dal catecheta Ubaldo Montisci, rivolta a esperti, responsabili diocesani della catechesi e catechiste/i di base.

ITA – Direttorio per la Catechesi

Direttorio ppt

Direttorio per la catechesi. Lavoro di gruppo

Direttorio per la catechesi. Conferenza

 

 

In ricordo di Maria Piera Manello

L’Istituto di Catechetica si unisce al ricordo per la prematura scomparsa della collega.

Il 26 novembre 2020 si è spenta a Roma sr. Maria Piera Manello, fma, docente emerita di Catechetica fondamentale alla Facoltà.

Sr. Maria Piera nasce a Chieri (TO) l’11 aprile 1935. È l’unica figlia di Tommaso e Rosina, laboriosi ed esigenti educatori della sua curiosa e incontenibile vivacità.

Dopo la Licenza media, frequenta a Chieri, presso l’Istituto Santa Teresa Opera “S. Giovanni Bosco” il corso professionale d’istruzione tecnica commerciale.

Qui conosce e si appassiona alla vita della Figlie di Maria Ausiliatrice e nel 1957 sarà una di esse.

Nello stesso anno ottiene dall’Ufficio Catechistico della Curia di Torino l’attestato di idoneità all’insegnamento della religione.

Nel 1960 consegue il Diploma di abilitazione magistrale e nel 1963, presso il Pontificio Istituto “Regina Mundi” di Roma, il Diploma di Magistero in Scienze Religiose.

Nel 1964, presso l’Istituto Internazionale di Catechetica e di Pastorale Lumen Vitae di Bruxelles (Belgio), aggregato alla Università Pontificia Gregoriana, ottiene il Diploma in Catechesi e Pastorale.

È tra le primissime donne a frequentare gli studi di Pedagogia e Filosofia presso l’allora Pontificio Ateneo Salesiano, dove nel 1969 consegue la Licenza e nel 1976 il Dottorato in Scienze dell’Educazione, specializzazione Catechetica pastorale.

La vita di sr. Maria Piera è strettamente legata alla storia degli inizi della Facoltà. Fa parte infatti del primo gruppo di docenti che a Torino aveva dato vita all’Istituto Internazionale di Pedagogia e Scienze Religiose.

È qui, in questa esperienza di frontiera e di coraggio tutto femminile, che nel 1964 inizia l’attività didattica nel Corso biennale propedeutico. Continuerà ad insegnare ininterrottamente fino all’anno accademico 2010-2011, in quella che nel 1970 diventa Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium».

Nell’istituzione percorre le tappe della carriera accademica: docente aggiunto di Catechetica fondamentale nel 1977, docente straordinario nel 1984 e docente emerita nel 2005.

 

Numerosi gli incarichi che ricopre:

  • dal 1971 membro del Comitato di Redazione della Rivista di Pedagogia e Scienze Religiose e poi della Rivista di Scienze dell’Educazione;
  • dal 1978 al 1987 Direttrice dell’Istituto di Metodologia catechetica;
  • dal 15 giugno 1983, Coordinatrice del Gruppo nazionale sperimentale per l’IR nelle Scuole secondarie Superiori promosso dalla Conferenza Interispettoriale Italiana (CII) delle FMA,
  • dal 2007 al 2017 Segretaria di redazione della Rivista di Scienze dell’Educazione.

 

I campi del suo insegnamento sono stati La catechetica fondamentale, la metodologia catechetica generale e speciale dell’adolescenza, la storia antica e medioevale della catechesi.

È stata membro attivo dell’Associazione Italiana Catecheti (AICA), testimone della storia e del passaggio di quello che era nato come Gruppo Italiano Catecheti.

Vasto e differenziato il suo apporto alla riflessione catechetica. Numerosi gli articoli e testi scritti attorno ai temi di Maria nella catechesi; sulla dimensione educativa della catechesi, sul rapporto tra catechesi e Insegnamento della religione cattolica.

Anche i programmi dei suoi insegnamenti offrivano sempre nuove linee di approfondimento riguardo la catechesi e l’inculturazione, il dialogo interreligioso e l’ecumenismo, come pure riflessioni e proposte catechetiche intorno ai testi sulla catechesi pubblicati dalla Santa Sede e dalla Conferenza Episcopale italiana.

 

Tantissime exallieve di tutti i continenti hanno sperimentato la sua docenza sempre aggiornata e incisiva, come pure molte sono state guidate con precisione e fermezza nella redazione delle tesi.

Il suo senso di appartenenza alla Facoltà e la sua passione per la ricerca in campo catechetico non potranno andare perduti ed è questa l’eredità che raccogliamo e di cui rendiamo grazie.

Il nuovo sussidio della CEI per l’Avvento e il Natale

«Due parole affiorano dal cuore in questo tempo particolarmente complesso: speranza e prossimità. I tempi dell’Avvento e del Natale segnano l’inizio di un nuovo anno liturgico. Come andrà? Cosa aspettiamo? Mentre le nostre parole restano incerte e mute, la Parola di Dio in questo tempo annuncia e celebra la speranza […]. La storia ci ha messi di fronte alla prova impegnativa di un’emergenza sanitaria che non sta risparmiando nessuno, chi direttamente e chi indirettamente. Il cuore è stretto dalla paura, le relazioni sembrano sospese come molte delle attività. Se pur immersi in questa situazione inedita, non vogliamo chiuderci all’inedito di Dio. Anzi, desideriamo aprirci a Lui, e ad ogni uomo e donna. […] Nella situazione di desolazione e sconforto, il Natale di Cristo, che ha assunto tutta la nostra umanità, ci apre alla speranza non solo di poter ricevere un supplemento di vita ma una nuova Vita.»

È con queste parole che mons. Stefano Russo, segretario generale della CEI, ha presentato il sussidio liturgico-pastorale per i tempi di Avvento e Natale che i vescovi italiani mettono a disposizione quest’anno e che si intitola Camminiamo nella speranza. Nella prima parte del documento, tre riflessioni richiamano le dimensioni essenziali di una vita autenticamente cristiana: “Celebrare per la vita” a cura dell’Ufficio Liturgico Nazionale, “Annunciare la vita” dell’Ufficio Catechistico Nazionale e “Vivere ciò che si celebra e si annuncia” della Caritas italiana. La seconda parte, introdotta dalla riflessione “Pregare in famiglia: la bellezza di un’esperienza” a cura dell’Ufficio per la Pastorale della Famiglia, offre le schede per la preghiera nelle domeniche e nelle solennità del Tempo di Avvento e Natale preparate dall’Ufficio Liturgico Nazionale e dall’Ufficio per la Pastorale per persone con disabilità, con rimandi a letture e attività da fare con bambini piccoli o ragazzi con disabilità intellettiva.

L’ultima parte presenta uno schema di preghiera per la celebrazione della novena in preparazione alla solennità dell’Immacolata Concezione della beata Vergine Maria e due schemi per la novena del Natale, uno con la famiglia e uno con la comunità. Infine, una breve scheda illustra la novità, presente nella nuova edizione del Messale Romano, della messa vespertina nella vigilia della solennità dell’Epifania. È anche possibile scaricare dei file di canti consigliati; gli audio non vanno utilizzati durante la celebrazione, ma per imparare il canto o favorire, mediante l’ascolto, la meditazione. Tutte queste proposte sono da utilizzare tenendo conto delle situazioni e delle opportunità pastorali di ciascuna comunità o delle diverse famiglie.

Rapporto annuale del Centro Studi Scuola Cattolica

E’ stato presentato giovedì 5 novembre 2020 il XXII Rapporto sulla Scuola Cattolica in Italia “Chiamati a Insegnare” Ed.Scholé

Questo ventiduesimo Rapporto del Centro Studi per la Scuola Cattolica affronta un tema cruciale per le scuole cattoliche. Dietro il titolo, Chiamati ad insegnare, si cela infatti una riflessione sul ruolo chiave che gli insegnanti hanno in una scuola cattolica per farsi mediatori di un particolare progetto educativo e in particolare, i processi formativi con cui essi acquisiscono gli strumenti che dovrebbero metterli in grado di farsi interpreti autorevoli e credibili di una proposta culturale. Il Rapporto è infatti in gran parte dedicato alla formazione iniziale e permanente degli insegnanti di scuola cattolica e al nodo delicato del loro reclutamento.
Come di consueto in appendice al Rapporto la statistica aggiornata all’anno scolastico 2019/2020 dei principali parametri che descrivono lo stato delle scuole cattoliche in Itala

Alla presentazione del Volume sono intervenuti:

S.E. Mons. Mariano Crociata, Presidente della Commissione Episcopale per  l’educazione cattolica, la scuola e l’università
Prof. Giuseppe Savagnone, Saggista
Prof. Onorato Grassi, LUMSA
Prof. Sergio Cicatelli, Coordinatore scientifico del Centro Studi per la Scuola Cattolica
Prof. Ernesto Diaco, Direttore dell’Ufficio Nazionale per l’Educazione, la Scuola e L’Università

 

Copia del Volume è disponibile presso il Centro Studi per la Scuola Cattolica

In allegato:
– Saluto e presentazione del Rapporto, a cura di S.E. Mons. Mariano Crociata
– Una sintesi dei dati raccolti dalla ricerca empirica sugli insegnanti di scuola cattolica, a cura del Prof. Sergio Cicatelli

 

Articoli
– Buoni docenti per una buona scuolaa cura di Enrico Lenzi Avvenire
– Strategia di reclutamento e formazione dei docenti di scuola cattolica, a cura di Giovanna Pasqualin SIR

 

Messaggio alle comunità cristiane in tempo di pandemia

Fratelli e sorelle,
vorremmo accostarci a ciascuno di voi e rivolgervi con grande affetto una parola di speranza e di consolazione in questo tempo che rattrista i cuori. Viviamo una fase complessa della storia mondiale, che può anche essere letta come una rottura rispetto al passato, per avere un disegno nuovo, più umano, sul futuro. «Perché peggio di questa crisi, c’è solo il dramma di sprecarla, chiudendoci in noi stessi» (Papa Francesco, Omelia nella Solennità di Pentecoste, 31 maggio 2020).

Ai componenti della Comunità cristiana cattolica, alle sorelle e ai fratelli credenti di altre Confessioni cristiane e di tutte le religioni, alle donne e agli uomini tutti di buona volontà, con Paolo ripetiamo: «Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera» (Rm 12,12).
Inviamo questo messaggio mentre ci troviamo nel pieno della nuova ondata planetaria di contagi da Covid-19, dopo quella della scorsa primavera. L’Italia, insieme a molti altri Paesi, sta affrontando grandi limitazioni nella vita ordinaria della popolazione e sperimentando effetti preoccupanti a livello personale, sociale, economico e finanziario. Le Chiese in Italia stanno dando il loro contributo per il bene dei
territori, collaborando con tutte le Istituzioni, nella convinzione che l’emergenza richieda senso di responsabilità e di unità: confortati dal magistero di Papa Francesco, siamo certi che per il bene comune occorra continuare in questa linea di dialogo costante e serio.

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Il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana
Roma, 22 novembre 2020

Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo

WEBINAR formativi di approfondimento

Cercando di accompagnare l’attività del territorio ed offrire proposte di formazione che sostengano e affianchino gli uffici diocesani, nel pieno rispetto della sensibilità delle singole comunità, l’Ufficio Catechistico Nazionale ha il piacere di presentarvi i “Webinar formativi di approfondimento”. Idea nata durante i Laboratori sull’Annuncio che si sono svolti nel mese di luglio e presentata lo scorso 25 settembre in occasione del Convegno Nazionale on line dei Direttori UCD e dei Catechisti.

Analizzando e prendendo spunto dalle varie proposte che sono giunte dalla rete diocesana e regionale, sollecitati dalla condizione attuale di emergenza sanitaria, ci è parso importante fermare l’attenzione sul come “ASCOLTARE LA REALTÀ”.

Approfondiremo tre dimensioni, che ci sono parse significative della realtà che viviamo, che proponiamo in questo tragitto:

le cose” – (10 dicembre 2020)
Il cristiano, come ogni persona, vive nello spazio e nel tempo, immerso in un mondo di cose: si tratta di oggetti che ne possono influenzare il comportamento, che ne possono attirare il desiderio, che possono assumere un valore simbolico. La stessa liturgia riprende elementi della natura o della vita quotidiana per trasfigurarli. Quale rapporto ha il cristiano di oggi con le cose? Quale annuncio di salvezza si nasconde al di là dell’apparenza delle cose?

le parole” – (14 gennaio 2021)
Il tema di fondo, quello dell’ascolto, viene declinato in questo webinar in relazione alle parole degli uomini e alla Parola di Dio. Cos’è l’ascolto nella Parola di Dio? A fondamento della nostra fede c’è un Dio che ascolta il grido del suo popolo. In che senso poi la Bibbia invita ad ascoltare le parole degli uomini? Integrare la sensibilità biblica nella catechesi significa integrare lo stile dell’ascolto di Gesù.

i legami” – (28 gennaio 2021)
Secondo l’antropologia cristiana l’uomo è un essere relazionale, la cui identità cioè si struttura in orizzontale nel rapporto con gli altri e in verticale nel rapporto con Dio. In un contesto culturale che favorisce il soggetto auto-centrato, l’annuncio cristiano sembra andare contro corrente. Cosa significa oggi prendere sul serio questa complessa dimensione relazionale? Questo webinar mette a fuoco l’importanza di porre attenzione a questi dati per rilanciare l’annuncio di una vita cristiana “in uscita” da sé.

I tre Webinar avranno una voce guida che ci aiuterà ad entrare nel merito: per il primo sarà Don Cesare Pagazzi mentre per i successivi incontri stiamo ancora definendo i nomi, ma prossimamente ricevere un invito specifico con tutti i dettagli.

Durante i lavori i partecipanti non avranno attivi audio e video personale, questo per alleggerire la sessione di lavoro a livello informatico che prevediamo molto numerosa. Tuttavia ci sarà la possibilità di intervenire con domande scritte – tramite la chat – che verranno selezionate e affidate al relatore per le risposte.

Questo il link per l’iscrizione tramite il portale iniziative della CEI: https://iniziative.chiesacattolica.it/webinarformazione1
Alla conferma della vostra iscrizione riceverete una email contenente il link per accedere alla sessione di lavoro ed alcune indicazioni pratiche per l’accesso.

La segreteria UCN è a completa disposizione per supportare le procedure di iscrizione.

Un caro augurio a tutti voi dall’Equipe UCN

Leggere il tempo dell’epidemia

«L’epidemia ci appare per ciò che ultimamente è: una prova della fede». La lettera pastorale 2020-2021 di mons. Mariano Crociata, vescovo di Latina, è stata presentata il 19 settembre e porta il titolo «Non ardeva forse in noi il nostro cuore?» (Lc 24,32). Leggere il tempo e rianimare la speranza.
Rileggendo le vicende degli ultimi mesi alla luce della Scrittura e della fede, che è chiamata «a indicare un orientamento e trasmettere un senso che aiuti a capire», mons. Crociata conclude che «ci sono potenzialità nel nostro cuore, ma anche nella nostra vita di Chiesa, nelle nostre comunità, nella storia della nostra Chiesa, che solo una fede ardente è capace di risvegliare e rendere attive. E noi invece per lo più le lasciamo assopite se non addirittura le facciamo deperire senza rimedio. Quando queste risorse si risvegliano, allora non c’è notte o fallimento che tenga, e non c’è considerazione di opportunità o di convenienza che conti, perché il credente diventa capace di cose inimmaginabili».
Dobbiamo quindi «imparare, nella fede, a gettare il cuore oltre gli ostacoli, là dove Dio è già all’opera, per anticipare quella pienezza di vita che la croce più che imprigionare fa sprizzare come gioia di risurrezione».

 

http://www.ilregno.it/articles/Regno-documenti-19-2020-577-sjyw27.pdf

sussidio Un Messale per le nostre Assemblee

È già arrivata alle nostre comunità la terza edizione italiana del Messale Romano, approvato dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti il 16 luglio 2019. Il Messale può essere già fin da ora adoperato per la celebrazione eucaristica, e diventerà obbligatorio dal 4 aprile 2021.

In allegato troverete il sussidio Un Messale per le nostre Assemblee preparato dall’Ufficio Liturgico Nazionale e dall’Ufficio Catechistico della CEI, come strumento per conoscere meglio il Messale e sfruttare tutte le sue potenzialità. Lo scopo è quello di favorire l’accoglienza e la valorizzazione del libro liturgico.

2020 – CEI – Sussidio per nuova edizione Messale Romano

Un roditore, la sua tana e la scuola nella pandemia

Il 3 aprile scorso Moralia pubblicò un mio post, sulla didattica a distanza, che si apriva con un racconto di Asimov. Ora siamo tornati «in presenza», ma per quanto? Alcune aule sono già deserte a causa delle quarantene, altre decurtate per gli isolamenti fiduciari; solo poche classi resistono nella loro interezza. E nei corridoi non riecheggiano i chiacchiericci spensierati e giovanili, ma aleggia una tanto impalpabile quanto densa paura. E così, questa volta, prendo spunto da un noto racconto di Franz Kafka, La tana, scritto tra il 1923 e il 1924.[1]

La trama in breve

Molte sono le interpretazioni che sono state date al racconto (da quelle psicanalitiche a quelle autobiografiche). Non ci addentriamo in esse, ma credo possa ben rappresentare, in questo momento, il nostro desiderio di sicurezza, le paure connesse nel vederlo a rischio, le tentazioni che ci allettano.

La trama narra di un roditore che trascorre l’esistenza a costruirsi un labirintico rifugio, sottoterra, a prova di minaccia, dove poter mettere al sicuro la propria vita.

Il monologo inizia con toni compiaciuti: «Ho assestato la tana e pare riuscita bene», ma ben presto cambia registro: nuovi pericoli fanno capolino nella mente del protagonista, ampliati dall’immaginazione, generando paure e ansie nuove.

Ma soprattutto crea un isolamento crescente: «No, no, tutto sommato non devo proprio lamentarmi di essere solo e di non aver nessuno di cui fidarmi. Così certamente non perdo alcun vantaggio e forse mi risparmio qualche danno. Fiducia posso avere soltanto in me e nella tana».

Il racconto è rimasto incompiuto («Tutto invece è rimasto immutato…» «conclude» Kafka lasciandoci in sospeso): forse già questo dato può essere interpretato come metafora di ansie, paure, desideri di sicurezza non affrontati e quindi parossistici.

Due alleate: la paura e la fiducia

Quattro spunti per l’educazione o la riflessione personale.

  1. Intanto il protagonista costruisce sottoterra. La riflessione morale – e in particolare quella teologica – non può permettersi di «lavorare» sottoterra (così come non può neppure, al contrario, rifugiarsi in un immaginario iperuranio). Al contrario: deve rimanere attaccata «alla terra», alla realtà. E affrontarla. In qualche modo si tratta di un’operazione che parte «dai piedi» (sia perché siamo attaccati alla terra, sia perché siamo in cammino).
  2. La teologia morale – anche nei suoi aspetti educativi – compie (dovrebbe compiere) un’operazione inversa a quella del roditore. Egli, infatti, investe l’esistenza per assicurarsi la vita. La teologia morale e l’educazione dovrebbero aiutare a comprendere come investire la vita per «assicurarsi» (con tutte le virgolette del caso!) l’esistenza.
  3. La paura (che tutti abbiamo provato e/o stiamo provando) viene vissuta dal roditore solo nella sua carica distruttiva, nel suo essere «nemica da combattere». Ma la paura può avere anche un aspetto fecondo, evolutivo: in fondo, a ben pensarci, spesso è anche la scintilla che mette in moto le nostre virtù, sia cardinali, sia spirituali.
    E se siamo confusi (e i ragazzi ancora più di noi) è perché abbiamo pencolato tra messaggi contrastanti: dalla martellante retorica di un #andràtuttobene (quasi magicamente, senza responsabilità e impegno umani) alla sfida alle regole, che mette a rischio l’incolumità personale e altrui, passando dall’angoscia mediata da numeri, statistiche, limitazioni e dal sospetto.
    Da sempre la paura si presenta nella sua duplice veste di nemica e alleata: forse è davvero giunto il momento di darle maggiore spazio di elaborazione e comprensione (anche culturale) nell’educazione e nella riflessione teologico-morale.
  4. Infine: il roditore si isola. E forse è la tentazione di molti, oggi (tentazione talora anche delle stesse comunità ecclesiali). Ma sappiamo bene come la fiducia sia un sentimento necessario affinché un essere umano si apra «all’altro», al mondo, alla vita. Senza educazione alla fiducia (e relativa riflessione teologico-morale) risultano inconsistenti anche i presupposti per aprirsi alla fede «all’Altro».

 

Gaia De Vecchi è insegnante di religione presso l’Istituto Leone XIII e docente presso l’Università cattolica del Sacro Cuore e l’Istituto superiore di scienze religiose a Milano. Fa parte dell’ATISM e del gruppo di redazione di Moralia. Ha scritto Il peccato è originale?, Cittadella, Assisi 2018.

 

[1] F. Kafka, «La tana», in La metamorfosi e altri racconti, San Paolo, Cinisello Balsamo 1998.

 

Il Regno 22/10/2020