Linee orientative per la ripresa della catechesi

In sintonia con i protocolli sanitari della scuola, sono offerte linee orientative per la ripresa dei percorsi educativi in ambito parrocchiale.

 

In allegato anche

 

Dopo la pandemia quale catechesi

La pandemia ha avuto un impatto devastante sulle nostre società su scala mondiale. È ancora è troppo presto per valutare tutte le implicazioni che avrà nei diversi settori della vita pubblica.

Il recente volume (giugno 2020) curato da Javier Díaz Tejo, in edizione digitale e messo a disposizione gratuitamente ai lettori, vuole rispondere sostanzialmente a una domanda: come leggere e interpretare correttamente in prospettiva catechetica le trasformazioni che la pandemia sta causando nel mondo?

Il testo si avvale dei contributi di noti esperti di catechesi latinoamericani, diversi dei quali ex allievi dei percorsi formativi del nostro Istituto. I diversi agili articoli mettono in mostra con chiarezza che, accanto alle minacce, è possibile intravedere delle preziose opportunità per l’educazione alla fede.

 

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Después de la pandemia, qué catequesis

In ricordo di Joseph Gevaert, Catecheta Salesiano

Si è spento a Oud-Heverlee (Belgio) il 29 agosto u.s. il catecheta Joseph Gevaert (1930-2019). Ha trascorso gran parte della sua vita (1966-2005) all’Università Pontificia Salesiana (UPS), quasi tutti come membro del nostro Istituto di Catechetica, contribuendo in larga misura a dargli quel prestigio che ancora gode a livello internazionale.

Le robuste basi filosofiche (aveva conseguito il Dottorato in Filosofia a Lovanio) hanno costituito le fondamenta per i suoi studi catechetici che hanno riguardato in modo privilegiato i riferimenti antropologici e culturali dell’educazione alla fede. Di quell’impegno testimoniano opere come Antropologia e catechesi (Torino, Elledici, 1978), La dimensione esperienziale della catechesi (Torino, Leumann, 1984), Catechesi e cultura contemporanea (Torino, Elledici, 1993), Il dialogo difficile: problemi dell’uomo e catechesi (Torino, Elledici, 2005).
Nel corso degli anni, i suoi interessi si sono ampliati, portandolo ad approfondire numerosi aspetti nel settore catechetico: al livello epistemologico, il suo testo Studiare catechetica (Roma, LAS, 2009) rimane un punto di riferimento significativo per chi voglia approfondire la natura e i compiti della giovane scienza; il Dizionario di Catechetica (Torino, Elledici, 1986), da lui curato, è sì datato ma in qualche modo insuperato nella realtà italiana e ha avuto traduzioni in diverse lingue.

In alcuni ambiti si è dimostrato un pioniere: è suo, ad esempio, il primo corso di catechesi che prendeva in considerazione le persone con disabilità (era l’anno accademico 1977/78, con a fianco F. Devestel) e sue alcune pubblicazioni che costituiscono delle pietre miliari per quanto riguarda la riflessione sul primo annuncio e l’iniziazione cristiana. Tra queste meritano di essere ricordate almeno Prima evangelizzazione. Aspetti catechetici (Torino, Elledici, 1990), La proposta del Vangelo a chi non conosce il Cristo. Finalità, destinatari, modalità di presenza (Torino, Elledici, 2001).
Egli si è interessato pure della didattica in ambito scolastico. I contatti con il mondo tedesco, all’avanguardia soprattutto per quanto riguarda la pedagogia religiosa, gli hanno consentito di offrire abitualmente i dati più avanzati della ricerca in questo rilevante ambito pastorale. Tra le sue produzioni si ricorda, ad esempio, Didattica dell’insegnamento della religione. Aspetti generali (Torino, Elledici, 1988, assieme a R. Giannatelli).
Docente rigoroso ed esigente, lavoratore appassionato e instancabile, era molto apprezzato dagli allievi per la chiarezza del pensiero, l’accessibilità del linguaggio e la disponibilità nell’accompagnamento: la sua era una “presenza” tangibile. Ricercatore meticoloso, aveva grande cura dell’aggiornamento a favore di colleghi e studenti: la raccolta bibliografica “Rassegna delle riviste”, diventata poi “Annale di Catechetica”, da lui coordinata fino a quando è rimasto all’UPS, testimonia di questa sua passione per offrire la più ampia gamma di risorse a chi volesse riflettere sui temi catechetici.

Favorito dall’essere nato e aver vissuto nel cuore dell’Europa e dall’aver acquisito nel tempo diverse competenze linguistiche, ha svolto un ruolo autorevole di mediazione culturale nel mondo mitteleuropeo. Egli ha contribuito a dare quel “respiro internazionale” che continua a caratterizzare la ricerca dell’Istituto.

Nel 2005, avendo raggiunto i limiti accademici d’età, ha fatto ritorno nella sua nazione, il Belgio, dove ha continuato il proprio lavoro di studioso finché le condizioni di salute gliel’hanno consentito. Affabile, nonostante l’apparenza burbera, «Jeff» – così era chiamato tra i colleghi e gli amici – ha mantenuto sempre con interesse i contatti con il nostro Istituto, di cui aveva curato anche la memoria storica con il testo Istituto di Catechetica. 50 anni di ricerca e di servizio. Un dossier per conservare la memoria.

Per quanto fatto per la Catechetica, e non solo, anche noi facciamo memoria e lo ringraziamo riconoscenti.

Approvati i nuovi percorsi formativi dell’Istituto di Catechetica

Approvati in via definitiva i curricoli di:

 

  • Catechetica
  • Indirizzo di Catechetica
  • Indirizzo di Catechetica e comunicazione

 

  • Pedagogia religiosa
  • Indirizzo di Pedagogia religiosa

 

promossi dall’Istituto di Catechetica.

 

Curricolo di Catechetica (22 luglio 2019)

Curricolo di Pedagogia religiosa (22 luglio 2019)

 

I nuovi percorsi formativi sono attivi già nell’anno accademico 2019/2020.

 

Per informazioni rivolgersi a catechetica@unisal.it

 

Selezione Nazionale. Progetti di formazione diocesana per catechisti

Anno pastorale 2013 – Anno della Fede

Presentazione del Regolamento

L’Ufficio Catechistico Nazionale (UCN) della CEI e in collaborazione con il Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica (SPSE) della CEI, indice una Selezione Nazionale di Progetti di Formazione Diocesana per Catechisti.

Alla luce degli orientamenti pastorali 2010-2020 dell’Episcopato Italiano Educare alla vita buona del Vangelo, annunciare Cristo significa portare a pienezza l’umanità e quindi seminare cultura e civiltà.

Non c’è nulla, nella nostra azione, che non abbia una significativa valenza educativa. Così anche i temi legati al sostegno economico alla Chiesa possono affiancarsi a pieno titolo a tutti gli altri aspetti pastorali che concorrono ad educare alla vita buona del Vangelo.

Perciò il titolo della selezione è “Non di solo pane. Formazione catechistica, corresponsabilità economica e partecipazione dei fedeli alla vita della Chiesa”.

La selezione coinvolge gli Uffici Catechistici Diocesani (UCD) nella formazione dei catechisti e tra gli obiettivi si pone anche quello di valorizzare il precetto di “sovvenire alle necessità della Chiesa”, diffondendo i valori alla base del suo sostegno economico ed educando i fedeli ad una loro effettiva corresponsabilità e partecipazione alla vita della Chiesa.

Scarica il Regolamento completo