“Un altro punto di vista: la forza delle reti comunitarie”

Lunedì 25 novembre 2024 è in programma a Pescara, presso la sede della TUA S.p.A. (Via San Luigi Orione, 4), il 3° Seminario di studio su disabilità e lavoro organizzato da questo Servizio Nazionale per la pastorale delle persone con disabilità, in coedizione con l’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro, dal titolo “Un altro punto di vista: la forza delle reti comunitarie”.

In allegato siamo lieti di pubblicare la locandina contenente il programma dell’evento e il link per effettuare l’iscrizione.

L’iscrizione, obbligatoria per poter partecipare, deve essere effettuata entro e non oltre il 17 novembre 2024e fino ad esaurimento camere per chi desidera pernottare, tramite il seguente link d’iscrizione:

https://iniziative.chiesacattolica.it/SeminarioPescara25.11.2024

L’eventuale pagamento delle quote di partecipazione indicate nel format d’iscrizione può essere effettuato, oltre che sullo stesso portale tramite carta di credito, anche tramite bonifico bancario alle seguenti coordinate:

– Bonifico bancario presso Banca Etica, intestato a:
Conferenza Episcopale Italiana
IBAN: IT 98 J 05018 03200 000010500502
Causale di versamento: Iniziativa 22795, Nome e Cognome

Una volta effettuato il versamento, copia dello stesso deve essere inviata all’indirizzo email di questo Servizio Nazionale (pastoraledisabili@chiesacattolica.it).

Per ulteriori eventuali info:

pastoraledisabili@chiesacattolica.it
unpsl@chiesacattolica.it

ALLEGATI

Diario di una giornata missionaria felice e benedetta

IL MESSAGGIO DEL RETTOR MAGGIORE, Cardinale Ángel Fernández Artime

Diario di una giornata missionaria felice e benedetta.

Cari amici, vi scrivo da Meruri, nello stato del Mato Grosso do Sul, in Brasile. Scrivo questo saluto quasi come se fosse una cronaca giornalistica, perché sono passate 24 ore da quando sono arrivato in mezzo a questa città.

Ma i miei confratelli salesiani sono arrivati 122 anni fa e da allora siamo sempre stati in questa missione in mezzo alle foreste e ai campi, accompagnando la vita di questo popolo indigeno.

Nel 1976 un salesiano e un indio sono stati derubati della loro vita con due colpi di pistola (da parte di “facendeiros” o grandi proprietari terrieri), perché ritenevano che i salesiani della missione fossero un problema per potersi appropriare di altre proprietà in queste terre che appartengono al popolo Boi-Bororo. Si tratta del Servo di Dio don Rodolfo Lunkenbein, salesiano, e dell’indio Simão Bororo.

E qui abbiamo potuto vivere ieri molti momenti semplici: siamo stati accolti dalla comunità indigena al nostro arrivo, li abbiamo salutati – senza fretta – perché qui tutto è tranquillo. Abbiamo celebrato l’Eucaristia domenicale, abbiamo condiviso riso e feijoada (stufato di fagioli), e abbiamo goduto di una conversazione amabile e calorosa.

Nel pomeriggio mi avevano preparato una riunione con i capi delle varie comunità; erano presenti alcune donne capo (in diversi villaggi è la donna ad avere l’autorità ultima). Abbiamo dialogato in modo sincero e profondo. Mi hanno esposto le loro riflessioni e mi hanno presentato alcune delle loro esigenze.

In uno di questi momenti, un giovane salesiano Boi Bororo ha preso la parola. È il primo Bororo a diventare salesiano dopo 122 anni di presenza salesiana. Questo ci invita a riflettere sulla necessità di dare tempo a tutto; le cose non sono come pensiamo e vogliamo che siano nel modo efficiente e impaziente di oggi.

E questo giovane salesiano ha parlato così davanti alla sua gente, alla sua gente e ai suoi capi o autorità: «Sono salesiano ma sono anche Bororo; sono Bororo ma sono anche salesiano, e la cosa più importante per me è che sono nato proprio in questo luogo, che ho incontrato i missionari, dove ho sentito parlare dei due martiri, don Rodolfo e Simão, e ho visto la mia gente e il mio popolo crescere, grazie al fatto che la mia gente ha camminato insieme alla missione salesiana e la missione ha camminato insieme alla mia gente. È ancora la cosa più importante per noi, camminare insieme».

Ho pensato per un attimo a quanto sarebbe stato orgoglioso e felice Don Bosco di sentire uno dei suoi figli salesiani appartenere a questo popolo (come altri salesiani che provengono dal popolo Xavante o dagli Yanomani).

Allo stesso tempo, nel mio discorso ho assicurato loro che vogliamo continuare a camminare al loro fianco, che vogliamo che facciano tutto il possibile per continuare a curare e salvare la loro cultura – e la loro lingua – con tutto il nostro aiuto. Ho detto loro che sono convinto che la nostra presenza li abbia aiutati, ma sono anche convinto di quanto ci faccia bene stare con loro.

«Avanti!» disse la Pastorella

Ho pensato all’ultimo sogno missionario di Don Bosco: e quella Pastorella, che si fermò accanto a Don Bosco e gli disse: «Ti ricordi del sogno che hai fatto a 9 anni?… Guarda ora, che cosa vedi?» «Vedo montagne, poi mari, poi colline, quindi di nuovo montagne e mari».
«Bene — disse la Pastorella — Ora tira una sola linea da una estremità all’altra, da Santiago a Pechino, fanne un centro nel mezzo dell’Africa e avrai un’idea esatta di quanto debbono fare i Salesiani». «Ma come fare tutto questo? — esclamò Don Bosco — Le distanze sono immense, i luoghi difficili e i Salesiani pochi». «Non ti turbare. Faranno questo i tuoi figli, i figli dei tuoi figli e dei loro figli». Lo stanno facendo.

Fin dall’inizio del nostro cammino come congregazione, guidato (e amabilmente “spinto”) da Maria Ausiliatrice, Don Bosco ha inviato i primi missionari in Argentina. Siamo una Congregazione riconosciuta con il carisma dell’educazione e dell’evangelizzazione dei giovani, ma siamo anche una congregazione e una famiglia molto missionaria. Dall’inizio a oggi, ci sono stati più di undicimila missionari salesiani SDB e diverse migliaia di Figlie di Maria Ausiliatrice. E oggi, la nostra presenza tra questo popolo indigeno, che conta 1940 membri e che continua a crescere poco a poco, ha perfettamente senso dopo 122 anni, perché sono alla periferia del mondo, ma un mondo che a volte non capisce che deve rispettare ciò che sono.

Ho parlato anche con la matriarca, la più anziana di tutte, che è venuta a salutarmi e a raccontarmi del suo popolo. E dopo un bel temporale di pioggia torrenziale, nel luogo del martirio, con grande serenità, ci siamo seduti a recitare il rosario in una bella domenica sera (era già buio). Eravamo in tanti a rappresentare la realtà di questa missione: nonne, nonni, adulti, giovani madri, neonati, bambini piccoli, religiosi consacrati, laici… Una ricchezza nella semplicità di questa piccola parte di mondo che non ha potere ma che è anche scelta e prediletta dal Signore, come ci dice nel Vangelo.

E so che così continueremo, a Dio piacendo, per molti anni a venire, perché si può essere un Bororo e un figlio di Don Bosco, ed essere un figlio di Don Bosco e un Bororo che ama e si prende cura del suo popolo e della sua gente.

Nella semplicità di questo incontro, oggi è stato un grande giorno di vita condivisa con i popoli indigeni. Una grande giornata missionaria.

 

Il carisma e la passione per la catechesi di San Cesare de Bus

L’Istituto di Catechetica organizza, il 12 aprile alle ore 15, un pomeriggio di studio e approfondimento dal titolo: “Il carisma e la passione per la catechesi di San Cesare de Bus: le Istruzioni familiari tra memoria e attualità prospettica”.

 

 

Cesare De Bus nacque a Cavaillon, nei pressi di Avignone, il 3 febbraio 1544. Era il settimo di tredici figli. Passò la gioventù tra gli ufficiali di Carlo III e la corte reale, lontano dalla pratica religiosa. La conversione avvenne nel 1575, anche grazie alla preghiera e alla penitenza di due umili persone, Antoinette Revillande e Louis Guyot. Fu decisivo nel suo cambiamento il ruolo dei suoi direttori spirituali, prima il gesuita padre Piquet, poi il vescovo diocesano, che lo incaricò di predicare alla gente più umile e bisognosa. Nel 1582, trentottenne, fu ordinato sacerdote, assumendo il ruolo di canonico della cattedrale di Avignone. Nel 1592 intorno a lui si venne a formare una famiglia di sacerdoti che l’aiutarono nell’insegnamento del catechismo: era l’avvio della congregazione dei Padri della Dottrina Cristiana, detti Dottrinari. Gli ultimi anni della sua vita furono contrassegnati da gravi prove morali, come l’abbandono da parte di alcuni dei primi compagni, e dalle malattie, tra cui la cecità. Morì ad Avignone il 15 aprile 1607, domenica di Pasqua. Fu beatificato da san Paolo VI il 27 aprile 1975. Il 26 maggio 2020 papa Francesco autorizzò la promulgazione del decreto relativo a un terzo miracolo per sua intercessione, dopo i due necessari all’epoca per la beatificazione, aprendo quindi la via alla sua canonizzazione, poi celebrata il 15 maggio 2022. I suoi resti mortali sono venerati nella chiesa di Santa Maria in Monticelli a Roma, mentre la sua memoria liturgica cade il 15 aprile, giorno della sua nascita al Cielo.

Programma

Modera: Don Giuseppe Ruta, Direttore ICa

 

GIORNALISMO E RELIGIONI: corso di aggiornamento

Portiamo a vostra conoscenza il Corso di Aggiornamento in programma a partire dal prossimo 24 febbraio 2024:

GIORNALISMO E RELIGIONI
(20 ORE IN PRESENZA E ONLINE)

Docente: Prof.ssa Cristina Uguccioni, giornalista professionista
Interverranno:
Dott. Fabrizio Mastrofini, giornalista professionista (2 ore)
Prof. Pierangelo Sequeri, teologo (2 ore)
Prof.ssa Mariapia Veladiano, scrittrice (2 ore)

 

OBIETTIVI PRINCIPALI DEL CORSO
Offrire una formazione teorica e tecnica in materia di informazione religiosa a quanti, a vario titolo, lavorano nell’ambito della comunicazione; proporre agli insegnanti di religione e di altri ambiti disciplinari alcune competenze specifiche, anche tecniche, per affrontare sotto diversi aspetti il tema della informazione relativa alle diverse religioni.

A questo scopo saranno presi in esame argomenti quali, ad esempio: i doveri e le peculiarità del buon giornalista, la ricerca delle notizie religiose, le fonti per le diverse religioni, come la scuola aiuta a capire le notizie religiose, il corretto uso del linguaggio, notizie religiose e social media, notizie religiose e fake news, i modi per relazionarsi con i media.

 

sabato mattina 9.30 – 11.10

Calendario:    24 febbraio; 2, 9, 16, 23 marzo; 13, 20 aprile; 4, 11, 18 maggio 2024

 

Per la domanda di iscrizione:

https://www.issrmilano.it/2023/12/14/dfp-corsi-di-aggiornamento-a-a-2023-24/

VOLANTINO

La gestione della classe e degli alunni difficili

Venerdì 26 e sabato 27 gennaio 2024 presso l’Università Salesiana di Roma, l’istituto di Psicologia organizza un corso di formazione e aggiornamento dedicato alle strategie innovative per affrontare le sfide della gestione della classe e per supportare gli alunni nell’ambito scolastico. Il corso di formazione e aggiornamento vuole fornire competenze teoriche e pratiche sulle dinamiche e la gestione del gruppo classe con focalizzazione sulle difficoltà di relazione con classi e alunni difficili nella scuola. A tal proposito, sarà presentata una proposta formativa specifica che consenta di acquisire le abilità necessarie per un intervento efficace tra i diversi soggetti coinvolti nell’ambiente scolastico (insegnanti, alunni e genitori). Il corso pone l’accento sulle possibilità di un intervento mirato alla prevenzione e alla promozione di un benessere socio-relazionale nella scuola, nonché alla gestione e al recupero delle situazioni di classi e alunni problematiche, utilizzando un approccio teorico integrato e materiale operativo da utilizzare nei diversi ordini e gradi di scuola.

Obiettivi del corso:

  • Comprendere i fattori che facilitano e ostacolano la gestione del gruppo classe;
  • aumentare le competenze gestionali di un gruppo classe;
  • aumentare la competenza concreta dei docenti nella gestione delle regole all’interno della classe e
    della scuola;
  • migliorare la collaborazione scuola-famiglia;
  • aumentare le competenze gestionali sul conflitto;
  • comprendere come gestire gli “alunni difficili”.

Destinatari:

  • Insegnanti (di ogni ordine e grado)
  • Dirigenti Scolastici
  • Psicologi scolastici
  • Educatori

Programma:

  • Modulo 1 – Il gruppo classe Prof. Marco Maggi (venerdì 26 Gennaio ore 15.00-19.00): La scuola è una comunità, La classe è un gruppo!, Che cos’è un gruppo?, I fenomeni di una vita di gruppo, Le fasi di sviluppo di un gruppo, La gestione del gruppo classe, Ruoli e leader e leaderschip, Dinamiche di gruppo, Il metodo Freedom writers.
  • Modulo 2 – Alunni difficili e gestione dei conflitti | Prof. Alessandro Ricci (sabato 27 Gennaio ore 9.00-13.00): Disagio e il disagio scolastico, Segnali di disagio, Gestire I comportamenti problema, Studenti “difficili”, Il conflitto e le diverse tipologie del conflitto, Origini e cause del conflitto, L’arco di vita di un conflitto, Gli elementi fondamentali di un conflitto: come analizzarlo?, I diversi modi di affrontare il conflitto, Tecniche per la gestione del conflitto.
  • Modulo 3 – Le regole e gli studenti e le famiglie di oggi | Prof. Zbigniew Formella (sabato 27 Gennaio ore 14.00-18.00): Le norme e le regole, Diritti e doveri, La funzione delle regole a scuola, Lo sviluppo sociale e morale, La regola limita, Regole prescrittive a scuola, Autorità, Interiorizzazione delle regole: obbedienza o responsabilità?, Trasgressioni e sanzioni, Regole discrezionali, Collaborazione e alleanza educativa famiglia-scuola

Dettagli del corso:

  • Sede: Università Pontificia Salesiana, Piazza dell’Ateneo Salesiano, 1, 00139-Roma
  • Durata: 12 ore
  • Tempi e modalità d’iscrizione: entro il 23 gennaio 2024, scrivere a psicologia@unisal.it
  • Costo: 100,00 euro (IBAN: IT76T0569603219000004600X29 – intestato a PONTIFICIO ATENEO SALESIANO)
  • Previsto il pagamento tramite la carta del docente
  • Il corso è registrato sulla piattaforma S.O.F.I.A. (id 89918)

Contatti: + 39 06 87290 308 – e-mail: psicologia@unisal.it

I tempi del Catecumenato

A partire dal 50°anniversario della pubblicazione del RICA, il Servizio Nazionale per il Catecumenato dell’UCN offre un percorso formativo di 3 incontri on-line. Sono l’opportunità per consolidare un legame ecclesiale e per riscoprire i tempi e le forme dell’itinerario pastorale pensato per accompagnare la fede che germoglia. Sono invitati in modo particolare i responsabili regionali e diocesani del catecumenato con le loro equipe, i parroci e gli accompagnatori dei catecumeni. La formazione sarà in diretta streaming su piattaforma Zoom. Il taglio è di pastorale concreta, con attenzione agli elementi biblici, liturgici e relazionali dell’accompagnamento.

il Servizio Nazionale per il Catecumenato dell’UCN offre un percorso di 3 webinar di formazione:

16 novembre 2023
SULLA SOGLIA – i tempi del pre-catecumenato

18 gennaio 2024
IN CAMMINO – il tempo del catecumenato

18 aprile 2024
DA OGGI IN POI –  Il tempo dei sacramenti e della mistagogia

Coloro che fossero interessati a partecipare possono contattare il referente del Catecumenato della propria diocesi.

Convegno nazionale dei direttori e delle equipe degli Uffici catechistici

Si svolgerà a Scalea (Cosenza), dal 15 al 17 giugno, il Convegno nazionale dei direttori degli Uffici catechistici e dei membri delle equipe diocesane. Tema dell’incontro sarà “Il Kerygma” nella catechesi, ovvero l’annuncio fondamentale della fede cristiana: il mistero della morte e risurrezione di Cristo.
Rivolgendosi ai partecipanti all’incontro organizzato in occasione del 60° anniversario dell’istituzione dell’Ufficio Catechistico Nazionale (Ucn) nel 2021, Papa Francesco ricordava che “la catechesi è l’onda lunga della Parola di Dio per trasmettere nella vita la gioia del Vangelo. Grazie alla narrazione della catechesi, la Sacra Scrittura diventa ‘l’ambiente’ in cui sentirsi parte della medesima storia di salvezza, incontrando i primi testimoni della fede”.
I lavori si apriranno giovedì pomeriggio con il saluto di mons. Stefano Rega, vescovo di San Marco Argentano-Scalea, e l’introduzione di mons. Valentino Bulgarelli, direttore dell’Ucn. Seguiranno gli interventi di don Andrea Ciucci, coordinatore di segreteria della Pontificia Accademia per la Vita, Elena Granata, docente al Politecnico di Milano, mons. Antonio Pitta, docente alla Pontificia Università Lateranense.
La giornata di venerdì, che inizierà con la Messa presieduta da mons. Claudio Maniago, arcivescovo di Catanzaro-Squillace, vedrà la partecipazione di don Paolo Mascilongo, referente per l’Apostolato Biblico della diocesi di Piacenza-Bobbio, e di don Alberto Zanetti, aiutante di studio dell’Ucn. Il pomeriggio sarà dedicato invece ai laboratori coordinati da don Francesco Vanotti, delegato per la catechesi della Lombardia.
La Messa celebrata da mons. Fortunato Morrone, arcivescovo di Reggio Calabria-Bova e Presidente della Conferenza Episcopale della Calabria, aprirà la sessione di sabato a cui interverrà Mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara e presidente della Commissione Episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi. Le conclusioni sono affidate a mons. Bulgarelli.

 

Il Programma

 Scarica Allegato

Webinar “Cultura digitale e IRC. Opportunità e criticità”

31 marzo 2023

Sede: Sala Facoltà di Scienze di Comunicazione sociale dell’UPS per i partecipanti in presenza.

 

Dopo il Seminario di Studio La domanda formativa degli Insegnanti di Religione, realizzato il 3 dicembre 2022, l’équipe di Pedagogia religiosa dell’Istituto di Catechetica propone un Webinar.

Tema: «Cultura digitale e IRC. Opportunità e criticità».

Nell’orizzonte dato dal tema “Categorie per interpretare la cultura contemporanea”, quale scenario determinano le serie tv digitali e i social media? Quali emozioni e sentimenti vengono suscitati? Quale idea di relazione, famiglia, religione, società sta dietro la tessitura del digitale?

Destinatari: Gli Insegnanti di Religione di scuola statale e paritaria di ogni ordine e grado.

Metodica: Attività in presenza oppure on-line, con accesso libero e iscrizione obbligatoria.

Data: Venerdì 31/03/2023.

Ore 17:00-19:30.

 

Programma

17.00-17.15: Saluto delle Autorità e Presentazione

17.15-17.55: Prima Relazione: F. Pasqualetti «Dietro le quinte dei social». Meccanismi dei social ed effetti sulla percezione culturale e sociale.

17.55-18.15: Question Time.

18.15-18.55: Seconda Relazione: R. Butera «Serietà della serialità?!». Narrazioni seriali e influsso sulla quotidianità: comportamenti, emozioni, relazioni, religione.

18.55-19.15: Question Time.

19.15-19.30: Conclusioni.

Responsabili: Équipe IRC: Proff. C. Carnevale, S. Cicatelli, G. Cursio, A. Peron, G. Usai

Coordinatore: Prof. Corrado Pastore

 

L’Università, una comunità di studio, di ricerca e di vita

Il 28 e 29 novembre 2019 a Roma il convegno nazionale di pastorale universitaria. I primi frutti del Manifesto CEI e CRUI per l’Università

 

“Una comunità di studio, di ricerca e di vita” è il titolo del prossimo convegno nazionale di pastorale universitaria, in calendario per i giorni 28 e 29 novembre 2019 a Roma, presso la Casa “San Juan de Avila”.
Da alcuni anni è ripreso a cadenza fissa un appuntamento che vede insieme responsabili di uffici diocesani per l’università, docenti e studenti, cappellani e direttori di collegi universitari cattolici. A tutti loro, infatti, è rivolto l’invito per una due giorni di confronto e riflessione.
Il programma del 28 novembre prevede la relazione introduttiva di Luigi Alici, docente di filosofia morale presso l’Università di Macerata, e un’ampia sessione di laboratori su temi quali il rapporto fra Pastorale universitaria, Atenei e territorio, le scienze e la reologia, la spiritualità e il discernimento. A conclusione del pomeriggio, la Celebrazione Eucaristica presieduta da mons. Mariano Crociata, Presidente della Commissione Episcopale della CEI per l’educazione cattolica, la scuola e l’università
Venerdì 29 novembre si apre con la Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Stefano Russo, Segretario Generale della CEI, a cui segue una tavola rotonda dal titolo “Insieme attori e alleati”, con la partecipazione del prof. Francesco Bonini, rettore Università LUMSA; di mons. Valentino Bulgarelli, responsabile del Servizio nazionale della CEI per gli studi superiori di teologia e di scienze religiose; del prof. Alberto De Toni, Presidente Fondazione CRUI; del dott. Filippo Moretti, Segretario Comitato “Mai troppo umano” di Pavia.
Nel corso del dibattito verrà presentato il recente accordo tra Santa Sede e Stato italiano per il riconoscimento dei titolo accademici ecclesiastici e i primi frutti del “Manifesto per l’Università” firmato nel maggio scorso da CEI e CRUI.
La scadenza per le iscrizioni è il 20 ottobre 2019.
In allegato, le note logistiche e il programma completo dell’iniziativa.

 

ALLEGATI